Ho difficoltà a trovare le giuste parole per sintetizzare quello che è COE33, quello che è stato e quello che sarà: a pochi minuti dai titoli di coda mi è davvero impossibile non sottoscrivere tutto l'entusiasmo genuino che si è creato attorno all'opera prima di Sandfall Interactive, in una maniera simile e se possibile addirittura maggiore rispetto a quello che accadde due anni fa con Baldur's Gate 3.
Siamo al cospetto di un capolavoro generazionale e di genere.
Ho rivissuto sensazioni, che almeno personalmente, non provavo dai tempi del trittico di Final Fantasy che ha fatto innamorare un'intera generazione; un gioco vissuto con la costante adrenalina del "chissà cosa troverò", un equilibrio delicato e vincente tra azione e ricompensa, tra il sentiero che porta alla missione principale e le innumerevoli strade secondarie che si dipanano davanti ai nostri occhi.
Un JRPG occidentale che sposta pericolosamente l'asticella verso l'alto per una moltitudine di compagnie da sempre maestre del genere, ora spodestate da un manipolo di francesi capaci di realizzare, al primo tentativo, un gioco capace di sedersi al tavolo dei grandi e imporsi subito come il nuovo e inevitabile metro di paragone.
Ciò non è tanto per il fantastico mondo di gioco scritto e mostrato, vivo e originale; non per un sistema di combattimento a turni capace di dare enorme dinamismo, personalizzazione e movimento a un sistema che per sua stessa definizione è l'emblema della staticità; non è per la colonna sonora tra le più belle che io abbia mai ascoltato in vita mia, incastrata alla perfezione in ogni singola scena e battuta; non è neanche per i personaggi, principali e comprimari, semplicemente meravigliosi e impreziositi da un doppiaggio di livello che li rende subito memorabili e riconoscibili: per me, il più grande pregio di COE33, è la sua messa in scena; il coraggio di raccontare una storia di un certo spessore e di farlo perfettamente, tramite una regia che sa enfatizzare ogni singolo momento a schermo, coprendo tutto lo scibile umano in quanto a emozioni.
Ho la netta sensazione di aver appena visto i titoli di coda di qualcosa di grande e che segnerà un momento importante nella mia lunga carriera da giocatore; uno di quei titoli e momenti che diventano parte integrante di noi stessi, pericolosamente vicino all'essere la più bella esperienza di gioco mai vissuta sinora.

Cheers...a la più grande spedizione di sempre.