Wow. In un'epoca in cui tutti si sentono in dovere di adattare i propri franchise ai generi più in voga del momento, Dragon Quest ritorna in forma smagliante a ricordare a tutti cosa significa essere un JRPG. Seppur la storia sia un po' prevedibile e non esattamente originale, fa il suo lavoro, accompagnata da un comparto tecnico di altissimo livello (finalmente gli sviluppatori giapponesi si stanno rendendo conto che possono dedicare parte del budget a migliorare il gioco invece che a ricreare ogni volta un nuovo engine, con annessi problemi di porting verso altre piattaforme, e non credo che l'UE4 potesse essere usato in modo migliore), un gameplay rigorosamente a turni e diversificato a seconda dei personaggi nel gruppo, il tutto in quello stile magico ed unico che non ha problemi a far spuntare un sorriso dopo 11 capitoli sul groppone. Brava (Square) Enix