Dopo un inizio lento, dovuto alla mia lontananza dai giochi di ruolo vecchia scuola, ho capito che nessuno mi avrebbe guidato e che non stavo solo giocando, ma raccontando la mia storia.

Tuttavia, il gioco non è adatto a tutti: i combattimenti sono sempre impegnativi, anche in modalità normale, e richiedono strategie a lungo termine e tattiche adattabili. Il classico mago inafferrabile a distanza, protetto dai guerrieri in prima linea, è spesso un buon punto di partenza per ogni battaglia.

Il gioco si sviluppa su tre macro aree nei tre capitoli di gioco, sempre più ricche di luoghi e dungeon da visitare palmo a palmo, fino al capitolo finale in cui varietà, complessità e di conseguenza soddisfazione raggiungeranno il livello più alto.

La storia non è originalissima ma intricata e sempre coerente, dall'inizio alla fine non c'è modo di essere delusi da come i nostri compagni reagiscono alle nostre scelte e di fatto esistono molti modi di procedere fino all'epilogo.

Uno degli aspetti che possono rallentare il ritmo del gioco è la gestione dell'inventario, spesso macchinosa e dispersiva, con la necessità di organizzare continuamente equipaggiamento e oggetti raccolti. Questo può interrompere il naturale fluire dell'esperienza, soprattutto quando ci si vuole concentrare su esplorazione e combattimento.

In definitiva, si tratta di un'esperienza vicina alla perfezione per gli appassionati del gioco di ruolo classico e consigliabile a chiunque, a patto di essere pronti a immergersi in un titolo profondo, complesso e per nulla facile da padroneggiare. 

Immergerci nel meraviglioso isolamento delle isole di Riven potrebbe essere una ottima idea anche solo per vedere quanto belle sono. Non può rimanere deluso chi ama prendersi il proprio tempo per osservare l'insieme, lasciare che la curiosità spinga a cogliere connessioni, quasi senza volerlo, oppure solo dopo aver decifrato strani simboli e riempito di scarabocchi il nostro quaderno. Consiglio Riven a chi ama gli enigmi ambientali, perfettamente logici ma non evidenti, che lentamente tessono una elaborata ragnatela, fino alla fine del gioco, fino alla soluzione delle soluzioni, lasciandoci un appagamento raro.