TarZanello
Simo   Rome, Lazio, Italy
 
 
Giocatore e recensore bravo quanto bello.
Sono un iperattivo, pop-culture addicted con la passione del gaming.
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Kirjautunut ulos
Y'all pals
Scrivo recensioni per hobby e sono tutte spoiler-free

▪️ Adoro leggere recensioni, se ti aggiungo come amico probabilmente leggerò ogni tua review e metterò :steamthumbsup: a tutte quelle che mi piacciono.

▪️ Odio lasciare le cose a metà quindi inizio, concludo e recensisco un gioco alla volta. Prendo appunti, analizzo punti forti e deboli, butto su carta cosa provo nel giocarlo. Non mi interessano gli achievement, gioco per divertirmi, godermi il contenuto e condividere cosa ne penso con chi mi legge.

Non prenderla a male se il tuo gioco preferito si è preso un :steamthumbsdown:. Esclusa la parte tecnica (che cercherò di esprimere nel modo più oggettivo possibile), il mio metro di giudizio principale è il livello di intrattenimento e quello, come potete immaginare, è totalmente soggettivo.

Enjoy e lasciami un feedback se ti va!
Arvostelujen esittely
pelattu 65 tuntia
Intro
Final Fantasy XIII è un J-RPG sviluppato e pubblicato da Square-Enix nel 2009.

Sono passati tre anni dal divisivo dodicesimo capitolo, un titolo complesso, immenso, qualitativamente eccelso ma debole in alcuni aspetti della sua matura narrativa. Dove i protagonisti del dodici non coinvolgono, il tredici nasce come sua antitesi: un sequel antologico costruito e sviluppato interamente sui personaggi principali. Final Fantasy XIII è grafica ultra realistica, un mondo di gioco piccolo e chiuso, un gameplay a turni limitato e limitante nelle classi e specializzazioni. Un ritorno alle origini, una devoluzione del franchise.
https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=3252238088
Analisi
Storia
Narrativa
L’umanità vive una vita apparentemente schiava su Cocoon, una gigantesca sfera artificiale controllata dai Fal'Cie, creature meccaniche dai poteri divini. Lightning e Serah sono sorelle: Lightning è un soldato, mentre Serah è marchiata e votata all’esilio come L'Cie, nemica dell’umanità.

La trama di Final Fantasy XIII è esageratamente complessa e confusionaria, narrata a singhiozzo, ricca di controsensi narrativi che la fanno arrancare e cadere in più punti. È un racconto lineare da film non-interattivo che delude dai titoli di inizio a quelli della sua debole conclusione. Quello che fa cadere le braccia è l’incipit stesso della storia e il motore di tutto il racconto: i L’Cie vengono scelti tra gli umani dai Fal’Cie. La missione dei L’Cie è quella di distruggere Cocoon e quindi gli stessi Fal’Cie. I Fal’Cie però mandano in esilio tutti coloro che dovrebbero completare la missione sul pianeta Pulse. È una intro confusionaria? A tratti nonsense? Esattamente. Il focus della storia è che i cattivi hanno istinti suicidi, vogliono essere distrutti e creano il loro stesso nemico…e si oppongono a questi ultimi che cercano di “completare” la missione. Tutto ciò dovrebbe avere senso ma narrativamente non lo ha.

Il mondo di gioco, Cocoon prima e il pianeta Pulse poi, sono narrativamente inesistenti. Non hanno worldbuilding, non hanno contesti narrativi o subplot. Non esistono villaggi, non esistono npc, non esistono subquest e sottotrame. Final Fantasy XIII è un lungo corridoio narrativo di filmati e battaglie. I protagonisti corrono da un punto A a un punto B seguendo una grande regia che non lascia al player alcun barlume di libertà. La storia del pianeta, dei luoghi e dei quasi inesistenti personaggi secondari avviene tramite infinite letture di immensi codec posizionati nei più che confusionari menù. Gli ambienti e le aree di Cocoon e Pulse che a livello di memoria storica e visiva sono totalmente anonime, un continuo susseguirsi di ambienti riciclati dagli altri titoli del fortunato franchise. In conclusione il giudizio sulla narrativa generale del titolo è sorprendente: Final Fantasy XIII è un racconto visivo senza logica o reali contenuti, la sua narrativa è pura spazzatura.
Personaggi e dialoghi
La trama si sviluppa come un racconto corale dove, almeno in principio, manca la figura unica dell’eroe protagonista. Il player ascolta e osserva le disavventure dei singoli protagonisti a turno. Narrativamente parlando i personaggi sono ben scritti nei dialoghi e nelle azioni nonostante una perpetua sensazione di stereotipo o di già visto.

Lode invece al concept di esplorazione che tiene su mappa tutti i protagonisti contemporaneamente. Il player così avrà l’occasione di ascoltare dialoghi e commenti di contesto alle situazioni su schermo.
Gameplay
Come funziona e cosa va alla grande
Ogni Final Fantasy è un'evoluzione del precedente. Il XIII introduce il puro automatismo del gameplay per rendere le battaglie più intuitive, spettacolari e, sulla carta, meno impegnative. Il gioco presenta un mondo di gioco lineare, con percorsi prestabiliti che guidano la progressione della storia ma, nonostante la limitata esplorazione, il sistema di combattimento dinamico offre una relativa profondità tattica che mantiene la tensione durante gli scontri.

Il player controlla limitatamente il leader del party mentre gli altri due personaggi attaccano autonomamente i nemici in target. La maggior parte delle battaglie si supera con l’ossessivo click monotasto e l’IA decide quale spell o attacco è il più adatto al nemico. Da qui viene introdotto il sistema Paradigm Shift, che permette ai giocatori di cambiare il ruolo dei personaggi in tempo reale per adattarsi alle diverse situazioni in battaglia. Esistono sei classi distinte con abilità uniche non condivise. Le principali sono il Commando, che infligge danni fisici, il Ravager, che utilizza magia elementale, e il Medic, che cura e rimuove status negativi. Inoltre, ci sono il Synergist, che rafforza gli alleati con status positivi, il Saboteur, che indebolisce i nemici con status negativi, e il Sentinel, che protegge il gruppo e attira l'attenzione dei nemici.

Un'ultima nota, estremamente negativa, riguarda il sistema di crafting e upgrade degli oggetti. Per potenziare qualcosa è necessario raccogliere un'infinità di materiali, molti dei quali sono difficili da trovare o richiedono lunghe sessioni di grinding. Il processo di potenziamento non è ben spiegato nel gioco e i costi in termini di risorse e denaro sono elevati dall'inizio alla fine. In generale, il sistema è necessario per proseguire la campagna, ma risulta incredibilmente frustrante e si trasforma in una fastidiosa routine.
Difficoltà
La difficoltà di Final Fantasy XIII è influenzata da meccaniche di gameplay senza senso che rendono l'esperienza frustrante. Ad esempio non si possono effettuare modifiche strategiche una volta iniziato uno scontro, e se il leader del party muore, è sempre game over, indipendentemente dalla salute degli altri membri del gruppo. Le singole battaglie possono durare fino a 30 minuti, trasformandosi in un continuo e ripetitivo riciclo di abilità e un tedioso cambio di classi. Il sistema di levelling generalmente è eccessivamente noioso, aggravato dall'assenza di levelling e un vero fast travel che rende gli spostamenti lunghi e tediosi. Inoltre, i combattimenti dipendono fortemente dall'equipaggiamento, il cui potenziamento, come citato poc'anzi, è un processo complicato e frustrante.
Durata
Il gioco si conclude dopo circa 45 ore. Tuttavia, alcune parti eccessivamente lente e la mancanza di vere e proprie sottotrame non stimola l'esplorazione del mondo di gioco.
https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=3252237523
Grafica
Il titolo ha una bella grafica, ricca di colori, dettagli e animazioni fluide sia durante le cutscene sia nei combattimenti. Tuttavia, il port ha pochissime impostazioni, nessun miglioramento, seri problemi di ottimizzazione con frequenti drop in frame rate e crash.
Audio
La colonna sonora, composta da Masashi Hamauzu, manca di ispirazione, è composta da brani anonimi e ripetitivi. Tuttavia, il doppiaggio generale è di buona qualità, contribuendo a creare un'esperienza immersiva per i giocatori.
https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=3252238538
Conclusione
Il tredicesimo capitolo della rinomata saga Final Fantasy delude su molteplici fronti: una narrativa di pessima qualità, un gameplay alla lunga noioso e una colonna sonora poco ispirata. In definitiva, risulta essere una delle esperienze videoludiche AAA più deludenti sul mercato.
Arvostelujen esittely
Intro
Death Stranding è un open world action game sviluppato da Kojima Productions e pubblicato da Sony Interactive Entertainment nel 2019.

Attesissimo primo e per ora unico titolo della casa di produzione nata dal genio Hideo Kojima, Death Stranding è un titolo cooperativo online asincrono ambientato in un'America devastata. È un titolo che necessita tempo, pazienza e adattabilità, ha meccaniche avanguardistiche e tecnicamente è eccelso…ma va sottolineato che più di un gioco Death Stranding è un esperimento videoludico altamente cinematografico, con tutti i suoi tantissimi pregi e altrettanti difetti.
https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=3234668544
Analisi
Storia
Narrativa
Gli Stati Uniti non esistono più, il mondo non esiste più, e Sam Porter Bridges è un corriere che attraversa le lande desolate dell’America per consegnare viveri, risorse, beni di prima necessità ai pochi sopravvissuti del cataclisma.

Vorrei cominciare sottolineando che Hideo Kojima è un maestro della meta-narrazione. Ogni suo titolo affronta tematiche complesse con occhio futuristico al contesto socio politico attuale e futuro. Death Stranding come suo ultimo figlio non è da meno. Il mondo di gioco è morto e sconnesso dalla realtà. Non è piacevole da vivere e non stimola l’esplorazione. La Terra non ha più nulla da raccontare, non ha rovine, non ha contesto. È una parodia irrisoria della geografia americana, un non-luogo senza rovine né contesto.

La narrativa di Death Stranding ha però bisogno di narratori, persone con cui interagire e portatori di motivazioni e obiettivi. Questi si trovano tra una missione e l’altra consegnando pacchi nei rifugi dei pochi sopravvissuti. Da qui il primo elemento che spicca e fa pensare è la frammentarietà generale del racconto. Ogni cosa, ogni evento, ogni elemento narrativo viene presentato al player in pillole scollegate tra loro e infiniti codec da leggere nei menù. Da questi elementi la trama appare eccessivamente misteriosa, onirica e caotica, richiede un impegno eccessivo da parte del giocatore per comprendere appieno l’evolversi della trama.

Gli elementi narrativi sono tanti, distinti e quasi sempre eccessivi. Generalmente quello che appare più esagerato è il continuo ripiegare a colpi di scena che risultano alla lunga forzati e senza logica alcuna. La trama si contraddice, rompe e ripara capitolo dopo capitolo. È una terrificante matassa narrativa raccontata con incoerenza. Il problema più grande è che Hideo Kojima sta al videogioco come Quentin Tarantino sta al cinema. Ma uno fa videogiochi mentre l’altro dirige una cinepresa. Il titolo parte eccessivamente lento e lo sbrigliamento di trama avviene con lentezza ed estremo ritardo. Esempio più palese è il finale, un vero rush che non riesce a chiudere quasi nessuno dei punti aperti nell’avventura. Per ovviare al problema si è visto quindi necessario una cutscene non interattiva di oltre un'ora per far capire al player cosa è successo e perché. Mi spiace per Kojima ma se hai bisogno di uno spiegone infinito per portare al finale della storia e spiegare al giocatore la conclusione non hai raccontato bene la tua trama.
Personaggi e dialoghi
La meta-narrazione di Death Stranding si muove tra grandi temi concettuali e la profonda influenza dei fattori umani come la perdita, il dolore fisico e i traumi psicologici. Diviso in 14 capitoli, ogni segmento è dedicato a un “co-protagonista” che interagisce con Sam, il fulcro della narrazione e il giocatore stesso. Sebbene alcuni personaggi possano apparire banali o stereotipati inizialmente, nel corso del gioco si sviluppano diventando interessanti. La caratterizzazione è ben curata, seppur a volte forzata, ma la presenza di volti noti in motion capture aggiunge un livello di coinvolgimento e familiarità per il giocatore.

Problema enorme, nuovamente collegato alla fallace narrativa è che più vai avanti con la trama è più una domanda ronza nella tua testa. Perché questo personaggio fa o dice questo? La risposta purtroppo non arriva o se arriva viene comunque contraddetta tra un capitolo e l’altro. In primis fra tutti abbiamo la nemesi che anche nel finale manca di reale motivazione logica. Senza spoiler la sua costruzione viene forzatamente giustificata ed è altamente artificiosa e irreale. Nuovamente quello che rimane più impresso e deludente è la generale confusione narrativa del titolo.
https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=3234669931
Gameplay
Come funziona e cosa va alla grande
Comandiamo Sam Porter Bridges, un corriere, in terza persona e le missioni consistono in consegne o recuperi di merce a piedi da un punto A a un punto B. Tutto qui.

Quello che è davvero unico nel suo genere è il rapporto tra gameplay online asincrono e logistica. Il giocatore deve pianificare i suoi percorsi e distribuire correttamente il carico sul corpo di Sam per mantenere l'equilibrio durante il viaggio. Il sistema multiplayer permette poi di interagire con le costruzioni e i segni lasciati da altri giocatori, facilitando o complicando il percorso a seconda delle azioni della community.

Su schermo vediamo diverse barre che servono a monitorare le condizioni del protagonista durante l'avventura. La barra della vita rappresenta il “sangue” disponibile, mentre quella della resistenza indica la sua capacità di compiere azioni come correre o scalare. Inoltre, ci sono barre minori che indicano lo stato di stress del BB (il “compagno” neonato), il livello delle batterie e l'usura degli stivali. Questi elementi contribuiscono a creare un'esperienza di gioco abbastanza realistica e impegnativa, mentre la presenza di BB permette di attraversare aree pericolose e infestate dagli spiriti mantenendo la propria incolumità.
Difficoltà
Generalmente morire è estremamente raro. Le boss fights sono poco impegnative in quanto nelle arene vengono recuperati con facilità tutti gli oggetti necessari a battere il nemico. Unico aspetto da tenere d’occhio sono le interazioni con gli spiriti o con i personaggi “umani”. Se erroneamente si uccide un essere vivente sarà necessario portare il cadavere nell’inceneritore prima che vada in necrosi.
Durata
I 14 capitoli (+1) possono essere completati in circa 30 ore o poco più. Tra missioni secondarie, esplorazione e costruzione di “strade” si superano tranquillamente le 40 (se non ti annoi molto prima).
https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=3234672099
Grafica
Graficamente è notevole con paesaggi spettacolari, personaggi e ambienti dettagliati al fotorealismo grazie all'uso del Decima Engine. Le condizioni atmosferiche e gli effetti di luce sono resi con precisione, le animazioni sono fluide e realistiche.

La motion capture di attori famosi, come ad esempio Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Léa Seydoux, Troy Baker aggiunge un livello di coinvolgimento emotivo alla narrazione e all'esperienza complessiva del gioco.
Audio
La colonna sonora è coinvolgente ed evocativa, creata da compositori di fama come Ludvig Forssell. Include brani che si adattano perfettamente all'atmosfera surreale e malinconica del gioco. Inoltre, le canzoni di artisti come Low Roar, Silent Poets e Chvrches, aggiungono profondità emotiva alle scene.

Conclusione
Death Stranding è un meta-videogioco, una grande opera di intrattenimento e in quanto tale impressiona, emoziona ma purtroppo non diverte. È un ossessivo ripetersi di attività giustificate da una narrazione caotica di alto profilo, in sintesi una cocente delusione.
Pako 20.6. klo 9.26 
Hello Tarzan, Tarzan hello!!!:steamhappy: bel profilo:steamthumbsup:, recensire così è un talento:coolstar2022:
AlexsTrexx 23.5. klo 0.45 
+ rep Ottime recensioni
FenrirFree 4.7.2023 klo 13.24 
+rep best reviewer
Leon 27.4.2023 klo 10.12 
complimenti per le recensioni
Seco ツ 20.3.2023 klo 15.50 
+rep stra fighe le recensioni:er_heart:
Pargolato 🍌 27.7.2022 klo 16.00 
Ciao TarZanello! Grazie per aver accettato la mia richiesta :laugh_lif: