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Dalla folle mente di Justin Roiland, autore di Solar Opposites e Rick e Morty, High on life è uno shooter pieno di quella comicità che caratterizza le serie. Il gameplay non è niente di veramente innovativo ma penso che chi ha ama questa comicità estremamente irriverente possa veramente divertirsi a giocare questo titolo.

Una buona miscela di fps e platform su mappe mai complesse o intricate ma ben definite nella loro verticalità dove ci si riesce a perdere solamente provando a cercare tutti i collezionabili. Ogni area ha i suoi colori estremamente accesi e definiti, ambientazioni e zone abbastanza diverse che offrono varietà durante tutta la partita.

In pieno stile megaman si hanno a disposizione diversi tipi di armi che offrono novità tanto di gameplay quanto di gunplay spesso utilizzate per raggiungere i diversi tipi di collezionabili e spezzare di tanto in tanto la ripetitività. Ogni arma ha poi una doppia possibilità di fuoco dove si alternano proiettili classici sparati da armi che richiamano molto shotgun, revolver o mitra oltre che la classica pistole e proiettili speciali con capacità di rimbalzo, rallentamento del tempo e altre abilità tanto folli quanto utili. A prescindere dal proiettile sparato si hanno a disposizione munizioni infinite che avviano una semplice animazione di ricarica se esauriti i proiettili della prima modalità di fuoco mentre si deve aspettare un tempo di caricamento per i proiettili speciali.

Non sono un fan degli open world ma finalmente ho potuto provare il fantomatico sistema del gps vento di cui ho tanto sentito parlare prima che questo gioco arrivasse su pc. L'unica novità che è stata introdotta in questo genere da diversi anni a questa parte: invece di avere una linea che ti fa da gps indicando perfettamente dove bisogna andare qui dopo aver selezionato un obiettivo si può vedere nell'ambiente circostante il vento che soffia verso la direzione da seguire.
Degna di nota la rimozione delle classiche torri di esplorazione sostituite da avamposti da recuperare per rimuovere la nebbia di guerra nelle zone circostanti che se liberati tutti nella stessa area la rivelano completamente.

Per il resto un buon action a tema samurai basato molto sulle pose, sul ritmo, sul botta e risposta con un duplice approccio possibile tra parare e schivare i colpi (triplice in realtà se consideriamo anche lo stealth anche se non va molto a genio ai samurai usare approcci non diretti per il combattimento).

Il movimento lo trovo però troppo datato e scalare le strutture mi sembra tanto lontano dagli standard a cui Assassin's Creed da anni ci ha abituato- semplicemente muovere l'analogico senza alcuna pressione di tasti per iniziare una scalata lo si faceva decine di anni fa, è stato strano ritrovarlo in un gioco del 2020. Anche il salto soffre particolarmente nel non essere così preciso.

Simpatico il minigioco del taglio del bamboo, molto belli gli scontri 1v1.

Uno dei migliori remake a cui abbia mai giocato: rispetto alla versione originale di quasi due decadi prima è stata non solo modernizzata la grafica e portato il gioco alle console e ai dispositivi moderni ma aggiunto veramente tanto in più.

La mappa dapprima completamente vuota ora è riempita di dettagli, edifici differenti, venditori, passanti e traffico.
Tanti dialoghi sono stati riscritti, tutti sono stati ridoppiati, molte scene aggiunte o tagliate, tante armi e oggetti che mantenevano il nome di prodotti e marche vere sono state censurate con nomi generici, qualche locale spostato, insomma è stato fatto tanto lavoro.

Il gameplay perde e guadagna con un sistema di mira rinnovato sia per i veicoli che ora hanno un mirino automatico alla generica vettura invece che ai suoi punti chiave e lo shooting a piedi è diventato uno shooting di copertura a differenza del folle sistema arcaico che veniva usato prima.

Suddiviso in due principali modalità la storia è una classica storia "alla GTA" dove si segue la storia di un pentito mafioso coinvolto in qualche faccenda più grossa di lui che sta cercando di uscirne in qualche modo, modalità principale costituita da una ventina di missioni. La seconda modalità di gioco è il semplice free roaming dove al rilascio originale del gioco potevo capire la mancanza di cura per concentrarsi sul curare maggiormente la storia (e da qui arrivano le strade vuote e tutte simili) ma qui sembra ci sia un vero scopo oltre il completismo per esplorare la città infinitamente grande mentre di scopo io non ne ho veramente trovato. Ottima storia ma il free roaming è semplicemente un aggiunta che trovo carina e non necessaria.

Ad un anno dal lancio il gioco sta venendo ancora aggiornato ma ha come ogni titolo Bethesda tanto da sistemare. Dopo l'obbligatoria mod script extender e la unofficial patch sempre presenti direi che in questo titolo sento anche il bisogno di una mod che aggiunge icone per categorizzare gli oggetti durante la raccolta rapida. Il menu inserito da fallout mi risulta meno leggibile del solito e trovo si debba imparare a memoria ogni nome per capire veramente a colpo d'occhio cosa raccogliere e cosa no da ogni nemico ucciso.

Ho apprezzato molto di più le missioni secondarie di quasi qualsiasi principale o missione di fazione, i nemici spugna sono distribuiti quasi casualmente per tutte le sezioni non storia del gioco e sfortunatamente non sono attratto dalla personalizzazione delle navi spaziali o al costante raccogliere e riciclare ogni oggetto per creare postazioni in diversi pianeti, questa direzione di farmi creare edifici/villaggi/contenuto che ormai ha preso ogni gioco bethesda da fallout 4 non fa proprio per me e la evito quanto più possibile.

Se uno dei miei problemi con i videogiochi è l'open world composto di mappe vuote qui ci sono mille pianeti vuoti da esplorare con circa una manciata di punti di interesse ognuno.

Se aggiungiamo anche un caotico sistema di navigazione spaziale (durante il combattimento visto che non ci si può veramente spostare tra un pianeta e l'altro costringendo il gioco a diventare in parecchie sezioni una sequenza continua di caricamenti multipli per arrivare ad un pianeta) questo gioco non fa decisamente per me, preso da curiosità però continuo a giocarlo di tanto in tanto e nell'ultimo anno è stato fatto parecchio lavoro ed è migliorato tanto. Con le ultime notizie di voler far durare Starfield quanto Skyrim probabilmente posso aspettarmi molto da questo gioco fra cinque anni o dopo l'ultimo dlc.

Nonostante abbia praticamente solo elencato critiche Starfield è il classico bethesda dal gameplay loop di andare ignorantemente in luoghi, svuotarli da nemici per raccogliere tutto il loot utile e tornare indietro per ripetere a livello più alto con equipaggiamento più alto e abilità migliori contro un nuovo gruppo di nemici in una nuova area. Una cosa che trovo rilassante.

Il punto più interessante di questo gioco che quasi vorrei in altri giochi bethesda è la gestione o semplicemente la presenza di un game plus pieno di contenuto extra e varie differenze.

A differenza dei capitoli precedenti estremamente arcade GTA 4 cambia le regole diventando molto più realistico con un sistema di guida che mi ha costretto a tenere a metà il tasto dell'accellerazione per non schiantarmi ad ogni curva.
Questo rivisitato sistema di guida beneficia poi del GPS estremamente utile per esplorare la mappa che per colpa del nuovo motore grafico (dalla resa grafica veramente splendida) mi sembra vada a perdere di caratterizzazione dove le tre isole in cui si sviluppa il gioco mi sembrano la stessa senza grossi punti di riferimento o varietà per i quartieri. A differenza dei capitoli precedenti dove dopo pochi giri della città avevo un sacco di punti di riferimento qui ho proprio sentito il bisogno del gps altrimenti avrei fatto tantissima fatica a completare anche gli incarichi più banali.

I pedoni per qualche motivo quasi incoraggiano il giocatore a passargli sopra (probabilmente stanno tutti cercando di commettere qualche frode) perchè il sistema che gestisce come schivano non è dei migliori, così come il sistema di guida degli altri npc. Nei giochi precedenti quasi pensavo di volere le frecce mentre giravo in auto per capire dove stessero andando ad ogni incrocio gli altri automobilisti e qui finalmente vengono introdotte e funzionano splendidamente ma solo negli incroci visto che nei rettilinei spesso e volentieri i veicoli sterzano improvvisamente. Andando a modificare la densità delle auto (grazie ad uno slider introdotto nelle impostazioni) ho riscontrato ingorghi e problemi sempre più grandi andando a impostare un numero elevato mentre quasi lo definirei desertico andando ad abbassarlo, direi che sul valore in centesimi offerto dal gioco 70 rientra in entrambi i problemi per qualche motivo con aree vuote e altre con un traffico spaventoso.

Nuovo sistema di guida e anche nuove funzioni per i taxi che possono essere sfruttati per un comodo viaggio rapido e per finire le novità sui veicoli anche il sistema di riverniciatura è stato reso più realistico dove non si può più sfruttare per azzerare il proprio livello di sospetto mentre si è circondati da poliziotti.

La storia è decisamente più seria e molto più cinematica, il gameplay più realistico si sposa decisamente meglio di uno più arcade anche se delle piccolezze come tutte quelle volte in cui il personaggio finisce per raggomitolarsi al suolo (vista la fisica ragdoll) durante qualche piccolo salto sbagliato, schianto in auto o caduta da qualche scalino non troppo alto lo rendono spesso ridicolo. Per la prima volta in questa saga durante qualche missione è presente qualche scelta che non va a stravolgere tutto ma può offrire delle simpatiche ricompense più avanti nel gioco.

Il nostro protagonista è dotato di telefono cellulare pieno di funzioni utili come rigiocare le missioni in caso si dovessero fallire, viene però spesso tartassato da quasi tutti gli npc che offrono missioni.
Missioni che se ho trovato splendide a livello narrativo sono più ripetitive che mai a livello di gameplay dove spesso si finisce in un inseguimento dove bisogna uccidere chi si sta inseguento e come penalità per non esserci riusciti si finisce in un agguato nemico.

Gunplay estremamente più fluido dei capitoli precedenti con un migliore sistema di mira automatica.

I soldi hanno molta meno utilità sono stati ridimensionati dalle ricompense delle missioni e per la prima volta in questa saga sento che sono distribuiti correttamente.

Un action rpg che non tutti potrebbero apprezzare ma che ha tantissime idee interessanti.
Nemici grossi da scalare, tante classi e un curiosissimo multiplayer asincrono sono i punti che più mi hanno tenuto incollato a questo titolo per quasi cinquanta ore.

Decisamente lento riesce a prendersi il suo tempo per spiegare come l'approccio da vecchio action rpg si incastra bene in un mondo dove da persona generica diventiamo il classico essere con poteri e possibilità illimitate. L'esplorazione del mondo (che devo dire non è nemmeno così grande una volta esplorato tutto) per almeno metà della mia giocata è avvenuta tutta a piedi senza teletrasporto, costringendomi a imparare le strade e quasi non fare più affidamento alla minimappa. Una volta ottenuta la possibilità di un viaggio rapido il farming e la raccolta di risorse per le missioni sono diventate infinitamente più rapide (per non parlare delle escort mission),

Durante tutta l'avventura si viene accompagnati da un npc (chiamato pedina) comandato dalla cpu creato secondo la nostra volontà che apprende tattiche di guerra per affrontare meglio i nemici così come informazioni a volte cruciali per il proseguimento o addirittura nuovi posti in cui ottenere materiali. Questo poi viene condiviso con tutti gli altri giocatori che potranno noleggiarlo (in una sua copia quindi senza toglierlo al possessore originale) per condividere e imparare sempre di più. Simpatica meccanica che funziona decisamente meglio al lancio o con un gioco vivo e che ora è abbastanza stagnante (nonostante un picco di giocatori che rigiocano questo primo capitolo in attesa del secondo in uscita a breve). A proposito di noleggiare: il party di gioco è composto dal proprio personaggio, dalla propria pedina e da due che è possibile noleggiare per il mondo o dal server dagli altri giocatori.

Le diverse classi cambiano sia le statistiche all'aumentare del livello che l'approccio e lo stile di gioco permettendo combinazioni decisamente variegate. Alle tre super basilari di partenza (un guerriero dotato di spada e scudo, un arciere che combatte con arco e coltelli e un mago che impugna un classico bastone magico) si vanno poi ad aggiungere classi più complesse e miste che offrono il meglio (ed il peggio) delle due classi di partenza. Giusto per citarne uno che ho trovato interessante: il mago arciere, un arciere che spara incantesimi.

Le missioni principali sono nettamente migliori di qualsiasi altra missione che a sua volta oserei dividere in secondarie e di farming. Di principali e secondarie fanno parte missioni che offrono sempre un approccio di narrativa, a volte anche accompagnate da filmati, che vanno a spiegare meglio il mondo o i personaggi che lo abitano mentre della seconda categoria ci sono le terribili missioni di scorta (dove consiglio a chiunque di non fermarsi a combattere ma di correre alla meta), missioni dove bisogna uccidere un numero di nemici e missioni dove bisogna consegnare un certo numero di oggetti.

Nonostante tutto il gioco è volutamente lento, anche troppo a volte.
Nelle prime fasi avrei decisamente apprezzato che la stamina mi si consumasse solo in combattimento e a proposito di combattimento, quantomeno nel gioco base e a difficoltà media, si passa da nemici indistruttibili ed estremamente forti a nullità, non ho trovato un buon bilanciamento in nessuno dei combattimenti. Carino però appunto come ogni nemico abbia il proprio modo di essere affrontato per sfruttare al meglio i punti deboli che ha (ripetuti in continuazione da tutte le pedine del proprio gruppo in caso ci fossero giocatori distratti). Perdere è decisamente punitivo visto che Dragon's Dogma è uno di quei vecchi giochi dove alla morte si è costretti a ricaricare in un punto precedente e questo spinge ancora di più ad un approccio più ragionato e ancora una volta lento.

Per finire il dlc è completamente fuori di testa sia in positivo che in negativo.
Un cerchio blu che accompagna i giocatori e stressa con la notifica fin da subito nasconde una nuova area ripetibile a spam per farmare gli equipaggiamenti migliori- senza un vero scopo in realtà se non quello di portare al massimo il potere combattivo del proprio personaggio e del proprio gruppo.
I nemici sono di livello altissimo e sfruttano ogni singola meccanica, debilitazione e tattica che potrebbero usare. Sono riuscito quasi tranquillamente a finire il gioco base senza un curatore mentre qui è decisamente obbligatorio, così come i diversi antidoti per i diversi status che i nemici continuano a affliggere su quasi ogni colpo. Una sfida forse fin troppo impegnativa ma decisamente gustosa.

Dopo tanti anni è sempre bello vedere come la comunità riesce a realizzare campagne di Portal.

Questa mod offre nuovi interessanti enigmi, qualche meccanica nuova e una narrazione degna del secondo capitolo di Portal sia in termini di come viene gestita l'esplorazione che di come sono rappresentati i personaggi che ci accompagnano per tutto il gioco.

Ho trovato le prime sezioni di gioco estremamente interessanti dove per più tempo di quanto mi aspettavo possibile vengono affrontate stanze con il solo aiuto della pistola spara portali blu, qualche stanza usa anche meccaniche di rigenerazione del cubo per essere superata ed è una meccanica che nel gioco base non viene usata per nulla.

A differenza di molte altre mod presentate a campagna la difficoltà è sempre ben definita e assestata sul livello del gioco base. Le stanze sono sempre molto chiare e mai troppo lunghe come spesso accade affrontando mappe della comunità.

Uno di quei giochi che non è sopravvissuto all'avanzare del tempo. Richiede qualche patch solo per avviarlo correttamente e altre ancora per farlo funzionare senza problemi sui sistemi moderni.
Fortunatamente esiste una remastered uscita recentemente per chiunque volesse comprare e giocare questo titolo.

Il titolo più grande e innovativo della saga con una mappa grande più del doppio rispetto a quella dei capitoli precedenti, ognuna delle quali ben presentata e accompagnata da missioni che presentano tutte le meccaniche nuove e riempita da un numero folle di veicoli differenti.
Più armi, più attività, statistiche del personaggio (con un ottima scusa per andare di tanto in tanto a mangiare o in palestra), abilità nell'utilizzo di armi e veicoli e una storia densa di personaggi differenti.

Uno di quei giochi che non può essere affrontato da solo ma solo tramite la cooperazione con un altro giocatore. A differenza di molti giochi di questo tipo però gli sviluppatori hanno ben pensato di dimezzarne il prezzo per farlo comprare a chiunque su qualsiasi piattaforma si preferisca.

Un puzzle game bidimensionale che come meccanica interessante ha i due giocatori che vedono il mondo da due prospettive diverse e obbligano i giocatori a scambiarsi più informazioni del dovuto avendo mappe abbastanza diverse fra di loro.
Le mappe hanno puzzle di difficoltà crescente e riescono a introdurre meccaniche nuove anche verso la fine del gioco. Bello come si passi da semplici tutorial a schermate intere dove i due giocatori hanno una mappa completamente diversa e anche il minimo movimento è impossibile senza cooperazione

La storia così come il gioco offre ai due giocatori due prospettive diverse e con l'aggiunta di scelte strategiche durante l'avventura si viene a conoscenza o meno di piccoli dettagli diversi che riempiono questa avventura tanto spaventosa quanto fantastica.

Un survival con visuale dall'alto che inizialmente mi ha interessato per l'ambientazione e la grafica, delle due modalità disponibili (una sorta di tower defence e una classica modalità survival) ho giocato solo la modalità classica di sopravvivenza e devo dire che questo gioco proprio non fa per me.

Sicuramente nella modalità "tower defence" la disponibilità di risorse che si rigenerano nei punti di raccolta è sensata ma non l'ho trovata una buona idea nel survival.

Il sistema di progressione è però interessante e va a premiare il giocatore per qualsiasi minima interazione con l'ambiente che va dal raccogliere semplici risorse all'uccidere i nemici.

Diverse armi per diversi stili di gioco sono accompagnate da eventuali danni elementali che richiedono ricette particolari per essere realizzate e parlando di crafting una delle cose che ho sempre trovato meno interessanti dei giochi di questo genere è la quantità infinita di risorse disponibili che si vanno ad accumulare in una cassa per essere usati magari una magari mille volte costringendomi ad un organizzazione maniacale dei materiali e a continui avanti indietro per controllare cosa mi serva per un crafting, ricercarlo, prenderlo e tornare al tavolo da lavoro per costruire qualcosa, qui finalmente senza il supporto di mod ma come funzionalità del gioco base inserendo gli oggetti nella cassa (condivisa con gli altri giocatori in caso si dovesse affrontare il gioco in coop) questi sono sempre disponibili per qualsiasi banco da lavoro nei dintorni.

Parlando di combattimento le animazioni durano decisamente troppo e per effettuare combinazioni di attacchi si deve conoscere abbastanza bene le finestre degli attacchi nemici, in qualche modo ho avuto la stessa sensazione che ho giocando a Monster Hunter dove il calcolo di quanti attacchi e il posizionamento sono essenziali per non subire infiniti e ripetuti danni da parte dei nemici. Avrei apprezzato di più un sistema più fluido.

I diversi equipaggiamenti hanno poi valori di resistenze elementali così come al caldo e al freddo ma ho trovato frustrante la differenza di temperatura tra le zone iniziali e quelle successive al primo boss, nonostante tutto sono stato costretto a costruire infinite pozioni di resistenza alla temperatura che durano soltanto un minuto, tempo che trovo estremamente basso per esplorare i biomi del deserto e della montagna.

I diversi biomi avrei quasi preferito fossero evidenziati meglio nella mappa, certo hanno colori diversi ma per me che sono daltonico sono indistinguibili molti di questi. Ogni bioma è poi accompagnato da un livello di potenza del nemico utile come linea guida ai giocatori per sapere se il loro equipaggiamento è utile o meno per affrontare quella zona. Dopo il primo boss però nonostante fossi il doppio più forte della potenza di diverse zone della mappa mi sono ritrovato ucciso dopo un colpo lanciato fuori dalla mia visuale, dopo poche ore si perde quindi una sorta di utilità anche a questo valore (se non quella di progressione che rimane ottima).