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Posted: 21 Mar, 2017 @ 6:29pm
Updated: 22 Mar, 2017 @ 4:28am

Attenzione: per godere al massimo dell'esperienza data da OneShot occorre avere buona padronanza della lingua inglese, o per lo meno munirsi di un dizionario da tenere a portata di mano!

Recensione

Molti sono i giochi nati dal mondo di RPG Maker e ormai la concorrenza all'interno di questo genere si fa sentire sul mercato, tuttavia è sempre sorprendente come la fantasia di uno sviluppatore possa capovolgere tutto ciò che immaginiamo per rendere la sua opera unica e farla distinguere dalle altre. OneShot segue la via dell'indipendenza puntando la sua formula di gioco più sulla narrazione che non sul gameplay. Una scelta sempre difficile perché, togliendo il divertimento che viene dal gioco vero e proprio, bisogna per forza di cose attingere a una storia coinvolgente e ben scritta. Sarà questo il caso?

Niko viene catapultato in un mondo a lui sconosciuto, un mondo oscuro, privo della luce di un sole, dove la vita sta scomparendo e i pochi abitanti rimasti si sono ormai rassegnati al proprio destino. Il giovane protagonista è il messia incaricato di riportare a splendere la luce in questa dimensione. Ma lui è piccolo, spaventato e non comprende la realtà in cui si trova. L'unica cosa che gli permetterà di compiere la missione sarà la sua guida: noi. Esattamente, il giocatore stesso è un personaggio attivo del gioco, che sarà in grado di comunicare con Niko, guidarlo e aiutarlo a superare le prove a cui verrà sottoposto.
Il gioco ti fa capire subito di essere la chiave per la salvezza del mondo e del malcapitato protagonista. L'utilizzo di un linguaggio diretto verso il giocatore permetterà a questo di essere meglio coinvolto nella trama. La bravura nello scrivere i dialoghi permetterà perfino alla persone più sensibili di sviluppare una sorta di amicizia tra loro e il proprio compagno virtuale: saranno capaci di rispondere alle domande, di rassicurarlo e non farlo sentire solo in questo mondo avverso.

L'atmosfera cupa della realtà morente è ben costruita, il gioco non è un horror, ma spesso porterà un senso di inquietudine e dei particolari flash o suoni improvvisi potrebbero scatenare dei piccoli sussulti; probabilmente è proprio questa la sensazione che il titolo intendesse trasmettere.
Una cosa che invece può spaventare un giocatore casual sono i puzzle, anch'essi dotati della caratteristica di infrangere la quarta parete. Possono essere creati file o può essere alterata la visione sullo schermo. Tutto questo a prima vista può mettere ansia ma assicuro che il gioco non vuole far stare male nessuno e consiglio di lasciarsi trascinare serenamente e di meravigliarsi della furbizia dello sviluppatore; il quale fa della connessione tra i mondi reale-virtuale un altro punto di forza della sua opera.

A livello artistico può piacere o meno, i mondi sono descritti bene nonostante la grafica del motore di gioco non è pompata e si noterà una certa ripetitività nell'attraversare diverse sezioni. Ma ciò che davvero permette alla storia di spiccare è la musica. La colonna sonora piacevole e azzeccata che scandisce perfettamente i tempi dei diversi quadri e non stancherà neanche dopo molte ore di gioco.
Le ore sono purtroppo il tasto dolente del titolo. La storia di per se è corta, un giocatore sveglio non avrà problemi a passeggiare attraverso i diversi puzzle, apprezzandoli, ma chiedendosi dove sia la vera sfida e riuscendo tranquillamente a finire la prima run nel giro di un pomeriggio. Fortunatamente la storia apre diversi interrogativi e non potrete trovare tutte le risposte con una sola partita. Ogni volta che ricomincerete da capo scoprirete qualche dettaglio in più, dei personaggi che prima vi erano sfuggiti, puzzle e segreti che saneranno il vostro bisogno di avventura.
Tutto questo però solo se vi lascerete coinvolgere dalla storia di OneShot. Un gioco che non è per tutti e neanche vuole esserlo. Un esperienza da provare in intimità, che però vi ripagherà le ore spese a viverla.

Il prezzo è onesto. Per 10 euro avrete quello che oltre a un gioco può essere considerato un buon libro o una serie animata. Lasciatevi trasportare e non resterete delusi!

+Narrazione
+Caratterizzazione dei personaggi
+Soundtrack
+Sei tu il protagonista!

-Necessario giocarlo in finestra... una piccola finestra
-Formula di gioco troppo semplice
-Può diventare ripetitivo
-Annoierà la maggior parte dei giocatori


Voto: 7+
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