Oggi, dopo una lunga pianificazione e diversi rimandi, siamo fieri di annunciare finalmente l’apertura del canale YouTube di STWGames per recensioni e speciali che si svilupperà in maniera parallela al nostro sito web.

Nella nostra primissima recensione (già pubblicata) tratteremo del nuovo Call of Duty: Modern Warfare II analizzandone nel dettaglio i maggiori pregi e difetti in maniera analoga a quanto visto nell'articolo di precedente pubblicazione sul nostro sito.

https://youtu.be/_D-4iaBqtEE

Il nostro sito web è ormai attivo da diverso tempo e ci ha permesso collaborazioni di tipo editoriale con un gran numero di software house fra cui Sega, Bandai Namco, EA, Capcom e di recente Activision.

Sito Web di STWGames[www.stwgames.eu]

Vi invitiamo a seguirci e a dare le vostre opinioni nel caso fosse interessati.

- Leonida.99 [𝖘𝖙𝖜]

Gran parte di noi conosciamo Sparta - La battaglia delle Termopili e il sequel Sparta II - Le conquiste di Alessandro Magno, due giochi strategici che hanno sicuramente segnato il cuore di noi amanti del genere.

Questi due titoli fanno parte del genere RTS, un acronimo per indicare strategico in tempo reale, dove l’obiettivo è quello di raccogliere risorse, costruire un villaggio, reclutare truppe e migliorare le difese: tutto ciò al fine di distruggere le altre città avversarie, un po’ come Age of Empires.

Quello di cui parleremo oggi è Sparta Definitive Edition, un remake del gioco uscito quasi 15 anni fa, che apporta tantissime modifiche: più di 80 nuovi modelli di edifici, eroi e truppe, una nuova IA, una risoluzione che arriva fino al 4K, 20 nuove civiltà e una grafica totalmente rinnovata, oltre a tante altre migliorie.

In maniera più dettagliata, oltre ai già presenti Spartani, Persiani, Egiziani e Macedoni, troveremo nuove civilizzazioni come i Crociati, i Russi, i Mongoli, i già presenti Indiani che però non erano giocabili, gli Asiatici, gli Ateniesi, i Romani Imperiali e Repubblicani e molti altri ancora, stando a quanto affermano le promesse dello sviluppatore.

Verranno anche aggiunte nuove campagne, oltre a quelle già presenti nei due capitoli, alcune mai viste.

Dato che il gioco è in Alpha, molte di queste aggiunte le vedremo solo all’uscita della versione finale del gioco.

Una grande pecca del capitolo uscito nel 2007 fu l’IA: essa non era capace di produrre navi o costruire mura, un’intelligenza artificiale non molto competitiva e facilmente attaccabile: come affermato prima, una nuova IA verrà introdotta nella definitive edition, che rialzerà l’asticella della competitività anche giocando contro i bot.

Abbiamo avuto la possibilità di metterci in contatto con lo sviluppatore e ideatore del progetto: Jota, a cui abbiamo posto delle domande a cui ha gentilmente risposto.

• Chi sei?
  Sono Jota, uno sviluppatore indipendente, appassionato dei giochi RTS e strategici in generale.
  
  
• Come e quando è nata quest’iniziativa? Cosa ti ha spinto?
  Questa iniziativa è nata molti anni fa, ho iniziato a lavorare ad una mod per migliorare il mio gioco RTS preferito (Sparta), ma è stato l’anno scorso che grazie alla quarantena ho deciso di continuare il lavoro e pubblicare la prima versione. Dopo un’ottima accoglienza, ho continuato ad aggiornare e migliorare il gioco, finché ho deciso che sarebbe stata un’ottima idea fare una versione finale del titolo con un gameplay rinnovato, più contenuto e molti dei bug corretti.
  
  
• Da quando lavori al progetto?
  Se si conta il lavoro della mod e questa versione finale, raggiungo ben 4 anni di lavoro.
  
  
• Quando vedremo il titolo approdare su Steam?
  Verrà rilasciato in versione ad accesso anticipato a Dicembre di quest’anno o nel Gennaio del 2022 massimo.
  
  
• Parlando sempre di Sparta, su cosa stai lavorando adesso?
  Sto attualmente testando il primo pre-alpha del gioco, assicurandomi che il nuovo engine 2.0 funzioni correttamente e correggendo i bug, naturalmente anche bilanciare le unità, controllare che il nuovo codice multigiocatore sia stabile, ecc.
  
  
• Il tuo progetto è più una remastered o un remake?
  È più un remake che una remastered, perché l’80% del gioco è stato rifatto, il gameplay, l’IA e il multigiocatore sono stati cambiati completamente e una moltitudine di opzioni non presenti nel gioco originale sono state incluse.
  
  
• Il gioco uscirà italiano, magari con le voci originali?
  Solo il testo, le voci saranno in inglese.
  
  
  Cerchiamo di aiutare questo progetto che sicuramente renderà felice una gran fetta della nostra comunità, incoraggiando lo sviluppatore e cercando di dare nuovi spunti e/o consigli: che cosa vorreste vedere nel nuovo Sparta?
  
  LINK UTILI:
  
  Download dell’Alpha
  Trailer
  Canale Discord del progetto[discord.gg]
  

Ultimamente mi sto tenendo informato sui vari metroidvania che escono e non potevo non venire a conoscenza di Lost Ruins. La trama è piuttosto banalotta e già vista ma funzionale all'introduzione. Una giovane donzella si ritrova nel sottosuolo senza alcuna memoria di chi sia e cosa ci faccia li. Trova però quasi immediatamente una maga, di nome Beatrice che si propone di aiutarla ad uscire di li e che le insegna a combattere e a muoversi nei dungeon. Ci si addentra quindi nel gameplay, la parte che più mi interessava del gioco.

Sostanzialmente il gioco si focalizza sul trovare davvero tante armi (Consumabili e non) ed equipaggiamento che sono liberamente intercambiabili durante ogni fase del gioco. Questo perchè ogni arma ha chiaramente le sue proprietà, tra danno, modalità di attacco, velocità e probabilità di critici, così come ogni equipaggiamento dona diversi bonus e abilità particolari come una resistenza al veleno o il poter attaccare a mezz'aria senza subire la forza di gravità. I nemici e i dungeon sono molto classici visivamente, con una pixel art discreta e tanti elementi distruttibili che possono provocare diversi effetti utili o meno. A cozzare contro questo stile c'è il design dei personaggi e dei boss, in stile anime, che sono decisamente gradevoli da vedere. I boss in particolare hanno delle ottime animazioni delle mosse nonostante non siano ispiratissimi. In stile anime anche tante chicche e gag del gioco che risultano abbastanza simpatiche come potete vedere anche dallo screen qui sotto.

https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=2486621974

Insomma, un metroidvania molto standard, che fin'ora non mi ha preso moltissimo proprio per il suo risultare abbastanza anonimo e senza un'impronta ben precisa (I personaggi anime vanno bene ma non si avvicinano ad un'immaginario originale di altri esponenti del genere) ma che complessivamente rimane per ora decisamente sufficiente e mi lascia almeno un po' di curiosità nel proseguirlo. A breve troverete una recensione completa qui: https://www.stwgames.eu/

https://steamproxy.net/steamstore/app/1306630/Lost_Ruins/

Gioco che sta facendo parlare motlo di se, Biomutant ha sicuramente avuto, a suo modo, un grosso impatto in questi giorni sull'industria videloudica. Spinto da THQ Nordic e sviluppato dal piccolo studio Experiment 101, rivelato ormai ben 4 anni fa, finalmente è arrivato sui nostri schermi ed ha diviso la critica, tra chi lo considera un enorme flop viste le aspettative, e chi lo loda come un ottimo open world, uscita di grosso rilievo in un periodo di magra alle porte dell'E3. Dopo averlo ordinato e aver atteso pazientemente il giorno dell'uscita, l'ho iniziato con un misto di felicità, dopo tanto tempo di hype, e preoccupazione data dai primi pareri che iniziavano a imperversare sul web. Quindi, cosa ne penso? Posso affermare tranquillamente che per ora Biomutant non ha deluso nessuna delle mie aspettative.

Il primo impatto con Biomutant, unico punto critico trovato fin'ora, è forse abbastanza doloroso. Come sottolineato da molti nelle prime ore si legge e si ascolta tanto, ma si gioca poco. La storia è abbastanza complessa da seguire e fin dall'inizio trascina il giocatore di qua e di la, tra flashback e scelte morali. Dopo questi attimi iniziali di dispersione però viene finalmente lasciata libertà al giocatore ed è li che il gioco mette in mostra i muscoli. Iniziando ad esplorare ci si accorge presto di quanto la mappa sia molto più piena di quanto sembra inizialmente. Ci sono tanti luoghi da visitare, si raccoglie tanto loot e si passa tanto tempo a creare e modificare le attrezzature. Tutto l'equipaggiamento del nostro peloso alter-ego è infatti estremamente personalizzabile, grazie a vestiti e pezzi di armi in gran quantità e di diversa rarità. Il sistema di crafting non è inizialmente facilissimo da comprendere ma ci si prende la mano piuttosto in fretta ed è un attimo a scatenare la caccia ai pezzi migliori per creare l'arma più strampalata possibile (Magari usando un trapano come manico e un paio di forbicine come mirino per aumentare la precisione).

https://steamproxy.net/sharedfiles/filedetails/?id=2501189859

Il sistema di combattimento poi rende giustizia al tanto tempo passato con il crafting risultando molto divertente e acrobatico. Nel corso di gioco si sbloccano poi diverse mutazioni che garantiscono buff passivi o speciali attivibili istantaneamente durante il combattimento. Tanta carne al fuoco quindi che premia l'esplorazione e la cura dedicata all'equipaggiamento. La grafica infine risulta veramente godibile e non è raro fermarsi ad ammirare strutture e paesaggi. Insomma, per ora sembra che sia stato svolto davvero un ottimo lavoro e sono davvero intenzionato ad approfondirlo.

https://steamproxy.net/steamstore/app/597820/BIOMUTANT/

Link al sito dove troverete a breve la recensione completa di Biomutant: https://www.stwgames.eu/

Quanti di noi avranno mai pensato, nella loro testa “Quanto sarebbe figo se facessero un videogioco basato su una leggenda folkloristica?”

È la stessa domanda che si è posto Wales interactive, un team indipendente con sede a Galles che ha prodotto titoli come Late Shift, The Complex e tanti altri, rispondendo al quesito con lo sviluppo e il conseguente rilascio di Maid of Sker, un videogioco ambientato per l’appunto nel Galles e più precisamente nello Sker House, uno storico edificio gallese.


Siamo nel 1898.

Il personaggio principale, Thomas Evans, un musicista, riceve una lettera scritta dalla sua amante, Elizabeth Williams, una cantante, che recita una richiesta d’aiuto: è nello Sker Hotel, un luogo macabro e meraviglioso, per volontà del padre, che dopo la scoperta dell’amore fra i due decide di recludere la figlia nel suddetto posto, e chiede al suo amato di comporre una melodia e di andare a salvarla.

Thomas non perde altro tempo e si reca immediatamente nella magione, dove troverà molti imprevisti, moltissimi fra i quali paranormali.

Spetta al giocatore quindi cercare di salvare la propria amata affrontando svariati nemici, i Quiet Men, mostri con sembianze umane ma ciechi, non molto amichevoli e con un udito molto evoluto, tanto che è consentito al giocatore “tapparsi la bocca” per evitare di farsi sentire.



Maid of Sker è un survival horror in prima persona dalla durata di circa 6 ore che accompagna un’ambientazione cupa e inquietante con un’altrettanto musica tetra e soprattutto folk, tra cui «delle nuove interpretazioni delle canzoni folk gallese come “Ar Hyd Y Nos”, “Suo-Gân”, “Y Ferch o'r Sger” e “Calon Lân”», cantate dall’affascinante voce di Tia Kalmaru.

La grafica è realistica, con effetti e particelle molto dettagliati e curati, ben sfruttato anche l’utilizzo delle ombre e della penombra.

Notiamo anche un’ampia importanza che il titolo dà al suono 3D, realizzato ai minimi particolari anch’esso: una principale meccanica del gameplay di sopravvivenza cui il giocatore dovrà prestare molta attenzione per evitare degli incontri alquanto spiacevoli, i Quiet Men primi fra tutti, apprezziamo anche la varietà del rumore a seconda di ciò che calpesta o urta il giocatore o addirittura delle emozioni che prova.

Sono molteplici anche gli enigmi che il giocatore dovrà affrontare nella storia, di cui la difficoltà spesso nasce proprio per la presenza di nemici, che però possiamo considerare di “facile lettura”, per lo scarso livello di IA.

Segnaliamo infine, ai giocatori interessati a intraprendere questa nuova avventura, la presenza di nessun tipo di checkpoint automatico, pertanto consigliamo caldamente di entrare nelle cosiddette “stanze di salvataggio” e interagire con dei grammofoni per salvare i propri progressi.



Possiamo affermare che Maid of Sker è un ottimo titolo, risultato dal connubio fra il mondo dei romanzi e il mondo videoludico che testimonia che da questo accostamento possa nascere un ottimo prodotto, proprio come questo, anche se tuttavia possiede delle imperfezioni che ci impediscono di considerare questo gioco un must-have per gli amanti dell’horror, ma che comunque non ci impedisce di consigliarlo caldamente.

Detto ciò non ci resta che augurarvi un buon viaggio a coloro che si sono lasciati trasportare nella lettura della nostra recensione e che hanno deciso di partecipare a questa storia, e di ringraziare Heaven Media e Wales Interactive per il codice che ci è stato fornito.

https://steamproxy.net/steamstore/app/826940/Maid_of_Sker/