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Cristian   Italy
 
 
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Non sono mai stato un amante degli horror, sia perché sono un fifone di mio, e sia perché non ho mai trovato un effettivo appeal del genere. Fino ad ora, due giochi erano l’eccezione, Fear, quel vecchio fps che faceva veramente paura, e The Last Door, il punta e clicca sviluppato dagli stessi geni di Blasphemous. E ora, se ne aggiunge un terzo all’eccezione, anche questo è un punta e clicca, anche questo fa paura, e anche questo ha un grafica molto low-res.

Sto parlando ovviamente di Yuppie Psycho, punta e clicca horror uscito il 25 aprile del 2019 pubblicato da Another Indie e sviluppato da Baroque Decay, narra le avventure di un giovane ragazzo che riceve una lettera misteriosa per andare in una azienda misteriosa a fare un lavoro misterioso, la trama la approfondirò più avanti però il riassunto è proprio questo.

Graficamente parlando Yuppie Psycho è come molti indie, ovvero in 2d, dato che è più semplice e costa di meno, perfetto per un gioco a basso budget, ma il twist sta nel fatto che la grafica è low-res, ma molto low-res, 16 bit, del tipo che gli occhi di un personaggio sono praticamente 2 puntini. Eppure questa grafica molto minimalista è bella da vedere; certo, guardi un npc singolo e ti viene voglia di diventare cieco però messo insieme con l’ambiente tutto diventa molto piacevole, anche se stiamo parlando di un horror quindi quella sensazione di piacevolezza diventerà molto presto un “ma tu cosa sei?” questo grazie anche a una fantastica colonna sonora e un buon sound design.
Il gioco inoltre ha delle cutscene sempre fatte in 2d che sono fantastiche, certo, a volte capitano quelle cutscene più criptiche di un gioco di Kojima, forse questo può succedere perché su Yuppie Psycho nessun personaggio è doppiato, esatto, proprio come in un vecchio Final Fantasy. Sono comunque molto evocative anche con quel poco di budget che avevano.

La colonna sonora non poteva non essere fantastica, dato che il compositore è niente meno che Garoad, lo stesso di VA-11 Hall-A. La particolarità dell’ost è che rappresenta perfettamente il gioco, dato che certo ost sono calme, quasi paradisiache, altre sono tensione allo stato puro, mentre altre sono un ibrido tra le due, una cosa quasi innaturale, proprio come molte creature del gioco.
Il sound design invece, si fonde perfettamente con la grafica e rende certe scene terrificanti, il che è molto importante visto che con una grafica così a bassa risoluzione c’è un limite, ma il sound design supera questo limite, che sia la risata di una persona in sottofondo, o il suono della macchina del caffè accesa, quelle piccole cose che in gioco, sopratutto in un horror, fanno la differenza.

Approndiamo questa trama; il gioco narra le vicende le Brian Pasternack, un ragazzo nella media, di Classe G, (ovvero un grado con cui vengono definite le persone, dalla classe A dove c’è il meglio del meglio alla classe Z dove non vengono neanche più considerati umani) che riceve una curiosa lettera, un offerta di lavoro per l'azienda migliore del mondo, la Sintracorp. Una volta entrato nell’edificio, esso incontra due personaggi e poi prende l’ascensore, dove anche i piani sono una specie di gerarchia, chi lavora al secondo piano non conta molto mentre chi lavora al nono piano è un pezzo grosso. Brian arriva al decimo piano, quello riservato per il ceo, e sul muro trova una scritta fatta con il sangue che recita “Uccidi la Strega”, e davanti, una scrivania con un contratto. Brian accetta il contratto e dovrà scoprire il mistero che si nasconde dietro la Sintracorp, con l’aiuto di qualcuno, o qualcosa.

Passiamo al piatto forte del gioco, il gameplay. Yuppie Psycho si presenta come un punta e clicca/survival horror, quindi con enigmi da fare, simil sidequest, e sopratutto, risorse limitate, sarà fondamentale infatti conservare tutto il cibo possibile per le aree più pericolose. Eh si, perché Brian non ha modi per difendersi, non ha armi, superpoteri o la possibilità di vedere fantasmi, è una persona normalissima. Infatti, ha solo una barra della vita, che si potrà ricaricare mangiando i vari cibi che si possono trovare nel gioco. Il cibo più importante è senza ombra di dubbio l’acqua, anche se da sola da veramente poca vita, il trucco, è usarla insieme ad altri cibi, una sorta di crafting. L’acqua si usa con il caffè in polvere per fare una tazza di caffè, la pizza di riscalda nel microonde e così via. Come se non ci fosse abbastanza tensione nel gioco, Yuppie Psycho non ha un sistema di salvataggio normale, ci sono queste stampanti, che solitamente sono spente dove bisogna dargli una cartuccia di inchiostro, e volta fatto ciò, bisognerà usare un foglio per stamparsi la faccia. Un metodo di salvataggio simpatico, ma non molto simpatico quando si è a corto di fogli. Comunque questo sistema funziona molto bene nel contesto da survival-horror, sarà l’ambientazione, sarà la grafica, ma funziona. Una cosa che mi è particolarmente piaciuta sta nelle molteplici route del gioco. In poche parole, il gioco si può completare in due modi diversi e da li cambierà tutto, dagli npc, dai finali, e anche i piani stessi cambieranno, il che stimola a completare il gioco almeno due volte per comprendere la storia e completare l’esperienza di gioco.

Yuppie Psycho ha inoltre un bel po’ di attività secondarie, piccole quest secondarie che premiano il giocatore con oggetti o scorciatoie, quindi sarebbe meglio farle il prima possibile, anche se è tutta roba opzionale. Tra i collezionabili ci sono inoltre delle videocassette misteriose, che se viste tutte insieme comporranno un messaggio, e delle raffigurazioni di famigli. Il gioco si svolge principalmente nella Sintracorp, la misteriosa azienda, con 10 piani da esplorare, escludendo il piano terra, tutti con un loro stile, ora non voglio mettermi a spoilerare come sono fatti, ma gli sviluppatori hanno fatto un magnifico lavoro nel rendere l’edificio “vivo”, come se fosse una creatura malefica.

Il gioco non ha DLC, ma nel 2020 ha ricevuto l’Executive Edition update, una sottospecie di dlc gratuito che aggiunge numerosi contenuti. La particolarità sta nel fatto che non è una campagna separata o altro, ma si mescola nel gioco principale, aumentando la longevità del titolo. In un aggiornamento è stata anche inclusa la lingua italiana, il che è ottimo per l’utenza italiana visto che il gioco contiene molti dialoghi.

Ho cominciato Yuppie Psycho senza aspettative o altro e ne sono rimasto veramente soddisfatto, vedremo cosa ci riserverà per il futuro Baroque Decay.

8/10
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Your potato pc is begging for mercy, stop subjecting people to this ♥♥♥♥