Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei grandi meme. Tre furono dati a Zampol, l'essere immortale più saggio e leale di tutti. Sette a Damiano, grande trollatore e scopatore di madri nelle montagne. E nove, nove meme furono dati a Enry, che più di tutti desidera il potere. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro meme. Nella terra di Faenza tra le vie del paese, Enea, il Master Memer, forgiò in segreto un meme sovrano, capace di trollare tutti gli altri: un meme per rektarli tutti.

Uno a uno i memer liberi del bel paese caddero sotto il potere del Meme, ma alcuni opposero resistenza: un'ultima alleanza tra Enry e Zampol marciò contro le memate di Fabb e sui pendii di Pinerolo combatté per la libertà del gruppo.

La vittoria era vicina, ma il potere del Meme non poteva essere sconfitto. Fu in quel momento che Gabri, figlio di molti padri, afferrò la spada di suo zio...

Fabb, il nemico dei memer liberi, venne sconfitto. Ma ahimé, il cuore degli uomini si corrompe facilmente e il Meme del potere ha una volontà sua. Esso condusse Gabri alla morte e molte cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. Per 2500 secondi del Meme si perse ogni conoscenza, finché esso non irretì un nuovo portatore.