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Posted: 9 May, 2017 @ 2:10am
Updated: 9 May, 2017 @ 2:11am

Conosciuto per essere stato uno dei titoli di lancio della Xbox One.
Crytek, infatti, ha portato la sua ultima fatica anche nell’universo Windows dando agli utenti di questa piattaforma la possibilità di vivere le avventure di Marius Titus e di guidarlo verso la vendetta personale e la gloria dell’Impero di Roma attraverso un’avventura ricca d’azione, violenta e cruda come solo una guerra può essere.
La software house tedesca, per l’occasione, ha portato Ryse su Pc con tutti i dlc ed i contenuti extra usciti finora su Xbox One e con la possibilità, avendo il giusto hardware, di giocare alla risoluzione 4K dando sfogo al proprio computer ed al CryEngine 4 su cui si basa il gioco. Ora mi accingo a recensirlo. Buona lettura.

La storia di Ryse: Son of Rome, ambientata nell’Antica Roma con fatti storici profondamente soggetti alla ampia libertà di narrazione che gli sviluppatori si sono concessi, è semplice, quanto violenta. La Roma Imperiale di Nerone è sconvolta da un violentissimo attacco dei Bretoni guidati da Boadicea, regina degli Iceni, giunti fino alla porte dell’Urbe.
Marius Titus è un giovane generale dell’esercito di Roma che perde il padre Leontius, veterano dell’esercito e componente ormai influente della società a seguito di questa incursione dei barbari che ne stermina anche il resto della famiglia.
Il nostro protagonista è, quindi, mosso dalla vendetta per compiere il suo compito e diventare eroe fino ad arrivare nelle terre di Albione e tornare in patria… ma per altri motivi… e per compiere il suo compito.
Cominciamo ora ad analizzare cosa offre Ryse: Son of Rome in termini ludici. Crytek ha puntato fortemente sul suo lato artistico e di questo ce ne occuperemo fra poco, proponendo ai videogiocatori un gameplay piuttosto semplice ed elementare che non si discosta da quanto abbiamo visto quasi un anno fa su Xbox One.
Azione allo stato puro con pochissime mosse a disposizione e con l’obbligo, se si vogliono raccogliere molti bonus, di effettuare quelle decisive tramite Quick Time Event. Un po’ come avveniva in God of War benché quanto proposto in Ryse, sia comunque leggermente diverso.
Le mosse di attacco sono soltanto due. Una con il gladio, la spada d’ordinanza, e l’altra con lo scudo a torre.
Troviamo inoltre la parata con lo scudo e la schivata. In combattimento, spesso e volentieri ci, troveremo di fronte ad orde di nemici, sarà possibile comunque dar vita ad azioni spettacolari accentuate dalla prontezza nell’effettuare quanto indicato dai Quick Time Event soprattutto nelle fasi finali della colluttazione che precedono l’annientamento del nemico. Il tempismo è dunque un alleato prezioso.
Molta importanza è data alle esecuzioni, o quelle che più comunemente vengono chiamate Finisher. Se eseguite perfettamente, oltre a dare effetti grafici brutali, danno tantissimi bonus che possono essere spesi in alcuni parametri di Marius Titus per migliorarne le caratteristiche e l’efficienza in azione. Una spruzzatina di gdr, insomma che si concretizza maggiormente nella modalità Gladiatore.
E’ quindi possibile migliorare Salute, Focus, Esperienza. La prima aumenterà la barra di energia vitale; la seconda sarà necessaria per le esecuzioni permettendo di colpire in combo molto più efficacemente, e la terza permette di far salire di livello il proprio eroe permettendogli di utilizzare un equipaggiamento migliore.
Le esecuzioni sono quindi dettate da diversi Quick Time Event intuibili graficamente perché i nemici prossimi all’uccisione si coloreranno a seconda del tasto da premere per chiudere il tutto.
E’ anche possibile utilizzare una mossa speciale che permette di allontanare i nemici attorno a noi per “riprendere” fiato: molto utile nei momenti critici.
Non ci sono, però, grossissime varietà di mosse e l’azione, salvo qualche diversivo come ad esempio utilizzo di balestre, o di altri marchingegni, si presenta ripetitiva. Benché, ad onor del vero, è comunque possibile trovare soddisfazione ludica. Marius Titus è un personaggio che merita: valoroso, indomito e valente armato soltanto di gladio, scudo e rabbia, tanta rabbia da poter sopperire alla mancanza di poteri sovrannaturali.
Ryse, dunque, è immediato. Facile da intuire, da gestire e da padroneggiare in termini di comandi anche da tastiera che rispondono molto bene. Benché la combinazione tasti e mouse funzioni, è comunque preferibile il buon joypad (Xbox 360 o Xbox One per esempio).
Il gioco offre una storia di otto capitoli che può durare dalle sei alle 10 ore, a seconda della difficoltà e (a dire il vero) della nostra bravura ed anche una modalità Gladiatore che permette battaglie campali in diverse Arene sia in multiplayer che in singolo.
La versione per Pc propone tutti e quattro i dlc pubblicati fino ad ora (Morituri Pack, Duel of Fates Pack, The Mars Chosen Pack e Colosseum Pack) e con essi undici arene differenti per ambientazione. Sono presenti anche alcune skin ed equipaggiamenti supplementari nei pacchetti supplementari inclusi. Questa alternativa alla classica campagna è molto importante per evitare di annoiarsi offrendo tanto in termini di gameplay.
Le diverse ambientazioni ma anche la possibilità di accrescere il proprio personaggio e mettersi alla prova in questa sorta di “modalità survial” rende tutto molto interessante sia da affrontare da soli che con un amico.
Non solo combattimenti dove il sangue sgorga copioso, ma anche alcuni diversivi come la necessità di correre da un lato all’altro dell’arena per evitare i bombardamenti di catapulte, o di frecce nemiche. Che gusti strani avevano questi romani per i loro spettacoli nelle arene…
E’ possibile accumulare denaro virtuale da spendere nel negozio virtuale per acquistare diversi pack di potenziamenti un po’ come si acquistano le bustine dell’Ultimate Football Team in Fifa.
Del resto, non dobbiamo dimenticare che Ryse: Son of Rome è una sorta di porting del gioco uscito su Xbox One.
La nota lieta arriva, inevitabilmente, dal comparto tecnico. La forza del CryEngine 4 è notevole ed a tratti impressionante. Il lato artistico, unito a quello puramente tecnico, è di altissimo livello. Fin dall’inizio si ha la sensazione di essere dentro ad un filmato in computer grafica.
La versione Pc consente di giocare con diverse risoluzioni e livelli di dettaglio per permettere a tutti di godere al meglio (o graficamente o in termini di gameplay) di Ryse: Son of Rome. Bisogna sottolineare che anche ad una risoluzione di 900p (la stessa dell’edizione Xbox One) la differenza con la risoluzione 1080p è minima. Filtri, effetti e luci fanno il resto, così come le animazioni. E’ possibile notare le trame dei vestiti, ammirare i riflessi della luce in ambientazioni diverse, gli effetti particellari, le espressioni del volto (davvero convincenti) e molto, molto di più.
A prescindere dalla risoluzione ci ritroveremo di fronte ad un action in terza persona ricchissimo graficamente e dai toni cinematografici da colossal con il gameplay che si alterna a filmati in computer grafica e scene di intermezzo realizzate col medesimo motore di gioco.
E poi, c’è lei: la risoluzione a 4K appannaggio, però, di hardware più facoltosi con il CryEngine che offre il meglio di se.
Da sottolineare anche come ci sia una buona varietà di ambientazioni dove il comparto visivo riesce a svariare con enorme sicurezza su molti fronti.
Certo, non mancano alcune incertezze sia nella fluidità (ma basta applicare il filtro giusto e bloccare, ad esempio, il frame-rate e tutto, o quasi, si risolve) che nella varietà dei nemici. I modelli di quest’ultimi, infatti, sono pochi e quindi ci ritroveremo spesso e volentieri a combattere contro individui uguali. Pazienza, è un difetto si, ma non è certo influente, almeno quest’ultimo.
Ryse: Son of Rome per Pc è sicuramente mirabile.
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6 Comments
MementoMori 9 May, 2017 @ 7:29am 
O sono invidiosi ?
MementoMori 9 May, 2017 @ 7:28am 
Si divertono nel vedermi recensire ? It's funny my rewiev ?
mahon007 9 May, 2017 @ 7:17am 
Awesome game, love it! Catch me on XBOX ONE @ mahon007
feature 9 May, 2017 @ 5:02am 
i agree
Yaz 9 May, 2017 @ 2:32am 
Io ci dovrei giocare solo che mi blocca la troppa ripetitività di gameplay.
にすることを求める人 9 May, 2017 @ 2:22am 
Good info )