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77.6 hrs on record (67.0 hrs at review time)
Il franchise Need for Speed si trova in una crisi di identità da praticamente un decennio; ogni capitolo propone qualcosa di fresco ed interessante, ma anche parecchie meccaniche riciclate del passato. Tutto sommato si possono riassumere in diverse categorie: perle non lucidate abbastanza (Hot Pursuit), nati con il nome sbagliato (Most Wanted 2012), deviazioni imposte dal reparto direzione (Shift) ed esperimenti non andati benissimo (Payback). Nemmeno affidarsi a diverse talentuose software house, tutte con le loro idee ed aspirazioni, sono riuscite nell'impresa. Capisco che è una missione molto difficile: la saga Driver è l'esempio lampante di come il tempo, la concorrenza e sviluppatori non all'altezza possono far sbagliare anche "i più bravi". Ogni capitolo della serie sfoggia un comparto multiplayer incompleto, isolato, legnoso; manca quella magia per renderlo veramente appagante e coerente. Più si giocano, più ci si rende conto come sembrano volutamente concepiti male, una meccanica progettata per durare tre anni, giusto il tempo per sviluppare e presentare il nuovo capitolo. Prendiamo in esame la serie Battlefield: se mi mettessi a giocare oggi un qualsiasi titolo, troverei sempre un server europeo pieno di giocatori. Gli anni passano, ma in qualche modo sembrano ancora vivi, proprio perchè popolati ancora da qualcuno. Se la serie continua così, prima o poi perderà per sempre la sua identità e dovrà scontrarsi contro titoli come... Asphalt 9, oddio no!

NfS Heat è l'ultimo capitolo della saga che cerca senza successo di rompere la maledizione.
I trailer del gioco mettono in risalto il bisogno di sfrecciare nelle gare clandestine notturne, uniti insieme nella nostra affidabile crew, mentre il nostro nemico, il famigerato corpo di polizia di Palm City, avrebbe altre intenzioni di semplicemente sbatterci in galera. Sembra una buona sinossi, ed invece...
La storia è blanda, corta ed emozionalmente vuota. Non ci sono villani od ostacoli, solo problemini da spostare via dalla strada verso il dominio delle corse. Il carismatico Shaw appena tornato da un isola di Far Cry poteva essere il principale antagonista della storia, ed invece hanno dato il compito al blando Mercer. Le potenzialità della trama non sono state sfruttate appieno: poteva essere espanso il ruolo di Shaw, offerta qualche missione in più per lo scandalo di Mercer, raccontare la storia dietro l'astuzia di Torres, mostrare qualche retroscena di questa "Crew" che si sente parlare nei dialoghi, qualche esplorazione nella città di Palm City...niente di tutto ciò. Un vero peccato. Ho però apprezzato la buona cura dedicata alle cutscene, anche se troppo poche.
La grafica? Beh, NfS gira dal 2013 sul motore Frostbite, che dire...La sua bella figura la passa a pieni voti: riflessi realistici, senso della velocità appagante, ambienti credibili, pioggia realizzata come si deve. Ormai ci siamo abituati. Forse non è abbastanza ottimizzato per i computer non recenti, sulla mia GTX1050Ti con 4GB di VRAM ho dovuto impostare tutto su medio-basso ed abituarmi a giocare a 40FPS.
Ottimo il comparto audio, i rombi delle auto personalizzabili. Mediocre invece la scelta dei brani musicali, la maggior parte di genere latino o raggaeton. Peccato per la OST un po sottotono: ascoltarla da sole non sono malaccio, ma durante gli inseguimenti sono quasi inaudibili, si confondo nel marasma. Mi è piaciuta la meccanica della Crew: esser catapultati in un gruppo permette di avvicinarsi ad altri giocatori, ma nella pratica si riduce nell'essere accomunati ad un nome e ad un logo. Poter interagire con i giocatori impegnati in una corsa o in un inseguimento è bellissimo: ci permette di decidere se stare a guardare accostati dal marciapiede, supportare una causa, oppure fregarcene amaramente.

Ma allora perché lo consiglio?
Perché se provassi a chiudere l'occhio critico, lo reputo comunque un buon gioco che cerca di metter insieme i punti salienti dei suoi precedessori: la grafica e gli inseguimenti di NFS '15, una personalizzazione delle macchine accettabile, un discreto parco auto, alcune meccaniche di gioco riprese da Burnout, l'ansia nel scegliere se fare altro casino nelle gare notturne od incassare tornando a casa. Vale giusto una ventina di ore (più altre trenta se volete completare tutti gli achievement), per poi riporlo per sempre nella libreria. Oggi come oggi reputo che il gioco valga €15. Se lo trovate scontato a €3,50 domani mattina non mangerete il cappuccino e la brioche ma proverete questo gioco. Vi avviso che non vi sazierà appieno.
Posted 30 October, 2022. Last edited 30 October, 2022.
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46.9 hrs on record (9.6 hrs at review time)
Un indegno successore di GTR 07.

Avendo appena messo le mani sul mio primo volante, un Thrustmaster TMX, ho pensato di riprovare nuovamente questo gioco e di aggiornare la mia misera recensione di sei anni fa.

Qui non si parla di bruscolini: abbiamo un simulatore che vanta la licenza di WTTCR. Dietro Raceroom Racing Experience troviamo la decennale ex software house SimBin, sviluppatrice di GTR 07. Infatti questo gioco è il suo relativo successore spirituale. E se avete qualche dubbio, in cinque minuti verrete convinti dall'organizzazione discutibile dei menu, dalla pagina di configurazione dell'assetto, dalla generosa mole di comandi assegnati di default a caso sulla tastiera e dalla discreta personalizzazione dell'HUD.

Il reparto grafico in un sim racing chiaramente non è un fattore primario come nel resto dei videogiochi; è più importante il realismo offerto dal motore fisico, la credibilità del comparto audio e gli indizi offerti da un buon sistema di force feedback. Se si paragona la grafica a titoli come Gran Turismo Sport o Forza Motorsport 7, Raceroom ne esce sconfitto e catapultato nel 2010. Se si tiene a mente questo concetto, ci si fa l'abitudine presto. Oppure mettetevi a piangere, le vostre lacrime potrebbero incentivare gli sviluppatori ad implementare la pioggia. Con una GTX 1050ti è possibile comunque giocare a 60fps stabili impostando il gioco in qualità alta e MSAA 2x.

Passando invece ai controlli, la situazione degenera. Vergognosa l'impossibilità di navigare i menù tramite tastiera o controller, funzionano solo tramite mouse. Spesso il browser web delle competizioni mi reindirizza a caso al sito di Raceroom senza offrirmi un tasto per uscire, costringendomi a chiudere il gioco. Non esiste nessun modo per passare nelle impostazioni durante la guida: se vuoi cambiare un comando, regolare la grafica o il force feedback, devi obbligatoriamente abbandonare il circuito e farti teletrasportare ai box. Perciò partecipate alle gare lunghe solo se avete collaudato per bene la vostra configurazione. Ho dovuto abbandonare una gara di mezz'ora a metà solo perchè non avevo impostato il comando per confermare il pit stop; la mia squadra se ne stava li a fissarmi finchè non avesse ottenuto l'impossibile conferma da parte mia. Ho voluto approfondire l'esperienza offerta dal gioco tramite il controller dell'Xbox One. Viene riconosciuto senza indugi e compare anche un set dedicato, peccato che quest'ultimo consente solo di guidare; niente cambio di visuale o freno a mano, roba da masochisti. Ho capito che devo personalizzare i comandi, ma qui se non imposti i comandi è come giocare su un cabinato arcade, altro che simulazione…

Il gioco viene distribuito come free-to-play (e non pay-to-win): la limitata base di gioco è accessibile a tutti, poi tutte le auto e circuiti sono bloccati previo acquisto. A parte ciò, chi non paga può fare tutto quello che fa chi esborsa. Il gioco completamente sbloccato offre una trentina di circuiti, le loro relative varianti, un centinaio di macchine e circa 300 livree. Come viene spiegato nelle FAQ del negozio, acquistare i pacchetti permette di ottenere succulenti sconti fino a 90% del prezzo base, perciò nel caso voleste fare acquisti partite da quest'ultimi.

Il verdetto finale? Confermo, esattamente come sei anni fa, la condanna di questo simulatore: la sua formula Gioco completo venduto a pezzi o Gioco di valore rovinato da se stesso è un disastro. Questo tipo di pratica comporta conseguenze anche nel gameplay: frammenta la community in base ai contenuti posseduti e rende impossibile partecipare alle partite di amici che usano contenuto non acquistato. Tutte le gare classificate si svolgono su tracciati e veicoli a pagamento (comprensibile, ma una completamente libera ogni tanto non guasterebbe). I potenziali acquirenti che scaricano gratuitamente il gioco potrebbero non apprezzare il prezzo poco chiaro e complessivamente alto, orientandosi su altri simulatori come Assetto corsa o Project Cars. Personalmente preferisco comprare un gioco completo a €50 senza la sorpresa di fastidiose microtransazioni. A mio parere, tutta questa è semplicemente una trovata commerciale: hanno offerto una demo travestita da gioco free-to-play per invogliare i giocatori a provare questo simulatore. "Costruire" un gioco fino a €110 è una cosa che non mi ispira affatto fiducia. Ah, aggiungiamo €50 a tale cifra e con essa mi ricompro addirittura il volante fisico.
Posted 31 October, 2015. Last edited 10 March, 2021.
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1,511.4 hrs on record (1,430.5 hrs at review time)
Un gioco Free2Play che aveva riscosso moltissimo successo...aveva. Purtroppo sì, anch'io mi aggrego con quei giocatori che amavano il titolo come era ai vecchi tempi e non come quello di oggi.

Perchè ERA?
Ora vi spiego...
Nell'agosto 2011 Team Fortress 2 diventa Free2Play. Catturato dall'hype, la quantità di giocatori, dell'idea tanto è gratis, iniziai a giocarci due mesi più tardi. Il gioco di per sè era molto divertente, le squadre erano equilibrate, i giocatori giocavano seriamente e la squadra si aiutava a vicenda. Questo è quello che provavo giocando questo titolo che a quei tempi era il migliore F2P esistente. In aria c'era odore di serietà e l'importante è partecipare. Le armi erano poche e bilanciate con i loro pro/cons, addolcite dalla speranza di un drop casuale.

Invece ORA?
Nel 2012 Valve si rese conto che avrebbe potuto fare soldi a palate con questo titolo giocato dall'80% degli utenti di Steam... Così ogni aggiornamento è diventato un camion di cappelli, vestiti e ciofeche varie per poter spillare qualche soldo in più da tutti i giocatori. Arriva poi Steam Workshop, la genialata che ti offre una percentuale dei guadagni dalle vendite se crei qualcosa di demenzialmente originale. Ovviamente tutto gratis e senza certezza del successo.

Cosa te ne frega, tu non compri!
Se vuoi giocare bene devi comprare almeno un oggetto nel negozio. Se non compri nulla, puoi solo avere un misero inventario e non puoi scambiare, praticamente fondamentale. Questo meccanismo è stato introdotto durante la conversione del gioco in F2P. Le cifre partono da miseri €0,35 a €75 per due anelli virtuali. Ci sono i giocatori che, non volendo comprare/avere una carta di credito/prepagata, è escluso Anche in Italia sono arrivate le Steam Gifts (a partire da €15). Scoprirai che il negozio è tutto una fregatura (tranne gli strumenti) perchè ciò che compri non è craftabile, un valore cruciale durante gli scambi. Mi sembra anche corretto, ma pagore per una paccata assicurata...
Sempre fino al 2012, avere un vestito o un cappello era un plus, qualcosa che poteva indicare l'abilità di un giocatore o il tempo speso. Poi, l'introduzione dell'insulto High Five ha scosso le menti di tutti, realizzando che questo gioco alla fine poteva essere più noob-friendly, più stupido significa più bello. Perciò, il Workshop si gonfia di prodotti, Valve ne accetta alcuni ed inizia la piaga dei cappelli che sfocerà nell'attuale forma di razismo se non hai niente, sei un poveraccio schifoso novellino.

A parte le meccaniche discutibile, com'è il gioco?
Il gioco, ricordando che fu sviluppato nel 2007, graficamente usa questo stile cartoonesco e western che piace o no. Il comparto audio è stato curato molto bene, sopratutto le colonne sonore azzeccate e piacevoli. I personaggi sono ben distinti e carismatici nonostante l'assenza di una storyline. Oltre che aggravare la piaga dei cappelli, ogni aggiornamento corregge i diversi problemi che affliggono il gioco evidenziando l'impegno della Valve, a differenza di molti altri F2P nei quali non sai nemmeno se esiste un supporto. La comunità di sviluppatori sforna continuamente mappe e skin sostitutive sempre più belle e spettacolari da implementare nell'infinità di server dedicati. Insomma, è un gioco fatto molto bene continuamente perfezionato.
Ricapitolando, è un gioco spettacolare, divertente e unico nel suo genere. Purtroppo la piaga nel personalizzare i personaggi ha raggiunto livelli tali che Valve ha lasciato andare per il bene del suo portafoglio, fregandosi dell'aria demenziale e stupida il quale questo titolo si è impregnato. La comunità seria è sempre attiva, ma ormai il titolo è troppo saturo di cappelli e bimbiminkia per i miei gusti. Come moltissimi altri videogiocatori, sono rimasto davvero deluso.
Posted 8 March, 2015. Last edited 10 October, 2015.
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11.5 hrs on record
Un gioco dove il piano A è lo stealth, mentre il B è perdere miseramente. La visione di gioco dall'alto è ingegnosamente sovrapposta alla mappa. Il piccolo cono di visione del nostro personaggio lascia intravedere un'ambientazione retrò inebriante e molto curata. I personaggi non faranno fatica a trasmettere l'atmsosfera ansiogena che li circonda. Graficamente molto leggero perciò giocabile anche su computer datati. Purtroppo i sviluppatori sono dissolti nel nulla: avrebbero potuto aggiungere qualcosina in più come la localizzazione o il supporto del mouse. Ottimo da giocare in compagnia di altri tre amici, sopratutto quando avvolti nella rilassante sera.
Posted 24 January, 2015. Last edited 24 November, 2016.
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430.4 hrs on record (423.8 hrs at review time)
CS:GO Review
La situazione è uguale identica a quella di TF2: si sviluppa un gioco originale(in questo caso un remake), si tenta il portafoglio dei giocatori, si aggiungono vagoni di microtransazioni cammuffate in oggetti cosmetici e infine si trasforma il videogioco in un sito di trading online. Veramente, non ci sono molte differenze.
Qualche anno fa adorai il gioco, nonostante non sapessi giocarlo(non avevo abilità e mouse da €200). Alla fine è Counter Strike, un FPS modello dove bisogna calcolare e ragionare su qualsiasi cosa. Come puoi criticare il gameplay di un titolo decennale competitivo di questo calibro? Semplicemente, non puoi.
Come un prodotto di valore, Valve aggiorna abbastanza regolarmente il gioco in tutte le sue sfaccettature: remake estetico e strutturale delle mappe, correzione di exploit, miglioramenti al motore grafico e così via. Tutto perfetto: gameplay stracollaudato, comunity solida e tutti sono contenti.

L'introduzione delle skin è stato personalmente altrettanto positivo: finalmente un un po' di colore su queste armi tutte grigie. Che male potrebbero fare degli oggetti cosmetici? Improvvisamente, come i cappelli su TF2, le skin sono diventate troppe, troppe, troppe! Viene la nausea solo a vedere il mercato. Coltelli colorati dal valore di €200/€300(denaro vero, caricato su Steam con la Carta Gialla), la nausea che diventa dissenteria. Ovviamente, chi più ne ha, più ne metta: introduzione delle colonne sonore post-partita personalizzate, guanti del proprio personaggio customizzati, cofanetti con edizioni limitate, biglietti per giocare nuove mappe... come se le skin per le armi non bastassero.

Comprensibilmente, qualcuno vuole approfittare di questo enorme ecosistema. Ecco perciò, il prospero come funghi di siti specializzati negli scambi, gestiti da bot programmati. Come tali, devono pubblicizzarsi mandando inviti a caso dei loro gruppi. Come diavolo mi rintracciano? Non basta la pubblicità via telefono? Oramai, il gioco è diventata una giustifica, un travestimento, un diversivo per nascondere il meccanismo d'azzardo delle skin. Perché giocare alla poker roulette, quando puoi guadagnare di più con le skin? Non a caso, il prezzo del gioco è passato da €30 a €13, in modo da invitare i giocatori in questo orrendo giro d'affari.

Quando un gioco qualitativamente si riduce, diventa disponibile a giocatori più casual. Essendo un gioco competitivo, si suppone che la comunity fosse specializzata, disponibile, seria e parli qualcosina di inglese. Invece NO, è esattamente il contrario: gente che parla solo in russo, flamer a più non posso, giocatori generalmente teenager principianti in competitive e cheater sempre al lavoro. Una comunity a dir poco tossica, quasi ai livelli di quella di GTa V.

Insomma, complimenti alla Valve per essere riuscita a creare un sistema solido, longevo e lucrativo. In passato, i videogiochi non andavano a braccetto con le microtransazioni: sarebbero morti in un paio di giorni.
Concludo la mia recensione allegandovi un video(in inglese) che riepiloga tutto ciò che ho detto. Vi invito ad ascoltare bene le ultime frasi del video.
https://youtu.be/Q9RjDRLBWio
Posted 17 February, 2014. Last edited 20 June, 2017.
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0.5 hrs on record
É un pò difficile da spiegare questo gioco...
  • Richiede tanta pazienza perchè basta essere leggermente imprecisi per perdere.
  • Mette a durissima prova i riflessi, la concentrazione e la perfezione; un decimo di secondo in ritardo basta per perdere.
  • Dopo dieci minuti di agonia, ho dovuto staccare perchè stavo per scoppiare nel delirio.
  • Il gameplay paragonabile ai giochi preinstallati di Windows non mi ha fatto suscitare divertimento; è più un passatempo per smartphone(infatti c'è pure per Android).

Ricapitolando, l'idea di un gioco immediato e rigidissimo nei brevissimi tempi di riflessione mi sembra interessante, ma non mi ha suscitato assolutamente niente se non rabbia quando ci si mette poi a giocarlo.
Posted 25 December, 2013. Last edited 8 March, 2015.
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52.7 hrs on record
Purtroppo questo gioco non viene più supportato, ma un gruppo di appassionati ha rilasciato un fork chiamato Reactive drop. L'unica campagna ufficiale si finisce nel giro di un'ora, ma è abbastanza intensa ed interessante. Completando le missioni si ottiene i punti XP necessari per salire di livello e sbloccare nuovo equipaggiamento. Al raggiungimento del livello 31, è possibile scambiare tutta la propria XP in cambio di una prestigiosa medaglia. Essendo un gioco abbandonato, non ci sono tantissimi gicoatori e server attivi, "meglio pochi ma buoni".
Un gioco all'apparenza sempliciotto e perciò sottovalutato, ma in realtà possiede grandi capacità di intrattenimento. Uno dei migliori giochi dal punto di vista co-op, grazie al requisito di una eccellente cooperazione alle difficoltà più alte. Bisogna prendere il gioco com'è, in fondo è 100% gratis.
Posted 30 November, 2013. Last edited 25 November, 2017.
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2.0 hrs on record
PRESTO, TORNA INDIETRO PRIMA CHE PREMI IL TASTO COMPRA! I video che accompagnano il gioco nel negozio sono solo sogni/finzioni di ciò che potreste trovare in questo gioco. Dopo aver acquistato fieramente il gioco, sarete ancora più felici quando scoprirete che c'è pure un negozio a pagamento nel gioco! Il gameplay è stato studiato nei minimi dettagli per imprecare bestemmioni rivolti a tutti i Santi che vi vengono in mente; Ci si spawna per caso in un punto a caso in questa mappa a caso con l'intenzione di fare cose a caso. Ora ci sono due possibli cose da fare: o arriva un'ondata di zombie rivestita di invisibile acciaio da saccagnare con una torcia, oppure nascondersi in una casa per poi essere ucciso da un saccheggiattore che vi rubarà il vostro zaino vuoto. Inoltre è stato aggiunto il PunkBuster, un servizio anti-cheat che incoraggia l'uso di trucchi per il fatto che ti disconnette o ti banna solo perchè sei riuscito a connetterti ad un server. Il gioco è stato tradotto in qualcosa che sembra italiano, i titoli di molti menù sono buggati e si consiglia la preparazione di una tazza di caffè da gustare con molta calma durante i lunghissimi caricamenti.
Ricapitolando, se vuoi fare del bene a te stesso, allontanati da questo gioco, non te ne pentirai.
Posted 17 June, 2013. Last edited 8 March, 2015.
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905.3 hrs on record (744.2 hrs at review time)
Nonostante fosse un gioco del 2007, ancora oggi risulta un ottimo gioco coop frenetico. Questo secondo capitolo della saga è stato portato al massimo grazie all'ottimo lavoro svolto dalla Valve e dal continuo supporto della community. La grafica Source fa il suo buon lavoro senza essere troppo esigente in risorse. Il comparto audio è stato ben curato, ma si nota subito che le voci dei Survivor sono state compresse in un formato scadente. Ovviamente, punto chiave del gioco è il gameplay unico al suo tempo e accattivante ai giorni nostri che obbliga tutti i giocatori a dare il massimo in qualsiasi situazione per non perdere a causa di un errore da principiante. L'unico problema che assilla anche il primo capitolo è la trama troppo piatta della campagna e il limitato arsenale di armi. Purtroppo il gioco soffre anche di vari glitch fisici, i quali possono essere di grande impatto sulla partita se usati nel momento giusto; si potrebbero paragonare a trucchi o modi per barare totalmente validi per il fatto che non vengono corretti, ma secondo me sono un modo in più per rappresentare la propria conoscenza ed abilità nel gioco. Lodevole invece il lavoro inerente alla community; invogliata a rimanere incollata al gioco grazie ad alla facilità nel modificare il titolo e allo Steam Workshop che consente di personalizzare il gioco in base ai propri gusti(tweaks grafici, skin, retexture, armi, mappe, suoni) o per semplicemente ampliare il gameplay.
Ricapitolando, questo gioco è una pietra miliare per tutti i giocatori amanti del coop frenetico ma intenso, nel quale dare un'occhiata ai propri compagni di squadra constantemente e riflettere la prossima mossa in pochissimi secondi è la chiave del successo.
Posted 24 December, 2012. Last edited 8 March, 2015.
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988.6 hrs on record (950.2 hrs at review time)
Un gioco che si presenta macchinoso e complesso, ma che con il passare del tempo diventa un "supermercato" di gameplay. Garry's Mod 13 riassume 8 anni di Garry Newman nello sviluppo a braccietto con la grafica Source e della community di un gioco nel quale non potrai mai dire "Evvai, ho finito il gioco al 100%". La community ha praticamente costruito il gioco: essa ha tradotto il gioco in tutte le lingue, essa ha creato mille modalità di gioco completamente uniche, essa ha introdotto lo Steam Workshop(dimissionando la ToyBox) rendendo molto più completa e semplice l'installazione di contenuti aggiuntivi. L'unica pecca fu la rimozione di alcune buone funzionalità/tool della v12 nella v13, per esempio le fantomatiche torrette.
Ricapitolando, Garry's Mod è un gioco che da il suo meglio solo dopo averlo conosciuto bene grazie alle spiegazioni di amici o di tutorial su Internet, ma che poi offre infinite ore di gameplay su server dedicati basati su modalità da mille meccaniche in continuo sviluppo grazie alla potentissima forza della community.
Posted 23 November, 2012. Last edited 8 March, 2015.
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