Install Steam
login
|
language
简体中文 (Simplified Chinese)
繁體中文 (Traditional Chinese)
日本語 (Japanese)
한국어 (Korean)
ไทย (Thai)
Български (Bulgarian)
Čeština (Czech)
Dansk (Danish)
Deutsch (German)
Español - España (Spanish - Spain)
Español - Latinoamérica (Spanish - Latin America)
Ελληνικά (Greek)
Français (French)
Italiano (Italian)
Bahasa Indonesia (Indonesian)
Magyar (Hungarian)
Nederlands (Dutch)
Norsk (Norwegian)
Polski (Polish)
Português (Portuguese - Portugal)
Português - Brasil (Portuguese - Brazil)
Română (Romanian)
Русский (Russian)
Suomi (Finnish)
Svenska (Swedish)
Türkçe (Turkish)
Tiếng Việt (Vietnamese)
Українська (Ukrainian)
Report a translation problem
Nel deserto dorato, tra sole e miraggi,
cammina un elefante con strani bagagli.
Non ha pelle rugosa, né zanne giganti,
ma spine sottili e rami brillanti.
Con sandali d'oro che scricchiolano a passi,
sfiora la sabbia con tocchi garbati.
Non teme il calore, né il vento furioso,
nel corpo di cactus è forte e maestoso.
Gli uccelli riposano sui rami spinati,
le stelle lo guardano, dolci e incantate.
E mentre la luna dipinge il sentiero,
l’elefante di spine avanza leggero.
Nel deserto dorato, tra sole e miraggi,
cammina un elefante con strani bagagli.
Non ha pelle rugosa, né zanne giganti,
ma spine sottili e rami brillanti.
Con sandali d'oro che scricchiolano a passi,
sfiora la sabbia con tocchi garbati.
Non teme il calore, né il vento furioso,
nel corpo di cactus è forte e maestoso.
Gli uccelli riposano sui rami spinati,
le stelle lo guardano, dolci e incantate.
E mentre la luna dipinge il sentiero,
l’elefante di spine avanza leggero.22