Chi conosce Hunt: Showdown? Nessuno. Questo perché il gioco non è molto pubblicizzato e quei pochi che lo comprano tendono ad abbandonarlo dopo poco tempo a causa dell'incredibile sforzo richiesto ai nuovi giocatori per imparare le mappe, capire le meccaniche, imparare a sparare e ad adattarsi alle situazioni più disparate. Non è un gioco per casual (seppur non sia nemmeno definibile competitivo), e non è un gioco che perdona errori o leggerezze, ma andiamo con ordine:

Partiamo subito da ciò che salta all'occhio. La grafica di Hunt è BELLA. Magari non sarò la persona più adatta a descriverla, visto che il mio PC ormai è vecchio e lo tengo male, ma posso assicurarvi che, a patto di possedere l'hardware giusto, il gioco sarà una goduria per gli occhi. I modelli delle armi sono fatti benissimo, le ambientazioni sono ben realizzate, i mostri sembrano mostri per davvero, e gli effetti sono spettacolari.

Il gioco è ambientato nella Louisiana di fine 800, subito dopo la misteriosa comparsa di feroci mostri demoniaci. Il giocatore è chiamato ad impersonare un cacciatore incaricato di uccidere i più pericolosi dei mostri in cambio di una taglia. Le mappe sono ricolme di dettagli, e trasmettono una sensazione di abbandono e desolazione, in un territorio ormai in mano a creature soprannaturali. In parole povere, l'ambientazione è realizzata alla perfezione.

Il comparto sonoro è quello realizzato meglio all'interno del gioco. Attorno ad esso ruotano importanti elementi di gameplay, di cui andrò a parlare in seguito, e permette all'ambientazione di risultare immersiva al 100%.
La colonna sonora, udibile solo nei menu, è orecchiabile (tuttavia dopo averci passato tante ore inizia a risultare estremamente ripetitiva).
In game il discorso cambia. Ogni azione che si verificherà nel mondo di gioco emette un suono. Uno sparo, uno zombie che muore, un cavallo agitato, un cacciatore che scavalca una recinzione. La parte migliore è che, con un po' di esperienza, il giocatore può riuscire a capire esattamente cosa sta succedendo senza vedere nulla. Sentire una battaglia in lontananza consente di capire con quali armi gli altri giocatori stanno sparando, e quindi di adattarsi di conseguenza, così come sentire leggeri passi su una superficie di legno significa che un giocatore è accucciato e si sta spostando molto vicino a noi, in attesa di tenderci un'imboscata.
Non ho mai giocato ad un gioco dove l'audio fosse così importante ai fini del gameplay, e questo è realizzato alla perfezione. Giocarlo con un buon paio di cuffie surround è imperativo.

Arriviamo dunque al succo del discorso, il gameplay.
Per prima cosa, una volta giunti al menu principale, dovrete selezionare un cacciatore tra una rosa di 4 opzioni, generate a caso dopo ogni partita. Ogni cacciatore avrà i suoi perk e le sue armi, ma voi potrete decidere di cambiare il suo equipaggiamento, usando le armi che più vi aggradano. Più avanti coi livelli della bloodline si va, più si sbloccano cacciatori dagli aspetti tamarri (che vanno dal tier 1 al 3), con armi e perk sempre migliori, ma dal prezzo più alto.
Una volta entrati in game, il vostro obiettivo è quello di uccidere uno (o due, a seconda di quanto vi sentiate coraggiosi) dei 3 boss generati a caso all'inizio della partita.
Dopo averlo ucciso, dovrete iniziare l'Esilio, che consiste nell'aspettare qualche minuto mentre il cadavere del boss si trasformerà in token per la taglia da raccogliere ed estrarre (massimo 2 token per boss).
Ecco la parte divertente però: all'interno della mappa ci sono altri 3 (se si gioca la modalità trio) o 5 (se si gioca la modalità duo) team che hanno lo stesso obiettivo, e non esiteranno ad aprire il fuoco su di voi appena ne avranno l'occasione.
Quando inizia il combattimento non dovrete fare altro che uccidere il vostro avversario nella maniera più veloce e pulita possibile per evitare di attirare altre persone. Tuttavia sparare su questo gioco è tutt'altro che facile: ogni arma ha la sua velocità del proiettile (però nessun'arma da fuoco ha la CADUTA del proiettile), e in alcuni casi dovrete prevedere il movimento del nemico a seconda di quale state usando. Inoltre, un colpo alla testa all'interno del range dell'arma ammazzerà subito il vostro avversario, e alcune superfici sono penetrabili da determinati tipi di proiettili (che si dividono in piccoli, medi, grandi, speciali, pallettoni e frecce).
Molte delle armi presenti in questo gioco sparano relativamente piano, obbligandovi a prendere bene la mira prima di sparare, e si ricaricano lentamente, obbligandovi a scegliere quando e quanto ricaricare.
Non saprete mai quanti giocatori sono ancora vivi in quanto non c'è un contatore come nella maggior parte dei giochi di questo tipo, quindi l'unico modo per saperlo è contare i cadaveri, che non despawneranno mai.
Come detto sopra, gran parte di tutto questo è possibile grazie all'audio, che vi consentirà di capire con precisione con che arma vi sparano, da dove e quanto vicino sta il nemico, oltre a varie altre informazioni su cosa esso stia facendo (es. ricaricando l'arma, cucinando una granata, ecc.), e sull'ambiente che vi circonda (es. uno zombie se la sta prendendo con un nemico, è esploso un barile nei paraggi, ecc.).
Una volta raccolta la taglia possono accadere due cose:
1) uscite vivi con la taglia, guadagnate soldi, il vostro cacciatore sale di livello (permettendovi di equipaggiare alcuni perk) e la vostra bloodline pure, sbloccando nuove armi, strumenti e consumabili;
2) morite. Il vostro cacciatore e la sua attrezzatura sono andati e non potete recuperarli in alcun modo. Per giocare la partita successiva dovete comprare un nuovo cacciatore e del nuovo equipaggiamento. Salite comunque di livello nella bloodline, ma meno di quanto avreste fatto se foste sopravvissuti.
La permadeath è un elemento importantissimo di Hunt, perché a causa di essa molti giocatori non prenderanno mai l'iniziativa, si metteranno dentro i cespugli ad aspettare per Dio solo sa quanto tempo, o giocheranno cecchino, non lasciandovi chance di vittoria. Vero, fa tutto parte del fascino di Hunt, ma non posso biasimare chi non si diverte a essere cecchinato da 230 metri non potendoci fare nulla a riguardo.

Per concludere dunque, Hunt è un gioco unico. Il gameplay è relativamente lento, ti prende ma ti punisce brutalmente per ogni errore che commetti, alcune morti vi sembreranno ingiuste come poco e non potrete evitare di sentirvi uno schifo quando, dopo aver lavorato sodo per la taglia, troverete un team di pezzenti che si metterà ad aspettarvi a una delle uscite per eliminarvi e portarsi a casa ciò che vi spetta. Tuttavia non ho ancora trovato un fps multiplayer più soddisfacente di questo quando, dopo esservi infilati in una situazione disperata, riuscite a uscirne vittoriosi grazie al gioco di squadra, al vostro ingegno e, ovviamente, alla vostra mira.
Consiglio vivamente questo gioco a tutti coloro i quali avessero dubbi sul provarlo o meno, e a tutti coloro che vogliono provare un fps completamente diverso dal resto. Però fatevi un favore, assicuratevi di avere almeno un amico che lo giochi con voi, poiché giocare coi random vi farà cadere in una spirale di dolore senza fine.
Ultimo consiglio: aspettate di trovare il gioco in sconto. 40 euro sono troppi, ma già 20 secondo me è un prezzo onesto per quello che offre.

Chi conosce Hunt: Showdown? Nessuno. Questo perché il gioco non è molto pubblicizzato e quei pochi che lo comprano tendono ad abbandonarlo dopo poco tempo a causa dell'incredibile sforzo richiesto ai nuovi giocatori per imparare le mappe, capire le meccaniche, imparare a sparare e ad adattarsi alle situazioni più disparate. Non è un gioco per casual (seppur non sia nemmeno definibile competitivo), e non è un gioco che perdona errori o leggerezze, ma andiamo con ordine: [h1]Grafica[/h1] Partiamo subito da ciò che salta all'occhio. La grafica di Hunt è [b]BELLA[/b]. Magari non sarò la persona più adatta a descriverla, visto che il mio PC ormai è vecchio e lo tengo male, ma posso assicurarvi che, a patto di possedere l'hardware giusto, il gioco sarà una goduria per gli occhi. I modelli delle armi sono fatti benissimo, le ambientazioni sono ben realizzate, i mostri sembrano mostri per davvero, e gli effetti sono spettacolari. [h1]Ambientazione[/h1] Il gioco è ambientato nella Louisiana di fine 800, subito dopo la misteriosa comparsa di feroci mostri demoniaci. Il giocatore è chiamato ad impersonare un cacciatore incaricato di uccidere i più pericolosi dei mostri in cambio di una taglia. Le mappe sono ricolme di dettagli, e trasmettono una sensazione di abbandono e desolazione, in un territorio ormai in mano a creature soprannaturali. In parole povere, l'ambientazione è realizzata alla perfezione. [h1]Sonoro[/h1] Il comparto sonoro è quello realizzato meglio all'interno del gioco. Attorno ad esso ruotano importanti elementi di gameplay, di cui andrò a parlare in seguito, e permette all'ambientazione di risultare immersiva al 100%. La colonna sonora, udibile solo nei menu, è orecchiabile (tuttavia dopo averci passato tante ore inizia a risultare estremamente ripetitiva). In game il discorso cambia. Ogni azione che si verificherà nel mondo di gioco emette un suono. Uno sparo, uno zombie che muore, un cavallo agitato, un cacciatore che scavalca una recinzione. La parte migliore è che, con un po' di esperienza, il giocatore può riuscire a capire esattamente cosa sta succedendo senza vedere nulla. Sentire una battaglia in lontananza consente di capire con quali armi gli altri giocatori stanno sparando, e quindi di adattarsi di conseguenza, così come sentire leggeri passi su una superficie di legno significa che un giocatore è accucciato e si sta spostando molto vicino a noi, in attesa di tenderci un'imboscata. Non ho mai giocato ad un gioco dove l'audio fosse così importante ai fini del gameplay, e questo è realizzato alla perfezione. Giocarlo con un buon paio di cuffie surround è imperativo. [h1]Gameplay[/h1] Arriviamo dunque al succo del discorso, il gameplay. Per prima cosa, una volta giunti al menu principale, dovrete selezionare un cacciatore tra una rosa di 4 opzioni, generate a caso dopo ogni partita. Ogni cacciatore avrà i suoi perk e le sue armi, ma voi potrete decidere di cambiare il suo equipaggiamento, usando le armi che più vi aggradano. Più avanti coi livelli della bloodline si va, più si sbloccano cacciatori dagli aspetti tamarri (che vanno dal tier 1 al 3), con armi e perk sempre migliori, ma dal prezzo più alto. Una volta entrati in game, il vostro obiettivo è quello di uccidere uno (o due, a seconda di quanto vi sentiate coraggiosi) dei 3 boss generati a caso all'inizio della partita. Dopo averlo ucciso, dovrete iniziare l'Esilio, che consiste nell'aspettare qualche minuto mentre il cadavere del boss si trasformerà in token per la taglia da raccogliere ed estrarre (massimo 2 token per boss). Ecco la parte divertente però: all'interno della mappa ci sono altri 3 (se si gioca la modalità trio) o 5 (se si gioca la modalità duo) team che hanno lo stesso obiettivo, e non esiteranno ad aprire il fuoco su di voi appena ne avranno l'occasione. Quando inizia il combattimento non dovrete fare altro che uccidere il vostro avversario nella maniera più veloce e pulita possibile per evitare di attirare altre persone. Tuttavia sparare su questo gioco è tutt'altro che facile: ogni arma ha la sua velocità del proiettile (però nessun'arma da fuoco ha la CADUTA del proiettile), e in alcuni casi dovrete prevedere il movimento del nemico a seconda di quale state usando. Inoltre, un colpo alla testa all'interno del range dell'arma ammazzerà subito il vostro avversario, e alcune superfici sono penetrabili da determinati tipi di proiettili (che si dividono in piccoli, medi, grandi, speciali, pallettoni e frecce). Molte delle armi presenti in questo gioco sparano relativamente piano, obbligandovi a prendere bene la mira prima di sparare, e si ricaricano lentamente, obbligandovi a scegliere quando e quanto ricaricare. Non saprete mai quanti giocatori sono ancora vivi in quanto non c'è un contatore come nella maggior parte dei giochi di questo tipo, quindi l'unico modo per saperlo è contare i cadaveri, che non despawneranno mai. Come detto sopra, gran parte di tutto questo è possibile grazie all'audio, che vi consentirà di capire con precisione con che arma vi sparano, da dove e quanto vicino sta il nemico, oltre a varie altre informazioni su cosa esso stia facendo (es. ricaricando l'arma, cucinando una granata, ecc.), e sull'ambiente che vi circonda (es. uno zombie se la sta prendendo con un nemico, è esploso un barile nei paraggi, ecc.). Una volta raccolta la taglia possono accadere due cose: 1) uscite vivi con la taglia, guadagnate soldi, il vostro cacciatore sale di livello (permettendovi di equipaggiare alcuni perk) e la vostra bloodline pure, sbloccando nuove armi, strumenti e consumabili; 2) morite. Il vostro cacciatore e la sua attrezzatura sono andati e non potete recuperarli in alcun modo. Per giocare la partita successiva dovete comprare un nuovo cacciatore e del nuovo equipaggiamento. Salite comunque di livello nella bloodline, ma meno di quanto avreste fatto se foste sopravvissuti. La permadeath è un elemento importantissimo di Hunt, perché a causa di essa molti giocatori non prenderanno mai l'iniziativa, si metteranno dentro i cespugli ad aspettare per Dio solo sa quanto tempo, o giocheranno cecchino, non lasciandovi chance di vittoria. Vero, fa tutto parte del fascino di Hunt, ma non posso biasimare chi non si diverte a essere cecchinato da 230 metri non potendoci fare nulla a riguardo. Per concludere dunque, Hunt è un gioco unico. Il gameplay è relativamente lento, ti prende ma ti punisce brutalmente per ogni errore che commetti, alcune morti vi sembreranno ingiuste come poco e non potrete evitare di sentirvi uno schifo quando, dopo aver lavorato sodo per la taglia, troverete un team di pezzenti che si metterà ad aspettarvi a una delle uscite per eliminarvi e portarsi a casa ciò che vi spetta. Tuttavia non ho ancora trovato un fps multiplayer più soddisfacente di questo quando, dopo esservi infilati in una situazione disperata, riuscite a uscirne vittoriosi grazie al gioco di squadra, al vostro ingegno e, ovviamente, alla vostra mira. Consiglio vivamente questo gioco a tutti coloro i quali avessero dubbi sul provarlo o meno, e a tutti coloro che vogliono provare un fps completamente diverso dal resto. Però fatevi un favore, assicuratevi di avere almeno un amico che lo giochi con voi, poiché giocare coi random vi farà cadere in una spirale di dolore senza fine. Ultimo consiglio: aspettate di trovare il gioco in sconto. 40 euro sono troppi, ma già 20 secondo me è un prezzo onesto per quello che offre.