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marco zupo   Naples, Campania, Italy
 
 
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Dopo un bel numero di ore di gioco penso di poter lasciare una recensione abbastanza dettagliata e oggettiva del gioco. Premettendo che sono un grande fan dei souls like e degli open world, questo gioco mi è inizialmente sembrato ciò che ho sempre aspettato, ma giocando ho pian piano trovato una marea di problemi. Il mio voto è relativamente positivo perchè visto dall'esterno, se non si volesse considerare la trilogia dei souls, è oggettivamente un gioco solido, con una grafica gradevole, meccaniche di gioco ben sviluppate e una sottotrama parecchio complessa; i modelli dei nemici sono veramente bellissimi e artistici, e i boss hanno delle arene ben pensate e delle soundtrack molto evocative.

Passando però a ciò che mi ha fatto storcere il naso, dividerei le mie critiche a From in tre principali punti, premettendo che parte di queste sono dovute all'aver abbondantemente giocato sia le loro produzioni precedenti che open world iconici, ma nonostante ciò credo che i punti chiave siano oggettivi e indiscutibili.

1 - Il vergognoso riciclo dei modelli di gioco:
Posso capire l'utilizzo dello stesso motore di gioco di dark sousl III, posso capire anche l'utilizzo di alcuni moveset particolarmente iconici, ma qui si è andato veramente troppo oltre. Giusto per fare qualche esempio, penso allo schiavo vacuo di DS3, letteralmente identico nelle meccaniche e nel moveset ad un nemico delle stesse dimensioni incontrabile in molti dungeon, oppure ai granchi giganti nelle paludi, di cuiu hanno ripreso perfino il modello grafico, o ancora mi viene in mente lo scenario a sud di Sepolcride in cui bisogna correre schivando le frecce di un gigante per raggiungerlo, non troppo diverso da quello di DS3; per dirne un ultimo, che forse è accettabile come puro fanservice, aggiungerei la presenza di Patches, che per farla breve, è in tutto e per tutto il buon vecchio Patches.

2 - La mancanza di un vero impianto GDR:
Qui sta a parer mio il vero problema di questo gioco, cioè il tentativo di creare un openworld GDR mantenendo però del tutto inalterate le meccaniche dei souls. Chi ha giocato a titoli precedenti di casa From conoscerà benissimo lo stile narrativo a cui ci ha abituato, composto da dialoghi estremamente minimali, pochissime animazioni e una lore estremamente complessa e contorta comprensibile solo facendo ragionamenti spesso non intuitivi sulle descrizioni degli oggetti. Ecco, questo impianto narrativo così bello in un gioco lineare, perde completamente di senso in un GDR, in cui mi aspettavo lunghe cutscene in dialoghi con npc in cui finalmente anche il protagonista avrebbe preso parola con delle scelte realmente influenzanti sulla trama di gioco, e invece nulla è cambiato dai souls. Non dico certo che i giochi di un determinato genere debbano essere tutti uguali, ma personalmente mi è mancata moltissimo quel genere di componente narrativa.

3 - operazioni inutilmente frustranti:
Il problema di base rimane sempre lo stesso, cioè il disperato tentativo di conservare meccaniche di gioco inadatte a un gioco di questo genere. Mi riferisco in particolar modo al sistema di missioni e alla mappa di gioco:
nei souls ci si trovava spesso in quest secondarie, che non solo non erano tantissime, ma per la maggior parte erano abbastanza lineari, nel senso che si incontrava un personaggio ad un certo falò, ci si parlava, e poi a seconda delle richieste lo si ritrovava o piú avanti ad un altro falò o in un luogo da lui specificato;
nei gdr classici si hanno una marea di missioni secondarie con altrettanti npc, e un bel menú con l'elenco di tali missioni, con sotto una descrizione di quanto fatto fino a quel momento e di quale sia il prossimo passo ,spesso segnando anche sulla mappa dove andare;
ora passiamo a Elden Ring, in cui non capisco come abbiano potuto concepire un sistema così frustrante. Gli npc sono parecchi, la mappa è enorme, ma non si ha un briciolo di indizio per capire dove un certo npc si sposterà dopo un dialogo, nè tantomeno un segnalatore sulla mappa o un menú con l'elenco delle missioni in corso. Ci si ritrova così ad iniziare decine di quest secondarie e portarne a termine una piccolissima parte spesso per caso, ammenochè non si vogliano spulciare le wiki online. È quindi un titolo che necessita di essere giocato tutto insieme senza mai prendere pause, perchè basta una settimana di stop per dimenticarsi buona parte delle missioni secondarie, senza avere nessun modo per recuperarle, tranne che passando un bel pò di tempo sulle guide online, quasi indispensabili anche per non perdere enormi zone segrete e dungeon nascosti. Per questo motivo credo che la definizione perfetta sia "inutilmente frustrante", perchè meccaniche di questo tipo non aggiungono niente al gioco nè lo rendono piú difficile e coinvolgente.

Dilungatomi fino a questo punto, consiglio comunque l'acquisto del gioco, soprattutto a chi non ha ancora giocato i souls, perché è un titolo che ha veramente tanto da dare e merita almeno di essere provato. Mi sono dilungato molto sui punti negativi non perchè non mi stia piacendo ma perchè ho notato che poca gente ne parla, mentre a ricoprirlo di complimenti ci pensano già in tanti. Spero di essere stato esaustivo e di aver chiarito le idee a qualcuno.