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906.7 hrs on record (87.2 hrs at review time)
CS:GO Review
Salve ragazzi sono Cabbo125 e spreo che questa recensione vi possa piacere! inizio col dire......
Counter-Strike e per tutti? Assolutamente NO!
Chi ha anche solo una vaga di idea di cosa sia e cosa rappresenti Counter-Strike già ben sa cosa l'aspetta.
Chi non ne ha la minima idea, oltre a interrogarsi su dove sia stato in questi ultimi anni, deve invece prepararsi mentalmente all'eterna lotta tra forze anti-terrorismo e terroristi: un FPS multiplayer online ipercompetitivo, adrenalinico, emozionante, stimolante, difficile da approcciare, infido e astuto, popolato da infame gentaglia che lo gioca da quasi un decennio e che richiede grandi dosi di concentrazione, attenzione, riflessi e capacità di collaborare, organizzarsi e prendere rapidamente decisioni anche con la propria squadra. Inoltre costringe spesso a lanciare imprecazioni di vario genere. Perché badate bene Counter-Strike è un gioco che non perdona. Non perdona perchè il livello medio dei videogiocatori che frequentano i server online è decisamente alto.
Per cercare di venire incontro ai neofiti, cercando di smorzare la curva di apprendimento, è stato creato un piccolo campo di addestramento, a quanto pare ormai irrinunciabile, unica vera novità introdotta dopo la beta. Completata questa formalità nel caso in cui non ci si sentisse pronti per lanciarsi nei server online si può fare pratica con i bot: quelli facili e normali lasciano a desiderare per quanto riguarda intelligenza artificiale e tattiche, per non parlare di quelli innocui, mentre quelli difficili ed esperti iniziano ad avere strategie più ragionate seppur ancora sia difficile parlare di geni veri e propri. In sostanza l'unico reale guadagno dal giocare contro di loro è la possibilità di guadagnare da soli facili achievement.
Che rinculo
Le modalità di gioco disponibili proposte dai raffinati e minimali menu sono le medesime già trattate nelle nostre due precedenti anteprime: i cambiamenti rispetto alla beta sono stati infatti minimi e quasi impercettibili raggiungendo quel passagio senza soluzione di continuità alla release definitiva che ormai Valve ricerca con ogni suo prodotto fortemente incentrato sull'online.
Corsa agli armamenti è proprio quel gungame che ha avuto origine sui server di Counter-Strike: ogni uccisione porta in dote una nuova arma e chi riesce a passarle tutte in rassegna concludendo col pugnale vince la partita. Il tutto con un sistema di spawn tradizionale.
Classico lo dice il nome stesso. Propone il tradizionale susseguirsi di round durante i quali guadagnare preziosi dollari, per poter poi procurarsi nuove più potenti armi, piazzando la bomba in una delle due aree, portando in salvo gli ostaggi o evitando che tutto ciò avvenga a seconda della fazione, oppure più semplicemente eliminare l'intera squadra avversaria per portarsi a casa comodamente il round. Avanti così fino al raggiungimento della quota di round prefissata. Ovviamente si re-spawna all'inizio del round per cui se si muore durante le fasi iniziali si rischia di dover fare da spettatore per qualche minuto a meno che non ci sia qualche bot da poter impiegare giusto per tenersi impegnati.
Demolizione è la vera novità di questo episodio che mischia le regole dei precedenti proponendo un solo punto centrale in cui piazzare la bomba con al tempo stesso un progresso di round in round delle armi solo a seguito di un uccisione.

La sagra del camper?
In sostanza non vi sono novità travolgenti: il gunplay e il gameplay, fatta eccezione per piccoli tweak e modifichine, sono quelli di sempre. Il rinculo delle armi è difficile da tenere a bada e si è costretti a sparare brevi raffiche se si vuole essere precisi con le armi automatiche. In movimento le bocche da fuoco sono estremamente imprecise, come facilmente intuibile dal mirino, e si è costretti a camminare e chinarsi o meglio ancora fermarsi e chinarsi, per essere veramente precisi. Bisogna ripararsi dietro gli angoli o coperture improvvisate senza mai dimenticare che molti materiali sono penetrabili. Sfruttare la minimappa ed il relativo radar può rivelarsi efficace quanto deleterio. Colpire un braccio o una gamba provoca un danno radicalmente diverso rispetto a colpire il busto o meglio ancora la testa. Ogni movimento deve essere ponderato, studiato, calcolato altrimenti si rischia grosso e mai dimenticare che con il coltello in mano si corre più veloce. L'ironsight? Non esiste in questo gioco: se lo volete a tutti i costi meglio passare ad un esponente della concorrenza perchè questo titolo non fa per voi.
Un esperienza talmente classica, old-school, radicata e fedele alle proprie origini e convinzioni da aver fatto letteralmente il giro ed essere sorprendentemente originale e più che mai apprezzabile, sostanzialmente unica nel moderno panorama degli FPS online senza sconfinare in un eccessivo realismo o una stucchevole e talvolta noiosa verosimiglianza.
Le mappe presentano un design fenomenale basato su anni e anni di analisi e affinamenti delle precedenti versioni delle stesse. Ecco quindi riproposizioni moderne, con piccole, piccolissime variazioni, di mappe storiche e ampiamente collaudate, oltre che conosciute, come Dust, DustII, Italy, Aztec, Inferno, Train, Nuke, Inferno e Office, in grado di fare la felicità di chi gettava ore su quello che per lungo tempo è stato il videgame più giocato online. Proprio qui, in piccoli particolari come le scorciatoie, i nascondigli in cui appostarsi, o le molteplici possibilità di approccio offerte dalla mappa stessa risiede la differenza tra uno sparatutto mediocre o buono e un capolavoro in grado di non stancare nemmeno a distanza di anni.
In tutto ciò rimane qualche piccolissimo e banale difetto. È rimasto il menu a rosa ottimo per uno stick analogico ma non il massimo per chi ha a disposizione mouse e tastiera. Ovviamente è solo questione di abitudine ma nel frattempo sono già disponibili server custom che sfruttano il tastierino numerico. L'AWP, il secondo letale ♥♥♥♥♥♥ da cecchino, sembra ancora in grado di decimare la fazione avversaria con eccessiva facilità se nelle mani giuste: forse meriterebbe di essere un filo più costoso se non meno potente visto che comunque non è l'arma dal costo maggiore. L'unico appunto veramente serio che si può avanzare è la relativa scarsità di contenuti in termini di mappe o novità in termini di gameplay e modalità. In particolare la penuria di mappe create da zero può lasciare abbastanza sconcertati.
Si tratta comunque solo dell'inizio di quello che è un prodotto che terrà verosimilmente impegnati i videogiocatori per un buon lustro. Il supporto offerto da Valve è leggendario e di certo non tarderà molto prima che arrivino nuove mappe sviluppate dalla comunità e non solo. Per di più la prima di una lunga serie di mod è già in arrivo a breve: si tratta dell'ormai imprescindibile Zombie Mod.


CONSIGLIO VIVAMENTE E CALDAMENTE QUESTO GIOCO
Posted 18 November, 2014.
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