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5 people found this review helpful
3.1 hrs on record (2.8 hrs at review time)
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Scrivo questa mia recensione nell'ultimo giorno in cui è possibile acquistare questo titolo, un po' triste per chi in futuro non potrà averne una copia.

💥Che gioco è?!?
Fission Superstar X è essenzialmente un roguelike ambientato nello spazio, con una grafica cartoon e un umorismo molto particolare.
Viene presentato come un roguelike d'azione, ma come si evince anche dagli screenshot, la componente d'azione è relegata solo ad alcune sezioni del gioco, mentre a prevalere è l'aspetto strategico: proprio dalle nostre scelte strategiche (dove andare, quali modifiche apportare alla navicella, la scelta dell'equipaggio ecc...) dipenderà maggiormente il successo della nostra spedizione.

💥Stai alla larga se sei neofita.
Il gioco è palesemente pensato per chi ha già esperienza con il genere: non c'è tutorial e l'unico modo per progredire nel caso di un neofita è quello di imparare dai propri errori. Potrebbe risultare frustrante per i giocatori inesperti.

💥Attenzione alle recensioni negative.
Il gioco è difficile, ma non così mal bilanciato come dicono in molti. Leggendo le recensioni dopo aver provato il gioco, ho constatato che tanti giocatori non hanno capito proprio il genere e come approcciarlo: in molti si aspettavano di completarlo alla prima partita, ma chiunque abbia giocato un qualsiasi roguelike sa bene che la sconfitta (a volte anche molte sconfitte consecutive) fa' parte del gioco.

💥Conclusione.
Personalmente trovo che il titolo sia ben fatto e ha avuto su di me l'effetto "one last turn".
Spero che in tanti abbiano approfittato dell'ultima settimana in saldo per acquistarlo. Probabilmente se il prezzo base fosse stato più basso in molti lo avrebbero comprato anche prima.
Speriamo che lo sviluppatore torni in futuro con qualcosa di altrettanto valido.
Posted 20 July, 2023.
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6 people found this review helpful
2.6 hrs on record
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💥Tratto da...
Save Room è un puzzle game direttamente derivativo dal famoso inventario di Resident Evil 4, in cui bisogna "incastrare" armi e consumabili in modo da occupare il minor spazio possibile.

💥Un puzzle semplice, ma che funziona.
Le meccaniche sono molto semplici e anche la risoluzione (escluso qualche livello) non presenta grandi difficoltà: si tratta di 40 livelli in cui ci verrà richiesto di collocare nell'inventario svariati oggetti come armi, munizioni, consumabili medici e in alcuni casi consumabili tossici; l'abilità del giocatore nel saper combinare tra loro i vari oggetti e usarli nel modo e nell'ordine corretto, per poi disporli al posto giusto, sancirà il completamento di ogni livello.

💥La musica e i ricordi.
La musica, ispirata alla save room di Resident Evil, ti fa calare perfettamente nell'atmosfera e tra una pistola e una sardina da infilare nell'inventario, vieni sommerso dai ricordi delle sensazioni date dal titolo originale. Veramente piacevole.

💥Si poteva osare di più.
Credo che l'unica cosa di cui si senta la mancanza in questo titolo sia l'opzione per avere diversi gradi di difficoltà; ciò ne avrebbe aumentato sia il livello di sfida sia la longevità e la rigiocabilità. Praticamente una volta finito, a meno che non si voglia ottenere qualche achievement che si è perso in qualche livello, non si hanno molte ragioni per rigiocarlo.

💥Conclusione.
Il gioco in sé merita e ci offre un paio d'ore di svago. Ovviamente va preso per quello che è, cioè un puzzle game che omaggia la saga di Resident Evil.

🌟Menzione Speciale.
Alla maledetta sardina del livello 13.
Posted 18 April, 2023.
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7 people found this review helpful
10.4 hrs on record
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💥Il "cugino" di the Room.
Gioco del genere Rompicapo, ha molti elementi in comune con The Room, dal quale si lascia influenzare molto per le meccaniche di interazione e per il come vengono proposti gli enigmi da risolvere; questi ultimi son ben fatti, la difficoltà non è alta, ma in alcuni frangenti bisogna comunque prestare una certa attenzione a ciò che ci circonda.

💥Un omaggio a Leonardo Da Vinci.
Sicuramente una buona idea quella di sfruttare il genio di Leonardo Da Vinci e le sue opere, per costruire enigmi e ricamare una storia dal carattere a tratti oscuro, coinvolgente fino al finale che resta aperto e fa' da preludio al successivo capitolo.
Belli anche gli scenari fortemente ispirati alla Firenze rinascimentale che ben immergono il giocatore nell'atmosfera misteriosa dell'opera.

💥Ci sono alcuni ma...
Il gioco nella sua totalità è un buon prodotto, ma non ai livelli di The Room, secondo la mia opinione. Inoltre ho riscontrato alcuni bug e, anche se minimi, nel momento in cui questi creano problemi nell'input di comando (ad esempio bisogna spostare un pannello e questo non riceve come dovrebbe l'input di trascinamento del mouse) la frustrazione sale e anche tanto!

💥Conclusione.
Il gioco sicuramente lo consiglio a chi è orfano di The Room, sono certa che possa piacere e divertire.


🌟Menzione Speciale.
A Leonardo che dopo questa opera sarà ricordato come "Il Fuggitivo".
Posted 27 February, 2023.
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11 people found this review helpful
15.8 hrs on record
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Dare un giudizio su questo titolo è per me, amante dei giochi Lego, molto complicato.

💥Erede di LEGO The Lord of the Rings.
Il gioco, che ripercorre le avventure narrate in The Hobbit, è riconducibile in tutto a LOTR, sia ovviamente nell'ambientazione, sia nelle meccaniche (con l'aggiunta di qualche minigioco del tutto nuovo); l'ho molto apprezzato sotto questo punto di vista.
Dal lato tecnico è simile a LOTR, ma con più problemi: ho riscontrato più bug (per esempio in una quest secondaria non compariva un npc in una caverna, né di notte né di giorno), collisioni a volte inesatte, una mappa che non sempre da' indicazioni attendibili.
Altra cosa che mi ha convinto poco è il maggior uso del QTE a discapito della componente puzzle, che spesso è la più divertente, anche in sequenze in cui sono presenti i boss. Diciamo che è una versione ancor più semplificata di LOTR, che già era molto semplice.

💥L'umorismo è quello tipico dei giochi Lego.
È impossibile, però, non fare il confronto con il titolo precedente: mi limiterò a dire che, forse per il mio gusto personale, i personaggi e le scene di LOTR si prestano molto di più a questo tipo di umorismo.

💥Non era una trilogia?!?
Uno dei punti più dolenti è sicuramente la scelta di produrre un gioco che narra gli eventi di una trilogia cinematografica tagliando fuori l'ultimo film. Non c'è niente di peggio di arrivare ai titoli di coda e non avere la possibilità di giocare i capitoli conclusivi, proprio quelli in cui dovrebbero esserci i dialoghi più belli, la rivalsa di alcuni personaggi, scene epiche (la mia preferita vede Bard ergersi contro Smaug) e le risposte a tante domande rimaste aperte alla fine del secondo film.
Alcuni dicono sia meglio che non ci sia il seguito o che addirittura non sia stato fatto di proposito perché il film era pieno di battaglie; a loro vorrei rispondere: <<Salve, non so se avete visto "Il ritorno del Re" di LOTR, ma anche quello era praticamente tutto una battaglia a Gondor e non mi pare che abbiano rinunciato ad inserirlo nel gioco, né mi pare che qualcuno se ne sia mai lamentato.>> Sveglia ragazzi! La verità è che il gioco si vende lo stesso, quindi perché spendere altre risorse e tempo... Atteggiamento deludente verso chi ha comprato il prodotto e i fan, che sarebbero stati anche contenti di pagare un dlc pur di vederlo finito. Non ci sono scuse su questo.

💥L'amaro senso di incompiuto.
Questo è ciò che ho avvertito alla fine della campagna. Anche proseguendo nel gioco libero, ho avuto spesso la sensazione di non aver completato qualcosa. È spiacevole sentirsi così dopo aver finito un gioco che tutto sommato mi stava anche divertendo.

💥Conclusione.
Per me i giochi ispirati alle opere di Tolkien sono tra i migliori tra le saghe LEGO. Però chi compra deve essere pronto a rinunciare al finale e per me, che non ero a conoscenza di questa mancanza, è stato un duro colpo.
Avrei preferito dare un giudizio a metà strada tra il pollice in su e quello in giù, ma lo consiglio per quello che è il gioco in sè, seppure un'esperienza incompleta.


🌟Menzione Speciale: A Smaug, il migliore!
Posted 22 February, 2023. Last edited 27 February, 2023.
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6 people found this review helpful
6.2 hrs on record (5.6 hrs at review time)
Early Access Review
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💥 "Ispirato a Cultist Simulator"
Si, perché questo gioco non è un clone come qualcuno potrebbe pensare guardando gli screenshot in negozio. Si potrebbe quasi definire una sua variazione più intuitiva (ci sono spiegazioni praticamente su tutto ciò che può sinergizzare) e più semplificata, grazie anche al tutorial iniziale che toglie quella sensazione di smarrimento che si aveva in Cultist Simulator.

💥 Un'esperienza rilassante.
Confrontandolo sempre con il cugino Cultist Simulator, questo gioco presenta un'atmosfera più rilassata, meno cupa, anche se la vita del nostro artista non mancherà di lati oscuri come l'alcolismo, la depressione o la povertà.
Oltre all'atmosfera generale, ciò che probabilmente aiuta a vivere questa esperienza in modo più rilassato è senz'altro la pausa automatica alla fine di ogni azione intrapresa.
Il gioco comunque non va inteso come semplice, perché presenta le sue difficoltà nella componente gestionale e il fattore "fortuna" spesso non sarà dalla nostra parte, generando situazioni difficili proprio sul più bello.

💥 La musica è...
... idonea all'atmosfera presentata con le immagini e aiuta a immergersi nel mondo dell'artista.

💥 Il problema.
Per me è stato un bruttissimo, fastidiosissimo e game-breaking bug: intraprendi un'azione, il timer scorre fino ad arrivare a 0 e si blocca; niente carte e neppure la possibilità di intraprendere nuovamente quell'azione. Fortunatamente sembra che salvare la partita, chiudere il gioco e ricaricare sblocchi il tutto, ma così facendo mi è capitato di incorrere nella perdita delle carte coinvolte in altre azioni. Spero che questo problema venga risolto al più presto.

💥 Conclusione.
Il gioco mi è piaciuto molto, credo abbia anche una buona rigiocabilità, quindi lo consiglio nonostante la pecca che ho descritto su.


🌟 Menzione Speciale 🌟
Ai miei artisti, che finora sono tutti morti di stenti o suicida. R.I.P.
Posted 25 November, 2022.
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6 people found this review helpful
5.2 hrs on record
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Primo e secondo capitolo di un progetto diviso in 4 parti, Doorways:Prelude si presenta come un gioco di esplorazione a tema horror.

💥 Indie con qualcosa di buono...
Il gioco è palesemente un indie di livello abbastanza basso, ma non così scadente da definire spazzatura. Espone un'ambientazione dall'atmosfera ben riuscita; racconta una storia che segue un certo filo logico; presenta un buon numero e un'appropriata costruzione dei puzzle ambientali che via via bisogna superare per accedere a nuove aree. Poiché il gioco cerca di concentrarsi sull'aspetto psicologico, i nemici veri e propri sono pochi e non costituiscono una reale sfida.

💥 ... e qualcosa che non convince.
Non essendoci una via di mezzo tra "recensione positiva" e "recensione negativa", per via di alcuni elementi di valutazione sono costretta a dare un pollice in giù.
Bisogna considerare che in contrapposizione a ciò che ho scritto sopra troviamo: un personaggio dal movimento legnosissimo, che rende alcune sessioni di platforming un incubo; menù lenti; rigiocabilità del titolo quasi nulla o comunque frustrante considerando che se si vogliono ottenere tutti i trofei e manca qualche collezionabile, il sistema di salvataggio non prevede di farti ricominciare da un dato punto nel percorso (anche volendo usufruire dei salvataggi manuali, al raggiungimento di un checkpoint verranno sovrascritti), quindi bisogna ricominciare tutto il gioco.

💥 "Are You Afraid of the Dark?"
E per finire il problema più grande, ovvero l'uso criminale del buio! Buio che a volte diventa nero assoluto per poi diventare nero con una fievolissima fonte luminosa.
Una zona ricordo in particolare, mi pare fosse nella foresta e presentava delle piattaforme sospese su cui dover saltare: ora, immaginate il disagio di dover saltare al buio (non si vedono neanche i bordi delle piattaforme) con un personaggio che ha evidenti problemi motori e l'input lag. L'apoteosi dell'ALTF4!

💥 Non è da buttar via.
Se riuscite a superare i problemi del gioco (prettamente l'assenza di luce in alcune aree), è un'avventura che vi farà passare qualche ora a risolvere enigmi strutturati abbastanza bene, soprattutto considerando la matrice indie del progetto.
Da provare se si riesce ad ottenerlo al prezzo di un caffè.

🌟 Menzione Speciale 🌟
Ai miei occhi, che mi hanno permesso di completare il gioco e tutti i trofei in 5 ore e 30 minuti di buio.
Posted 25 November, 2022.
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6 people found this review helpful
23.2 hrs on record
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💥Una coloratissima rivisitazione di Tetris.
Il gioco consta di tre modalità in cui cimentarsi: sopravvivenza, gara e rompicapo, il tutto condito da un pizzico di magia.

💥Giocare da soli è una sfida.
Ci sono molti livelli da affrontare in solo con una curva di difficoltà crescente in modo esponenziale. Completarli tutti e soprattutto cercare di ottenere i trofei relativi a questi livelli è arduo.

💥Meglio in compagnia.
È consigliabile avere qualche amico con cui giocare: Tricky Towers è molto divertente giocato nella sua componente multiplayer, in cui si possono sfidare i propri amici in dei tornei (durata e modalità a scelta dell'host). C'è anche la possibilità di cercare sfidanti online, ma i server sono quasi del tutto vuoti, ecco perché è meglio comprare il gioco insieme ad altri amici o se si ha la possibilità di giocare con altre persone in locale.

💥Le "skin" sono di moda.
E i dlc di questo gioco riflettono proprio questo; credo che tutti si aspettassero dei dlc che aggiungessero qualche nuova modalità, ma ad oggi non sono ancora arrivati. Non sono del tutto contraria alla "politica delle skin" nei giochi, le reputo un buon modo per continuare a supportare gli sviluppatori (io stessa ho lo Spirit Animal Pack), ma dovrebbe esserci anche qualcosa in più.

💥Conclusione.
Il gioco è carino, divertente e devo aggiungere, come nota assolutamente positiva, che con grande sorpresa non ho mai riscontrato bug, né in solo né in multiplayer.
Ottimo gioco per una serata tra amici, magari tra un Party game ed un altro. Risate assicurate.


🌟Menzione Speciale.🌟
Ai miei animali preferiti del dlc, l'ornitorinco e il procione.
Posted 17 November, 2022.
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15 people found this review helpful
17.8 hrs on record (1.0 hrs at review time)
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💥 Premessa.
Scrivo questa recensione come "prima impressione" che arricchirò una volta terminato il gioco.

💥 Quando "Ori and the Blind Forest" e "Little Nightmares" si incontrano...
... probabilmente nasce The Darkest Tales. Questo è il primo pensiero che ho avuto dopo pochi minuti di gioco: il gameplay del primo unito alle atmosfere orrorifiche e a tratti claustrofobiche del secondo. Ed è a mio parere un bel complimento considerando che si parla di un gioco sviluppato da un piccolo team.

💥 Un tuffo nel lato oscuro della nostra infanzia.
The Darkest Tales riprende a piene mani quelle che sono le paure dei bambini per trasformale in qualcosa di più oscuro, un qualcosa che affligge la mente di chi ormai è cresciuto. E chi meglio del vecchio orsetto del cuore potrà salvare la giovane Alicia?

💥 Una fiaba ben raccontata.
Il gioco si presenta come una moderna fiaba che ingloba in sé le vecchie fiabe della nostra infanzia, ma in una rivisitazione distorta e spaventosa. La narrazione avviene sia tramite le scene di intermezzo (in cui viene sfogliato un libro delle fiabe), sia con le parole dei nostri protagonisti che ci accompagnano in questa avventura fatta di azione, platforming e combattimenti con sullo sfondo paesaggi a volte onirici, a volte cruenti. Le immagini e l'uso della luce sono accattivanti.

💥 Tecnicamente buono, ma state "molto" lontani dagli spuntoni.
Nella parte di gioco che ho esplorato finora, non ho avuto nessun problema di natura tecnica. L'unico problema che ho riscontrato è stato il superamento di alcuni ostacoli che occupano un'area più grande di quella che si vede, determinando così la perdita di punti vita nel trovarmi in prossimità.

💥 In conclusione... per ora!
Non so' ancora se questo gioco sia una piccola perla come lo sono state le opere citate all'inizio, mi riservo di esprimere una più consapevole opinione quando lo avrò completato. Ma nella sua parte iniziale il gioco si presenta bene, è intrigante e appassionante tanto da spingere il giocatore a perdersi per ore in questo mondo macabro e disturbante.
Sicuramente promosso, per il momento.
Posted 13 October, 2022.
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8 people found this review helpful
5.2 hrs on record
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💥Un gioco Artifex Mundi.
Già questa dicitura ad alcuni potrebbe bastare per inquadrare tipologia e qualità del gioco: si tratta di un'avventura con oggetti nascosti, ma come al solito Artifex Mundi non ci fa' mancare quel qualcosa in più aggiungendo qualche puzzle (quasi in stile avventura grafica) e una storia raccontata piuttosto bene.

💥Pirati e romanticismo.
La trama verte sul tema piratesco con una commistura di romanticismo, brutalità e un pizzico di magia legata al mito di Davy Jones. La nostra missione nel gioco non è tanto diversa da quella che siamo chiamati a compiere nella maggior parte dei giochi con oggetti nascosti, ovvero salvare qualcuno, ma il tutto è amalgamato bene in una storia più ampia e con alcuni risvolti da scoprire anche nella storia bonus.
La narrazione avviene non solo nelle scene di intermezzo, ma anche attraverso le parole dei personaggi secondari e i vari collezionabili e messaggi sparsi nelle varie zone.

💥Il gioco nel gioco.
Una cosa che non mi aspettavo di trovare è l'implementazione di un minigioco di mahjong, proprio come alternativa al cercare gli oggetti nascosti; anche se ai fini del gioco per me è meglio cercare gli oggetti, soprattutto perché è possibile divertirsi come avrete modo di capire più avanti continuando a leggere.

💥Invecchia bene.
Considerando grafica, storia, comparto sonoro e gameplay, il gioco nel suo complesso risulta gradevole anche a distanza di anni dalla sua uscita. Anzi, direi che per i tempi era già molto avanti rispetto a giochi appartenenti allo stesso genere.

💥Nome in codice: "tintura bianca".
In generale il gioco è buono, ma non è esente da qualche piccola pecca.
Per prima cosa i puzzle: se fossero anche di pochissimo più complessi, sarebbero perfetti; la facilità dei puzzle è infatti disarmante, non che io sia una di quelle persone che cerca per forza la difficoltà estrema (mi piacciono anche i giochi semplici in cui puoi rilassarti), ma deve esserci una via di mezzo tra difficilissimo e facilissimo.
Altro problema la traduzione in italiano: spesso gli oggetti sono chiamati con nomi che vagamente ricordano la forma dell'oggetto vero e proprio (ad esempio "gancio" quando intende "amo" o "uncino"), quindi a volte si deve procedere con intuito e fantasia; mi è capitato pure di trovare un oggetto chiamato "tintura bianca" e... L'ho trovato per sbaglio! Dovendo cliccare su un oggetto accanto, distrattamente ho mosso un po' il mouse e ho beccato la "tintura bianca", che altro non era che il gessetto per le stecche da biliardo.

💥Conclusione.
Il titolo ha la durata di qualche ora e ha una rigiocabilità quasi nulla, a parte forse per completare gli achievements (in quel caso la seconda run è obbligatoria perché alcuni ne escludono altri).
Nonostante sia nel complesso un buon prodotto, se attualmente fosse in vendita su Steam, lo avrei comunque consigliato solo se in bundle o comunque ad un prezzo molto scontato.

🌟Menzione Speciale. 🌟
Alla "spazzola", che nel gioco viene definita "pennello".
Posted 12 June, 2022. Last edited 12 June, 2022.
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14 people found this review helpful
19.4 hrs on record
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💥Ognuno ha i suoi gusti.
Itorah appartiene a quella categoria di giochi indie che non cambiano l'universo del gaming con innovazioni, ma che sono comunque una gradevole compagnia. Nonostante le recensioni negative (spesso frutto, a mio parere, di un approccio superficiale), a me l'esperienza di gioco è piaciuta.

💥La trama non è la più originale, ma...
Parto con il dire che l'universo di gioco è molto particolare, con riferimenti alla cultura mesoamericana, che rendono il tutto molto esotico e intrigante. La trama di fondo è però qualcosa di già visto e rivisto: la solita "piaga" che affligge il mondo e noi siamo l'eroina che deve salvare la giornata. Ma questo è ciò che ci viene presentato all'inizio del gioco, perché andando avanti ci saranno risvolti che amplieranno e daranno quel qualcosa in più al resto della storia. Sul finale non dico niente, ma non nascondo che mi ha emozionata e che mi aspettavo altro, quindi l'ho vissuto anche con una certa sorpresa.

💥La lentezza iniziale lo penalizza un po'.
A livello di narrazione è un po' lento inizialmente, credo abbiano voluto dare più spazio al gameplay che al raccontare la storia. Il problema di questa scelta è che il gameplay iniziale è molto limitato dal fatto che si è scevri di abilità speciali e che i nemici siano tutto sommato pochi, due aspetti che cambiano drasticamente a metà del gioco. Infatti solo in questa fase si avrà una narrazione migliore (con tanto di brevi scene volte a spiegare dei retroscena) e un gameplay molto più dinamico e accattivante.
Riesce comunque a coinvolgere dal primo momento grazie alla sua atmosfera generale.

💥Artisticamente è stupendo.
A livello grafico lo trovo incantevole: i disegni realizzati a mano, dai colori vivaci in alcune aree e più cupi in altre, ti trasportano in un'altra dimensione. Un mondo a tratti bucolico, a tratti in rovina accompagnato da una colonna sonora eccellente che imprime una certa atmosfera ai diversi scenari (la mia preferita è quella dell'area di "pezzi di tempesta").

💥Il sacrificio e la perdita.
Questi i temi principali del gioco, mitigati però dal tipo di narrazione e dalla caratterizzazione dei personaggi, che anche nei dialoghi instillano nello spettatore una sensazione di leggerezza, quasi spensieratezza in alcuni frangenti, per poi tornare ad un tono più serio dove serve.

💥Un gioco anche per i neofiti.
Le dinamiche di gioco e la curva di difficoltà è accessibile a tutti. Il gioco non vuole essere indirizzato solo a quelli che io amo definire "i masochisti del genere platform", cioè quel tipo di giocatore che ama trovarsi di fronte a difficoltà altissime e trova soddisfazione solo nel superare quel livello di sfida. Itorah è tutt'altro.
La curva di difficoltà nel complesso non è mai troppo alta o frustrante (anche se ci sono delle aree un po' più ostiche) e il gioco non è mai punitivo; il problema secondo me è la disparità di difficoltà tra il combattere i nemici e la fase platform. Per quanto riguarda i nemici, questi possono essere facilmente evitati e superati (anche se non è consigliabile se si vogliono aumentare più facilmente punti vita e resistenza), non costituendo di fatto una sfida davvero soddisfacente; da considerare che non ci sono poi molte tipologie di nemico per cui una volta capito il modo più conveniente per combatterli diventa abbastanza facile. Anche i boss non sono proibitivi e il 90% degli scontri si superano al primo tentativo; un po' deludente per me è stato l'ultimo boss, che ho trovato molto più semplice del penultimo, mentre avrei gradito una sfida maggiore.
Diverso è il discorso per la parte platform del gioco. All'inizio la mancanza di alcune abilità si fà sentire molto, poi con la loro acquisizione si arriva al punto che la maggior parte degli ostacoli diventa molto più facile da superare, ma grazie ad alcune ottime trovate di level design, la difficoltà aumenta anziché mitigarsi.

💥Un gioco da avere.
Giocando a Itorah non ho gridato certo al capolavoro, eppure mi è piaciuto tanto. Trovare un piccolo gioco indie che regala emozioni, che è confezionato bene artisticamente e che non presenta problemi tecnici (non ho trovato bug, niente input lag o cose di questo tipo che spesso affliggono i platform e rendono l'esperienza un trauma) è stata per me una gradevole sorpresa.

💥Considerazioni finali.
Il mio consiglio è di non lasciarsi scoraggiare dalla parte iniziale che potrebbe risultare lenta per alcuni e dare una possibilità al gioco di farsi conoscere nella sua pienezza. Bisogna prenderlo per quello che è, ovvero un'avventura platform che vuole raccontare una bella storia rimanendo alla portata di tutti quelli che vogliono avvicinarsi al genere.
Il gioco è perfetto per chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo e per chi vuole cimentarsi nelle speedrun.

🌟Menzione Speciale.🌟
A Yuma e i suoi continui face-palm.
Posted 2 June, 2022. Last edited 11 June, 2022.
Was this review helpful? Yes No Funny Award
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