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37.2 hrs on record (18.4 hrs at review time)
Non vedo recensioni in italiano, aggiungerò quindi la mia anche se il gioco ha già qualche anno. Con tutta probabilità chi è interessato a Ni No Kuni II avrà giocato il prequel o quantomeno avrà un interesse nei giochi di ruolo di tipo giapponesi. Rispetto al precedente episodio, che ho davvero apprezzato (ma non mette tutti d’accordo) c’è un tracollo dal punto di vista della scrittura e della direzione artistica: personaggi insignificanti di carta velina, dialoghi sciocchi, nemici senza carattere ed in generale un grottesco scimmiottare, anche nella localizzazione, quanto di buono ci fosse in Ni No Kuni. Anche riguardo le musiche, quelle “buone” sono mutuate dal primo, le altre lasciano un po’ il tempo che trovano. Per non parlare del combattimento, totalmente votato alla frenesia e fin troppo semplice, anch’esso una netta involuzione.

Le prime ore in particolare sono tragiche, se avessi preso il gioco a prezzo pieno senza alcun dubbio ne avrei chiesto il rimborso. Tuttavia, se avrete voglia di perdurare, Ni No Kuni II inserirà tanti elementi di contorno apprezzabili che ne risollevano le sorti. Non che la scrittura migliori, sia chiaro, ma l'introduzione di un aspetto gestionale e strategico nella creazione del proprio regno (con costruzioni di strutture, assegnazione di compiti, ricerca) e gli scontri tra eserciti fanno tanto per migliorare la situazione, essendo ben realizzati e vari. C'è tantissimo da fare ed il modesto aspetto "ruolistico" del parlare, combattere e far crescere i personaggi perderà la sua centralità, evitando di affossare l'intera produzione.

Se esistesse un giudizio intermedio su Steam, Ni No Kuni II titolo lo meriterebbe. Mi trovo costretto a mettere pollice verso perché la delusione è cocente, è un titolo MOLTO meno riuscito di Ni No Kuni e in nessun caso lo consiglierei a prezzi importanti. Ma, se vi piace la serie o il genere, va tenuto in considerazione a prezzi modici. Se lo stile vi incuriosisce, andate a cuor leggero sul primo capitolo, su PS3 o nella sua recente versione rimasterizzata per PC.
Posted 3 May, 2021.
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9.3 hrs on record (2.1 hrs at review time)
Espire 1 ha una lunga storia. Ho avuto modo di provarlo nel 2017 (due anni abbondanti prima del lancio) come beta realizzata da un singolo programmatore ed era promettente ma acerbo. In seguito il team si è allargato ed il progetto tutto è cresciuto di peso, ma con la complicità di un lancio frettoloso ha ricevuto una accoglienza a dir poco glaciale. E la reputazione resta a tutt'oggi pessima, nonostante il gioco sia interessante e ben caratterizzato.

VR Operative vi permetterà di comandare da remoto dei robot incursori, una classica dinamica stealth in un contesto futuristico. L'intelligenza artificiale delle guardie è modesta, non vi saranno richieste strategie elaborate per proseguire. L'atmosfera è invece ottima, con effetti sonori appropriati, grafica suggestiva ed un buon dettaglio, con prestazioni ragionevoli. Storia senza troppe pretese e non localizzata, ma inserita in una campagna a giocatore singolo decorosa.

Espire 1 pur basandosi sul solo movimento fluido, sperimenta quello che - a mio giudizio - risulta il miglior strumento di confort da me provato: una sorta di tunnel FOV semitrasparente, graficamente appropriato e sopratutto efficace e personalizzabile (o rimovibile). L'interfaccia è di buon livello, con armi di immediato utilizzo ma soddisfacenti ed una buona configurazione dei tasti.

In conclusione, è facile passare sopra Espire 1 sottovalutandone le qualità. Non capisco la vagonata di recensioni negative (alcune con 0.2 ore di gioco) e sebbene le opinioni vadano tutte rispettate, questo mi sembra davvero un prodotto sottovalutato e dalla sorte ingiustamente segnata. Il prezzo di listino è sostenuto - ma non irragionevole vista produzione - tuttavia a causa dello stigma di cui sopra, è spesso scontato o incluso in bundle con altri titoli. Potreste quindi procacciarlo per poco, facendo a mio avviso un ottimo affare.
Posted 12 April, 2021. Last edited 13 April, 2021.
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1.5 hrs on record
Non è mia abitudine dare recensioni negative a cuor leggero, ne' criticare aspramente il sistema di controllo di un titolo VR visto che mi adatto un po' a tutti i tipi di interfaccia e di stili di movimento. Però Borderlands 2 VR è talmente malfatto e pieno di bug, da farmi rimpiangere amaramente la versione flat. Con i controller del Vive (sebbene siano supportati nativamente nel gioco!) giocare è quasi impossibile, la mira è completamente sfasata ed il movimento inserisce teletrasporti o salti non voluti non appena toccherete il touchpad un pelo più forte. Usando il joypad le cose migliorano di parecchio, almeno riuscirete a muovervi, ma pur non disdegnando di giocare in VR col pad in mano l'esperienza risulta comunque approssimativa. Ha tante opzioni configurabili, ma i problemi grafici e di movimento permangono. Avendo quasi due anni, è anche improbabile che vedremo mai patch ufficiali risolutive.

Sul contenuto non si discute, parliamo di un gran bel gioco con l'inclusione anche di vari DLC, ma a queste condizioni è impossibile giustificare non dico i 50 euro di listino (che sono follia pura) ma anche un prezzo di molto inferiore. Difficile fare peggio.
Posted 9 April, 2021.
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6.9 hrs on record (3.7 hrs at review time)
Warplanes è un titolo interessante per più di un motivo, che si inserisce nell'affollato ramo dei simulatori di volo (sui generis in questo caso) con validi argomenti:

1) engine leggerissimo, ottimo sia per chi ha specifiche basse sia per chi vuole utilizzare risoluzioni/FOV/refresh alti;
2) interamente giocabile con i controller di movimento con cloche ed abitacolo virtuali. Far cadere le bombe fuori o sparare con la pistola a razzi segnaletici è divertentissimo;
3) campagna poco varia ma con elementi di ruolo, aerei potenziabili e possibilità di mettere su piccole flotte alleate;
4) varie modalità multiplayer, competitivo o cooperativo, anche sullo stesso velivolo se a più posti;
5) demo ben fatta, che include vari aspetti del gioco completo ed alcune possibilità multiplayer. In questo caso l'acquisto lo si può fare a ragion veduta, dopo una prova sul campo (attenzione, dovrete finire le missioni iniziali prima di poter accedere ai menù)
6) cross play con altre piattaforme, inclusa la versione nativa Quest;
6) prezzo imbattibile.

Dopo questo elenco, WW1 Figthers potrà sembrare un capolavoro assoluto, cosa che sarebbe difficile sostenere. Ha un fortissimo stampo arcade, che farà la felicità di alcuni ma lascerà perplessi altri. La campagna e l'interfaccia tutta ricordano la sua estrazione mobile. Niente volo libero. Si potrebbe proseguire, ma in ogni cosa vanno soppesati pro e contro e il mio giudizio è che i primi in questo caso siano prevalenti di misura. Dategli una possibilità scaricando la demo e fatevi una opinione di prima mano.
Posted 13 March, 2021.
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15.9 hrs on record (12.4 hrs at review time)
Uno degli ostacoli principali nell'approcciarsi alla lingua giapponese sono i suoi tre tipi di scrittura, con un numero di simboli molto elevato e assai lontano dal nostro uso dell'alfabeto. Un grande lavoro mnemonico che va necessariamente fatto a monte, prima della comprensione del testo e relativa grammatica.

Questo titolo fa parte di un trittico di jrpg didattici, ognuno focalizzato sul relativo alfabeto, in questo caso l'Hiragana. Non è quindi un corso di giapponese, ma una sorta di videogioco in cui la memorizzazione dell'Hiragana è propedeutica all'avanzamento e in cui la storia stessa, con pretesti un po' assurdi ma simpatici a livello narrativo, ruota attorno all'argomento.

Chiaramente non va misurato con il metro del videogioco, nessuno giocherebbe Learn Japanese to Survive per puro diletto, benché non sia terribile in assoluto. Come strumento di studio è invece interessante. Il titolo invoglia, cosa che suggerisco caldamente anche io, ad avere un quaderno in cui scrivere i vari insegnamenti che gradualmente il gioco propone. Ed allenarsi sulla grafia e sulla memorizzazione, a meno di non avere una memoria portentosa dubito che le 10-15 ore di gioco vi basteranno per ricordare decine di simboli e relative sillabe.

Il titolo ha un prezzo abbordabile, che merita ampiamente, e partecipa spesso ai saldi. L'importante è capire quale sia la sua funzione, senza irrealistiche illusioni di apprendimenti senza fatica o chissà quali profondità ludiche: andrebbe usato solo da chi ha un interesse concreto nella materia e magari parallelamente a metodi "convenzionali". A scanso di equivoci, è tutto in inglese (come da scheda Steam) quindi è indispensabile capirlo bene per poter seguire gli insegnamenti proposti.
Posted 27 February, 2021. Last edited 6 March, 2021.
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1.7 hrs on record (1.7 hrs at review time)
Early Access Review
The first approach with this game was strange, because the overall behavior was very different from what I expected to be. Years ago I played quite a bit the arcadey but overall fun Fancy Skiing VR: despite being unrealistic you were able to ski and especially turn in seconds, very intuitive. Powder VR is just the opposite, it uses a mix of head orientation, head position from the center and hands position than can be seriously confusing, especially with the snowboard.

After the first hour, I started to understand how to play it and how to configure things into options for my needs. Still, I hope the control system will be improved in future, pointing more on leaning and less to hands position and head rotation, and in general with more care for intuitivity. Comfort is good, better than my expectations.

There are quite a lot of contents and unlockables just now and more to come, polishing and UI need some work but being an Early Access this is expected. It's the better skiing experience for VR, as far as I know, mostly because there are not many serious opponents and this is sad, skiing fits VR so well. But it's clear than devs have passion, just see how many patches they released and their roadmap, this game will improve. So it deserves to be supported, my review is positive.

You should consider it if you're interested in trying to ski in VR, but if you're looking from a full and polished experience, could be better to wait for the full release.
Posted 9 February, 2021.
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17.4 hrs on record (6.8 hrs at review time)
The Last Day Defense arriva su Steam dopo una lunga esclusività su Viveport (lo store di HTC per la realtà virtuale). Trattasi di un canonico tower defense, genere non inedito in VR e che vanta alcune discrete interpretazioni. Sicuramente questo titolo si pone tra i migliori per una serie di fattori. Innanzitutto ha un prezzo davvero competitivo per ciò che offre, ma ha anche una longevità notevole con una campagna lunga e varia, altamente rigiocabile. In 7 ore sono circa a metà dello scenario, ma con livelli spesso superati di un soffio e quindi con una strategia migliorabile. Questi due fattori da soli valgono l'acquisto, a mio avviso.

E' bene tuttavia sottolineare che ci sono delle sbavature. Sebbene dal lato grafico sia gradevole, come potrete vedere dagli screenshot reali mostrati da Stream, non presenta immagini troppo nitide dentro il visore. Probabilmente usa una vecchia revisione dell'Unreal Engine che storicamente presentava il problema nel titoli VR del passato. Nulla di inaccettabile, ma con la giusta nitidezza farebbe ben altra figura. Secondo elemento di nota, l'interfaccia si lascia usare ma è basica per gli standard odierni: giocarci non sarà un problema, ma mancano le finezze di altri titoli con rotazione e zoom dell'area di gioco "alla Minority Report", visuali in scala reale ed altre amenità.

Bilanciando pro e contro, è indubbiamente un titolo che pende verso la piena promozione. Occorre tuttavia apprezzare il genere, non ha elementi caratteristici o una implementazione virtuale tale da affascinare un giocatore qualsiasi. Nota finale, man mano che proseguirete le mappe cresceranno di dimensione: avendo la fortuna di disporre di uno spazio ampio, giocare in roomscale rende i plastici in miniatura (che possono superare i 4x4 metri di superfice) davvero godibili.
Posted 3 January, 2021.
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6.5 hrs on record (2.6 hrs at review time)
Recensione della versione VR.

Mini Motor Racing X arriva su PC dopo un periodo di esclusività PSVR e rappresenta una versione migliorata di Mini Motor Racing EVO. La prima cosa da dire è che, se siete anche lontanamente interessati, c'è la demo ed include le funzionalità VR. Il mio acquisto è avvenuto appunto dopo averla provata, fugando vari dubbi iniziali.

Cosa importante da sottolineare, questo gioco è stato concepito per essere utilizzato in VR con una visuale esterna e fissa, proprio quella che avreste giocando con una pista elettrica Polistil nel mondo reale. La visuale interna è stata inserita come "bonus" ma oltre a farvi rimettere il pranzo in pochi minuti, semplicemente non va bene per giocare seriamente, come non riuscireste a guidare in qualsiasi altro gioco nativo top-down se lo vedeste in soggettiva. Premesso questo, è a mio avviso fondamentale avere la massima risoluzione possibile, sia in supersampling (supportato anche nel gioco, che ha un engine leggero) ma soprattutto nel visore. Con un caso di nuova generazione ed elevate risoluzioni, Mini Motor Racing X è semplicemente magnifico tanto che pare di trovarsi di fronte a plastici di aereoporti, stazioni, percorsi cittadini e chi più ne ha più ne metta. Ma se la risoluzione non è alta a sufficienza, vista la distanza e la miniaturizzazione, una "automobilina" grande quanto un pacchetto di sigarette posta a 2/3 metri da voi sul pavimento (tutto in scala col mondo reale) non ha pixel a sufficienza, magari è comprensibile ma granulosa ed è poco chiara anche la direzione del mezzo. Quindi la demo si rivelerà fondamentale, quanto sarà godibile e giocabile in realtà virtuale sarà strettamente influenzato dalla nitidezza dei dettagli minuti a distanza. Infine, la periferica ideale per giocarci è il pad, che a mio avviso si adatta meglio alla natura del titolo.

Mini Motor Racing X è il miglior gioco di questo tipo, per realtà virtuale (e non solo). Dagli albori, con i primi prototipi Development Kit della Oculus di Palmer Luckey, sono sempre stati convertiti titoli simili in VR, incluso uno dei Micro Machine. Questo tipo di prodotti è immediato e divertente, ma levando gli amici dal divano per il multigiocatore locale perde molto. Mini Motor Racing X compensa con una campagna in singolo davvero corposa, una vagonata di piste, automobili e contenuti da sbloccare, giocabile da solo o in coop, sia online che localmente, sia in VR che senza. Include inoltre sia modalità con potenziamenti (alla Mario Kart per capirci, ma anche Micro Machines) che classiche da pista, che personalmente preferisco. Il controllo dei mezzi è azzeccatissimo, un perfetto compromesso tra immediatezza e profondità, e non manca un aspetto ruolistico di potenziamento dei mezzi in base alle loro caratteristiche iniziali.

Per i parametri di Steam, questa recensione è fin troppo lunga, ma molto ci sarebbe da dire. Ribadisco il suggerimento iniziale: scaricate la demo, mettete il Supersampling più alto che potete e testate voi stessi. Se scatterà l'amore, ci metterete cinque minuti a convincervi. Uno dei migliori giochi, sia per partite veloci e poco impegnative emotivamente (chi usa il VR sa di cosa parlo) che per far provare questo nuovo media ad amici e parenti, che si rivela solido anche in solitaria. Perfetto per chi ha amato i titoli di questo tipo del passato (specie nell'epoca a 16 bit) e magari, scavando ancora più a fondo, conserva vividi ricordi della propria pista Polistil e di quanto sognasse di poter effettivamente guidare, non solo gestendo l'acceleratore col pollice: Mini Motor Racing X fa esattamente questo.
Posted 29 November, 2020. Last edited 30 November, 2020.
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148.6 hrs on record (132.4 hrs at review time)
Alien Swarm è un titolo insospettabilmente buono e profondo, con delle micidiali dinamiche di combattimento cooperativo. E' facile sottovalutarlo per la cosmesi solo dignitosa e per un budget di fondo lontano anni luce dalle produzioni odierne. Incredibilmente è anche gratuito, realmente gratuito senza acquisti in-app di sorta, finanziato da Valve e regalato alla comunità.

Trattasi di uno sparatutto tattico a volo di rondine con ambientazione fantascientifica, in cui occorre completare una serie di missioni che prevedono obiettivi precisi ed una attenta pianificazione, non solo combattimento e sopravvivenza. Ciò che balza subito all'occhio è l'elevata difficoltà e l'esiguo numero di armi e proiettili, chi ha il grilletto facile sarà il primo a cadere. Il secondo sarà chi è facile alla frustrazione, Alien Swarm è tanto strategico quanto impietoso, chi combatte male e soprattutto chi non fa gioco di squadra non ha concrete possibilità di sopravvivenza. Va pianificata ogni singola operazione, infatti risulta utilissima la mappa utilizzabile come lavagna in cui tutti i giocatori possono disegnare, servono buone idee e massima coordinazione più che riflessi.

Le cose da dire sarebbero troppe, specie per un gioco gratuito che chiunque può provare da se' a costo zero. Anche se godibile in solitaria (sia con bot nella squadra che senza) la morte sua è con uno o più amici, fino ad 8. Ha requisiti hardware molto ridotti, va bene qualsiasi computer o quasi. Non altrettanto accessibile a livello di gameplay, non è titolo per tutti o per giocatori distratti/casuali, ma per fortuna gli hardcore gamer esistono e ci sono buone possibilità che possano apprezzare a fondo ciò che il titolo ha da offrire. Specie in epoca di Covid e coprifuoco vari.

Ultima nota, Alien Swarm: Reactive Drop rappresenta la versione potenziata ed espansa dell'originale Alien Swarm, integra sia la campagna originale che numerose altre, con notevoli migliorie grafiche. Non è quindi un seguito, chi si avvicina ora dovrebbe iniziare da Reactive Drop.
Posted 25 November, 2020.
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39.9 hrs on record (3.7 hrs at review time)
Recensione della versione VR.

Operencia: The Stolen Sun è un gioco di ruolo di stampo classico, con mappe/dungeon a celle quadrate, combattimenti a turni, menù e statistiche standard. I dialoghi sono numerosi, ben scritti e ben recitati (in inglese) e tutto è sottotitolato in un ottimo italiano: se amate leggere racconti e dettagli su ogni oggetto, apprezzerete sicuramente questo aspetto della produzione. I combattimenti non sono i più vari visti nel genere, ma si lasciano giocare. Belle anche le illustrazioni a corredo e gli intermezzi animati. Il gioco è lungo e con una cospicua quantità di segreti nei dungeon che favoriscono la rigiocabilità. Complessivamente un rpg dignitoso e proporzionato al costo di acquisto.

Veniamo ora agli aspetti prettamente correlati alla realtà virtuale. Operencia implementa questa funzionalità, ma non è ne' pensato per il VR, ne' prova a stravolgere la struttura flat su cui è nato. Per essere chiari, se state cercando un gioco con interazioni manuali, libertà di movimento e con le tipiche velleità a cui ci ha abituato la (buona) realtà virtuale, questo non è il titolo per voi. Operencia si gioca col pad (o con i controller di movimento che scimmiottano il pad, io preferisco l'originale) e mantiene sia il movimento a celle che le vagonate di menu bidimensionali. A parte vedere dungeon e combattimenti in prima persona, l'esperienza di gioco è analoga a quella via monitor. Questo potrà far storcere il naso a molti, ma il mio giudizio è invece pienamente positivo e lo considero un buon acquisto, specie se avete già giocato e finito i pochi rpg VR disponibili e preferite compromessi sull'interfaccia piuttosto che sulla qualità della direzione artistica e sulla longevità. Se siete abbastanza vecchi da ricordate i vecchi Dungeon Master o Eye of the Beholder con nostalgia, Operencia in un certo qual modo offre meccaniche simili ma con la possibilità di giocarci dall'interno.

Tecnicamente il titolo è dignitoso, ciò che è disegnato o scritto a mano è pregevole, sul lato tecnico i poligoni non sono troppi ne sullo scenario che nei nemici, ma è complessivamente gradevole e leggero da far girare. Nonostante il movimento a celle, questo non avviene istantaneamente con teletrasporto blink ma con movimento fluido alla cella successiva. Non è quindi totalmente privo di elementi che possono creare disagio da simulatore (ricordiamo anche alcuni intermezzi con telecamera in movimento) ma ritengo che il confort generale sia abbordabile, più tollerabile dello sparatutto medio con movimento fluido.

In conclusione, Operencia: The Stolen Sun è un buon gioco di ruolo di stampo classico, ma ha una limitata implementazione della realtà virtuale. Sta a voi decidere quanto peso dare ai due elementi. Da notare che la demo, disponibile gratuitamente su Steam, non supporta la realtà virtuale ma può risultare comunque valida per farvi una idea prima dell'acquisto.
Posted 19 November, 2020.
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