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Capolavoro di narrazione

Hearts of Stone è la prima espansione di The Witcher 3 e ad un prezzo estremamente modesto offre al giocatore una nuova storyline, nuove armature e una nuova zona della mappa da esplorare. Di queste tre nuove aggiunte il punto forte è di per certo la nuova storia offerta, divisa in 5 parti, in cui lo strigo Geralt deve risolvere un contratto vincolante Vlodimir von Everec, un affascinante atamano di ispirazione cosacca, con Gaunter o'Dimm, un misterioso mercante di specchi. La storia si ispira pesantemente al folklore polacco, prendendo come spunto principale il racconto popolare di Pan Twardowski e aggiungendo qua e là citazioni a diversi capolavori letterari e cinematografici polacchi, come Potop di Jerzy Hoffman. Sebbene il DLC in generale non sia così lungo (è possibile completarlo in 10/15 ore), la storia è narrata in maniera superiore rispetto ai già alti livelli di The Witcher 3, di fatto usando inquadrature più ispirate, uno nuovo stile grafico originale ed una colonna sonora che immerge pienamente il giocatore nei toni della storia offerta dal DLC. Tutti questi aspetti combinati insieme alla magnifica sceneggiatura offerta dal DLC offrono al giocatore una esperienza indimenticabile incarnata in una storia splendidamente raccontata il cui più gran pregio è quello di aggiungere il miglior antieroe/antagonista della storia del mezzo videoludico.

Dato il prezzo modesto, l'alta qualità del contenuto e la buona quantità di contenuti offerti dal DLC, Hearts of Stone è consigliato a tutti i giocatori che han apprezzato The Witcher 3 o in generale i GDR. Anche se non s'è amanti delle storie il DLC offre comunque nuove bestie da affrontare, bei boss da combattere, nuove armature ed una nuova meccanica di gioco utile al fine di variegare assai l'approccio al combattimento di ogni giocatore. Tutti questi aspetti lo rendono adatto a qualsiasi giocatore in cerca di una storia indimenticabile o in cerca di nuove esperienze di gameplay.
Odesláno 1. září.
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Capolavoro videoludico

The Witcher 3: Wild Hunt è giudicato dal grande pubblico come uno delle migliori esperienze videoludiche della storia del video e a buon ragione: munito di 4 mappe, solida scrittura, gameplay loop godibile e di un ottima estetica, pochi videogiochi possono rivaleggiare un numero di premi ottenuti ed innovazioni raggiunte pari a The Witcher 3. Il giocatore viaggia in vari e diversi ambienti impersonando lo strigo Geralt in un mondo vivo, pieno di interazioni e da esplorare da cima a fondo: il più grande traguardo di The Witcher 3 è quello di poter vivere in più mappe immense, dagli ambienti differenti e disparati fra di loro, senza mai annoiarsi o senza mai aver nulla a che fare, ogni angolo in cui il protagonista si volta a senso d'essere esplorato ed essere vissuto.
Oltre all'aver insegnato il come si sfrutti la vastezza di una mappa openworld, The Witcher 3, anche basandosi sui romanzi di cui si propone come diretto sequel, fa della scrittura uno dei suoi punti cardine: ogni personaggio ed ogni missione od incontro non sono mai banali e spesso e volentieri toccano spunti interessanti o temi delicati per gran parte dei giocatori. Avere una scrittura solida però non significa perfetta, e di fatto si deve avere in mente che seppur il titolo del gioco sia dedicato alla principale organizzazione antagonistica del videogioco stesso, ovvero la mitologica "Caccia Selvaggia", questa non è altro che un vuoto macguffin per costruire un'intricata rete di storie complesse e memorabili, incapace di rappresentare una vera minaccia rispetto al giocatore.
Seppur molto criticato per la semplicità, il sistema di combattimento del gioco è comprensibile, variabile e non annoia mai, e di fatto riesce nel suo obiettivo di far scorrere fluidamente assieme la storia ed il gameplay, al pari dell'estetica realistica, semplice e facilmente sopportabile dal pc. Seppur il level up del giocatore possa essere considerato tremendamente sbilanciato, questo non rovina l'esperienza di gioco ed anzi è facilmente ignorabile grazie all'attrazione estetica dei vari set d'armature, molto spesso indossate non per la potenza statistica ma per il piacere visivo.
Seppur all'inizio il numero di oggetti, pozioni ed ingredienti possa sembrare eccessivo, l'ottimamente archiviato codex del gioco aiuta in maniera perfetta il giocatore ad immergersi nel mondo e fronteggiare l'immensa quantità di nemici e mostri presenti nel mondo di The Witcher, facilitando così l'immedesimazione nel personaggio nel mondo di gioco.

The Witcher 3 è un capolavoro videoludico immortale che merita di essere giocato da chiunque, un perfetto connubio di combattimento, esplorazione e storytelling che può facilmente rapire chiunque lo tocchi. La fedeltà rispetto al materiale di riferimento e al folklore a cui esso è ispirato rende ancora più lodevole di The Witcher 3, meritatamente posto dalla community nell'olimpo della storia del videogioco.
Odesláno 27. srpna.
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Stronghold sotto steroidi

Manor Lords è un gioco che si approccia al city building medioevale in chiave estetica marcatamente realistica, con l'intento di far creare autonomamente al giocatore una città medioevale in termini di disposizione degli edifici. Il sistema di risorse non solo ricorda molto i vecchi Stronghold, ma attinge dalla loro formula a piene mani: le strutture di cibo e produzione materiali ricordano molto quelle di Stronghold, i processi di lavorazione da un prodotto all'altro sono presi paro paro da Stronghold ed in generale giocare a Manor Lords da la sensazione di giocare a quello che sarebbe dovuto essere Stronghold Warlords. Detto ciò Manor Lords supera la formula del'originale Stronghold ed eleva sia il sistema urbanistico, permettendo larga differenziazione tra i vari edifici e rivoluzionando l'uso della casa urbana (che da semplice edificio abitativo diventa edificio di sussistenza e produttivo), sia dal lato militare, facendo sì che siano gli abitanti della propria città a difendere le proprie terre ed il proprio Signore, permettendo ai gruppi di milizia cittadina di creare formazioni ed avanzare ordinatamente in gruppo. Le città inoltre si evolvono, elevando la ricchezza media dei cittadini ed aumentando di conseguenza i loro bisogni a mano a mano che il proprio feudo si espande. Il giocatore inoltre ha la possibilità di viaggiare direttamente nel villaggio vestendo i panni del feudatario, osservando da vicino la vita dei propri vassalli, i capi di bestiame posseduti e gli edifici in maniera ravvicinata.
Detto ciò Manor Lords, pur essendo un gioco rivoluzionario in termini di realismo urbanistico e meccaniche di gioco, non è esente dai difetti di essere un'early access: il multiplayer, le funzioni di assedio e le opzioni di ricerca più avanzate sono totalmente assenti, il gioco tende ad essere abbastanza laggoso in seguito alla crescita del proprio feudo ed il sistema di combattimento, pur essendo innovativo e assai interessante, non è completo data l'assenza i elementi fondamentali come la cavalleria. Il fatto che il gioco sia sviluppato da una singola persona rende onore all'umanità dimostrando le capacità di elevare sé stessi in ambito tecnologico creando gioielli del genere, ma allo stesso tempo impatta il fatto che tutti questi aspetti verranno implementati molto più lentamente rispetto alla norma, rendendo la produzione post rilascio sicuramente molto più lenta rispetto al resto degli strategici.

Manor Lords è una perla di gioco storico/strategico/medioevale, rivoluziona molti aspetti del genere e rende molto più accessibile il city building medioevale alla fascia di giocatori abituati ai gran strategici, aggiungendo la possibilità di approcciarsi ad un sistema di combattimento interessante, realistico ma dinamico allo stesso tempo. Anche a fronte dell'incompletezza e delle varie mancanze, il gioco brilla e sovrasta qualsiasi Stronghold ed entra a pieno titolo nella lista dei migliori giochi del 2024.
Odesláno 27. dubna.
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Un capolavoro mancato

Band of Bastards, è un DLC che permette al giocatore di conoscere la vita mercenaria aiutando per conto di Sir Radzig il barone Kuno di Rychwald e la sua peculiaria banda di mercenari. Le premesse del DLC sono molto interessanti ed innovative rispetto a Kingdom Come, seppur non originali in generale: Henry ha la possibilità di conoscere in maniera peculiare ogni singolo membro della banda, venendo a conoscenza sia delle loro differenti e inusuali storie ma pure dei loro vizi e difetti. Questa scrittura approfondita dei mercenari è accompagnata dalla costante interazione fra di essi ed Henry e da una storia semplice ma ben sviluppata. Elencati questi importanti pregi, il problema principale del DLC è la brevità di esso: pur avendo l'opportunità di scavare nelle storie e nelle azioni dei mercenari, le informazioni ricavate lasciano poco seguito per il semplice fatto che la missione principale offerta dal DLC è breve (più o meno 3/4 ore di gioco) e lascia l'amaro in bocca vedere come un prodotto con eccellenti premesse si concluda così in fretta, senza sfruttare il alcun modo significativo l'introduzione approfondita ai personaggi.

Band of Bastards ha una buona premessa e un'ottima introduzione, aggiungendo una storia assai interessante che esplora certi aspetti della vita del mercenario nell'epoca medioevale, sprecando però quest'enorme potenziale con una storia breve, seppur ben scritta. Detto ciò il DLC di per sé, seppur lasci l'amaro in bocca come capolavoro mancato, ha un buon concept e una resa solida, è ciò lo rende consigliabile a chiunque abbia apprezzato il gioco originale.
Odesláno 25. dubna. Naposledy upraveno 25. dubna.
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Buona idea, esecuzione mediocre

Il DLC "From the Ashes", traducibile in "Dalle Ceneri", offre al giocatore l'opportunità di spendere i propri groshen in eccesso al fine di ricostruire il villaggio distrutto di Pribyslavitz, precedentemente occupato dai banditi di Toth. Henry, divenuto nuovo balivo del villaggio sotto l'ala protettrice di Sir Divish, deve quindi ricostruire il villaggio e accogliere i profughi di Skalica, in cerca di una nuova casa. Seppur la premessa sia interessante, così come il fatto di ricostruire il villaggio in maniera storicamente accurata, il DLC offre molti dettagli nei singoli aspetti della costruzione del proprio borgo tralasciando però l'interazione del villaggio stesso rispetto al resto del feudo di Rattay. Per esempio, seppur il giocatore possa invitare alcuni cittadini speciali nel proprio villaggio, il campo per rifugiati di Rattay non scompare, ed i profughi rimangono nella tendopoli vicino al castello di Pirkstein. Se si va nella chiesa restaurata si può vedere il dettaglio negli affreschi, i quali dipingono la vittoria di Henry su Runt, ma il giocatore non può interagire né col prete né con qualsivoglia fedele venuto per pregare. Gli eventi di amministrazione burocratica sono un'ottima idea ma poco implementata, e di fatto essi vengono "consumati" in fretta durante la costruzione del villaggio.

Il DLC si basa su ottime idee viste raramente nei city builder medievali in terza persona ed offre una buona opportunità per spendere i soldi in eccesso accumulati durante la storia, ma non eccelle nella ripetitività e di fatti, alla secondo tentativo di approccio, il DLC può risultare estremamente ripetitivo o borioso. Detto ciò, il DLC vale assolutamente il basso prezzo richiesto ed è un ottimo modo per approcciarsi ad alcuni aspetti inesplorati dal videogioco principale, oltre al fatto che esso offre alcune nuove opportunità economiche che possono fortemente aiutare il giocatore nello svolgimento della storia.
Odesláno 25. dubna.
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Tra il fastidio e le grasse risate

Il DLC di Kingdom Come Deliverance dedicato alle avventure amorose di Ser Hans Capon, giovane padrone di Henry di Skalica, aggiunge una fastidiosa quest principale inevitabile ed una quest secondaria ad essa collegata che fa sganasciare dalle risate. La quest primaria costringe il giocatore a continuare la quest principale del gioco al fine di concludere l'epilogo finale del gioco e soddisfare le erotiche ambizioni del proprio signore, mentre la secondaria permette ad Henry di entrare in combutta con il ciarlatano del feudo (a mio parere il miglior personaggio del gioco insieme a Padre Godwin) al fine di spaventare il villaggio di Ledetchko ed inflazionare i costi delle reliquie religiose. Entrambe le due quest, ma specialmente la secondaria, sono piene di gag comiche riuscite, i dialoghi tra i personaggi sono ben scritti e le situazioni create da esso sono originali. Il punto è che nonostante i suoi pregi, il DLC è parzialmente obbligatorio, al contrario del resto dei DLC, la sua durata non è assai lunga (più o meno tra le 3 e le 5 ore), e al di fuori della narrazione non offre nessun fattore gameplay-changer, rendendolo fastidioso ai giocatori intenti a completare solo ed esclusivamente la storia principale.

Seppur sia pieno di situazioni e dialoghi spassosi coinvolgenti alcuni tra i più interessanti personaggi del gioco, il DLC ha una breve durata (comunque equiparata dal suo basso prezzo) e la sua parziale obbligatorietà potrebbe molto infastidire tutti i giocatori intenti a rigiocare il gioco in fretta. Consiglio di conseguenza il DLC a tutti coloro che hanno apprezzato a pieno il gioco principale, sconsigliandolo però ai giocatori di ritorno interessati solamente al periodo storico o alla storia di vendetta principale.
Odesláno 25. dubna.
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Tra visione e disperazione

Il DLC "A Woman's Lot", traducibile come "il fardello di una donna" è un DLC che offre due missioni secondarie di rilevante grandezza ed estensione: una riguardante il recente passato di Theresa, una delle sopravvissute di Skalica Argentea, l'altra riguardante le strane visioni di Johanka, anch'essa una rifugiata di Skalica che però presta servizio come infermiera presso il monastero di Sasau.
La missione di Theresa permette al giocatore di mettersi nei panni di una donna medievale in maniera realistica: al contrario di Henry non ha la forza di maneggiare una vera arma e deve per forza fare affidamento su armi come l'arco e il pugnale. La storia che gira attorno alla sua visione del sacco di Skalica ed i suoi antefatti è di per certo interessante e permette al giocatore di vivere una storia emotiva vissuta da poveri e disgraziati che, al contrario dell'Armata Brancaleone di Monicelli, non trova lieto fine ma si ricongiunge perfettamente alla storia principale.
La missione di Johanka d'altro canto permette al giocatore di vivere una realistica esperienza medievale riguardante la fede del volgo e le conseguenze di un'eventuale accusa di eresia. In grande sintonia col ricercato realismo offerto dal KCD, il giocatore va incontro ad eventi e scelte coerenti con l'ambiente di gioco, riuscendo a non banalizzare colui che rappresenta l'antagonista della storia, ergo non rendendolo una macchietta stereotipica. Al contrario della storia di Theresa quella di Johanka ha delle conseguenze e dei risultati differenti dipendentemente dalle proprie scelte ed azioni.
Come ultima cosa ma non meno importante il DLC, dopo il completamento della missione di Theresa, permette al giocatore di interagire con il mondo canino ed avendo di conseguenza l'opportunità di interagire in molte e differenti maniere con un proprio cane. Questi si può dimostrare estremamente utile durante la caccia ed il combattimento contro avversari multipli, rendendo assai più semplice la propria vita tramite l'uso del proprio amico fidato.

Riassumendo i differenti punti, il DLC, al modico prezzo di 8 euro non scontati offre al giocatore due ottime nuove storie che non solo approfondiscono due personaggi rilevanti del mondo di Henry, il protagonista, ma pure offre un'esperienza nel vivere eventi inediti all'interno del mondo medievale. A questo va da aggiungere l'abilità di ammaestrare il proprio cane, un fido amico che si può dimostrare una risorsa utilissima e coerente col mondo di gioco. Consigliato vivamente a tutti i possessori del gioco originale.
Odesláno 7. listopadu 2023.
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Un salto nel passato

Kingdom Come Deliverance, non solo secondo le mia modesta opinione e la mia modesta sensazione, ma stando pure alla revisione di molti esperti e professori di storia medioevale, è l'apice del realismo storico applicato al videogioco, e di ciò io mi rallegro. Il gioco, pur essendo un GDR, forza la visione in prima persona, l'addestramento all'arte bellica e l'attenzione verso il proprio protagonista per dare più realismo alla propria esperienza di gioco, offre un'ambiente ampissimo di esplorazione ed una marea di missioni secondarie per vivere la vita dell'uomo medievale in molte sue forme, dalla vita contadina, a quella del soldato e del monaco. Ogni tua azione ha conseguenze, e ciò, seppur non impattante nella campagna principale, sconvolge gli esiti delle secondarie. Il gioco deve essere imparato, non è un gioco che si gioca da sè e perciò più lo sforzo è alto, più la ricompensa è succulenta.

KCD è una grandiosa perla storica tra i tantissimi GDR fantasy, complicato ma mai impossibile, impressionante ed immersivo, oramai afflitto da pochi bug trascurabili di fronte al materiale fornito. Questi aspetti che vengono personalmente lodati possono tranquillamente cozzare con le volontà dei più consistenti nel possedere un gioco libero e sbarazzino, perché di fatto KCD è sulla carta un gioco di nicchia ma adatto al grande pubblico. Consigliato a chiunque sia un appassionato storico, per vivere l'immersione della Boemia medioevale, o un appassionato di GDR, al fine di vivere l'esperienza di un GDR dalle meccaniche uniche e difficilmente ripetibili.
Odesláno 7. listopadu 2023.
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Reskin è la parola d'ordine

Il dlc "Champions of Chaos" per Total War Warhammer 3 offre al modico prezzo di 16 euro all'incirca 60 nuove unità (compresi lord ed eroi), molte più di un qualsiasi DLC riguardante una coppia di lord o un'intera fazione. Il DLC è un unicum fra quelli rilasciati perché non si basa su 2 lord ma ben 4, uno per ogni fazione del chaos. Queste chiarificazioni potrebbero far sembrare il DLC come valido, soprattutto se ci si basa sul rapporto qualità / prezzo del prodotto e della vasta offerta di unità che questo offre, ma non è così. Delle circa 60 unità aggiunte da codesto DLC, solo 10/15 (lord ed eroi inclusi) sono effettivamente nuove aggiunte ai differenti roster, mentre il resto è composto solo da reskin delle 10/15 unità sopracitate e di alcune unità offerte dal DLC "Warriors of Chaos" per Total War Warhammer 1. Queste sono reskin assai blande, che rispetto agli originali fan variare, nella maggior parte dei casi, solo piccoli dettagli delle unità, il colore e le statistiche. Ciò significa che il DLC in fin dei conti offre solo un' "impepata di cozze" (citazione d'alto livello), ripiena di poche unità reskinnate in 4 modi differenti e senza nuove interessanti meccaniche, ma solo variazioni delle meccaniche delle unità originali le cui statistiche vengono cambiate a seconda del tema generale della fazione per cui viene reskinnata.
Dal lato campagna, seppur questo DLC offra 4 nuovi lord per 8 nuove campagne (4 per la campagna base e 4 per Immortal Empires), non offre alcuna nuova interessante meccanica per alcun lord ma solo una nuova e differente gara limitata ai nuovi 4 lord il cui unico scopo è quello di prendersi a scazzottate, rigorosamente uno alla volta, come se fosse un film di Bud Spencer e Terence Hill, senza però Bud Spencer e Terence Hill.

Sconsiglio l'acquisto del DLC a chiunque non sia interessato ad avere un fritto misto di 10/15 unità in 4 differenti colori, a chiunque non sia interessato alle fazioni demoniache e a chiunque non sia interessato al perdere soldi per qualcosa di inutile. Consiglio l'acquisto a chiunque non rientri nelle categorie sopracitate e a chiunque sia interessato a possedere un DLC che gli permetta di giocare in multigiocatore 4 fazioni molto potenti e, Tzeentch escluso, semplici da usare.
Odesláno 4. září 2023. Naposledy upraveno 4. září 2023.
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Avanti Toscani alla riscossa!

Il DLC aggiunge la fazione degli Ogre, una fazione di uomini obesi e cannibali, il cui unico interesse oltre al mangiare fino allo svenimento è quello di gettare carne in pasto al sarlacc di Star Wars. Insomma, un gruppo di toscani. La fazione è composta da 5 lord (2 leggendari), 3 eroi e 22 unità. Sebbene nella campagna principale, come il resto delle fazioni del gioco base, gli ogre debbano competere nella corsa delle anime, rendendo la loro giocabilità assai bassa, si riscattano nella campagna "Immortal Empires", in cui diventano estremamente versatili ed interessanti da usare, a causa del loro sistema degli accampamenti e della meccanica dell'adorazione delle grandi fauci (il sarlacc).
Detto ciò, sono comunque una fazione assai debole nel multigiocatore a causa del fatto del loro roster che, seppur molto numeroso, è interamente costituito da unità grandi: il fatto che il giocatore sia forzato a scegliere quasi unicamente unità grandi rende molto facile all'avversario comprendere i counter da usare per sconfiggere le innumerevoli orde di toscani.

Seppur non sia la migliore fazione, ma anzi una delle peggiori in termini di possibilità e capacità di infligger danno, è comunque divertente all'uso e di per certo, per il prezzo che costa (ovvero la metà del solito pacchetto per le razze), è conveniente rispetto al numero di unità che offre. Seppure sconsigli vivamente l'acquisto del gioco base, questo DLC è consigliato al fine di alleviare le proprie sofferenze nel caso si possegga il terzo capitolo della serie.
Odesláno 18. srpna 2023.
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