Una delle esperienze più brillanti della storia del gaming.

Un gioco di ruolo/roguelike tradizionale/immersive sim post-apocalittico millenni nel futuro dove la realta è stata squarciata e ora ogni creatura (e non solo) è senziente e ha un anima.

Il range dei personaggi, ostili o meno, che possiamo incontrare va da abomini mutanti, cyberneti transumani, funghi e babbuini parlanti, psicocineti extra dimensionali, a divinità incarnate.

Una caterva di artefatti tecnologici e strampalati da trovare fra cui granate omnifasiche, iniettori di amore liquido, fucili alimentati da batterie nucleari, ancore ontologiche, sedie pieghevoli e centinaia di altre.

Tantissime situazioni assurde possono emergere dal gameplay, a me è capitato di essere pestato a morte da due miei cloni mentre una gelatina gigante mi digeriva, o di venire risucchiato da un vortice spaziotemporale e sbucare fuori in una caverna decine di piani in profondità, oppure ancora di innamorarmi di un cartello stradale.

Scrittura dei dialoghi, testi di libri in-game, descrizioni e prosa in generale di qualità impareggiata - una commistione di sci-fi, para-filosofia introspettiva e fantasy dal respiro classico - sicuramente con lessico alto e ostico, ma di una sensibilità creativa estrema.

E ha pure quella che a mio avviso è la migliore colonna sonora mai realizzata nel gaming: calza alla perfezione a ogni situazione, un misto fra musica tribale tambureggiante, elettronica binaurale e ambient.

Lascio questa recensione in italiano sperando di influenzare qualche compatriota. Non esiste niente come Caves of Qud.

Vivete, e bevete, fratelli d'acqua.