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7/10 - Da provare!

Un buon gioco indie realizzato bene. La meccanica di gioco è semplice ed intuibile sin da subito. Il suo esser breve si presta gradevolmente anche ai giocatori casual, che hanno la possibilità di sperimentare e provare qualcosa di un po' "diverso".
Sebbene non offra effettivamente qualcosa di "nuovo" alle vecchie generazioni di gamer, che oggigiorno hanno sperimentato un po' di tutto, Missing Translation raggiunge l'obiettivo del videogioco: lasciare soddisfatto il giocatore senza bisogno di violenza, mostri, nudità o volgarità.
Per di più gratuitamente.

Sinceramente spero in un seguito di questa avventura, magari più articolata, con qualche enigma nuovo e segreti da scoprire, perchè la "base" di partenza è buona.

Pur apprezzando il lavoro del piccolo team che ha sviluppato questo gioco, trovo imbarazzante presentarsi su Steam nel 2014 con un lavoro incompleto.
Sebbene la grafica stile "cartoon 3D" possa essere anche adatta ad un'avventura grafica, le collisioni con gli oggetti è trascurata (si passa attraverso alberi ed alcuni oggetti con la possibilità di rimanere incastrati).
La risoluzione non statica, ed alternando tra schermo intero e modalità finestra si presentano glitch grafici.
Le interazioni con i personaggi sono pressochè inesistenti, e si limiteranno a ripetere 3 frasi a ripetizione (nel caso delle guardie: "Cosa pensi di fare?", "Avere una mappa aiuta" "Buonasera mylord") o a dialoghi preimpostati.
La modalità "stealth" è ridicola, e si imposta semplicemente accovacciandosi premendo il tasto "Ctrl", mentre lo scassinare i forzieri non è una sfida impegnativa, e si potrà scassinare davanti alle guardie, sottraendo monete e restando impuniti.
Se una guardia vi vede trasformati in forma mannara, vi attaccherà, ma non appena la trasformazione scadrà e tornerete all'aspetto umano, proprio davanti agli occhi, smetterà di attaccarvi, tornando a ripetervi le solite tre frasi.
Le animazioni dei modelli 3D sono orribili, meccaniche ed innaturali, con spesso lo spawn dei personaggi prima della loro entrata in scena ed in luoghi che fisicamente sono incoerenti.
La stessa struttura del castello è irrealistica, con stanze e corridoi inutili anche per il castello più "fantasy" mai esistito.
La mappa non mostra la posizione in alcune stanze, ma soprattutto è il simbolo della irrazionalità ed illogicità della stessa trama di tutto il gioco. Perchè avere una mappa "dettagliata" se si è "sopravvissuti" ad un incidente? Perchè la stessa guardia ti impedisce di uscire dal castello, ma ti propone pure di andare a rubare liberamente nel castello stesso per esser pagato per lasciarti passare fuori? C'è molto altro, ed i dialoghi stessi sono, a tratti, di una ignoranza tale da rimanere senza parole.

Il concept del gioco è di per sè interessante, ma non vale il prezzo del gioco nemmeno in offerta.
Tuttavia confesso di aver acquistato questa perla di "bruttezza" solo per le cards.

Consigliato a chi ama i pixel, adora i giochi fatti in casa ed ha senso dell'umorismo.
Sebbene il gameplay sia elementare (punta e clicca per disattivare la bomba), non è così facile come sembra.
E anche le azioni più assurde hanno un loro senso, e molto spesso gli indizi sono nascosti davanti agli occhi nei livelli, dall'azione più banale e sensata a quella assurda basata sui giochi di parole.
Simpatico e divertente, molto "alternative" e leggero, come requisiti e come gioco in sè.
Sapevo cosa acquistavo quando comprai il McPixel e ne sono soddisfatto.