Recenzii recente de ⚜annaG🦂

"To survive, all you have to do is stay there": questo uno degli slogan del gioco ideato in sole 48 ore a un Women Game Jam, una iniziativa minore della Global Game Jam, una competizione aperta e gratuita dove i partecipanti, schierati in squadre, devono programmare un videogioco da zero su un tema proposto. Non è raro che in queste sessioni si vengono a volte a creare delle opere suggestive, piccoli diamanti grezzi, come nel caso di questo titolo.

Questo gioco narrativo 2D è stato strutturato da un team composto principalmente da donne e ispirato alla narrativa di Lovecraft. Tratta di tematiche come la dissociazione e l'isolamento dal mondo esterno che tutti, in un modo o nell'altro, siamo stati costretti a passare ma c'è chi, come il protagonista (o forse la protagonista, poiché il suo genere non viene specificato) di questo indie, lo ha vissuto totalmente da solo arrivando anche a dubitare della realtà... fino a quando non arriva Lambshank, un simpatico e strano compagno di avventure che costringerà il protagonista a trovare la forza, che non aveva, di alzarsi dal letto.


I quattro componenti del team oltre ad aver dato origine all'idea di base del gioco ed averlo programmato, hanno sviluppato una pixel art con stile minimale (dove anche se non si gode di una ottima vista il gioco mette in risalto tutti gli oggetti con cui interagire) ed ambientazioni opprimenti. Anche il comparto audio è autoprodotto: le musiche 8-bit originali che compongono la colonna sonora trasmettono fin da subito l’ansia e la sofferenza a cui gli sviluppatori fanno riferimento già nel trigger warning presentato all’avvio del titolo.

Il gameplay deve essere approcciato senza alcuna pretesa, può risultare lento. Tuttavia, cercando di prestare la giusta attenzione e immedesimandosi nel personaggio, si può notare facilmente come qualsiasi dialogo o azione dà un frammento di quello che è lo stato d’animo e la pesantezza che gli autori vogliono comunicare.

All’inizio di You Will (Not) Remain ci ritroveremo a letto, dove, noi in primis, quasi spauriti ci chiederemo “e adesso come ci si muove?”. Basterà lasciar passare qualche secondo e ci sarà cristallina la difficoltà del protagonista a compiere un’azione elementare come quella di alzarsi. Ad aspettarlo, fuori dall’appartamento, vi è la città avvolta da una nube viola opprimente e spaventosa. Nessuna presentazione del protagonista o del contesto in cui si trova. Ogni aspetto del gioco sarà fumoso, sei in quella situazione senza un motivo: è così e basta. Ciò che vediamo è lasciato a libere interpretazioni e gli sviluppatori hanno scelto consapevolmente di non guidare i giocatori in nessun modo, ma è proprio questo a aiutare l’immedesimazione e uno dei punti di forza del titolo.


You Will (Not) Remain, al contrario degli altri videogiochi che trattano di disturbi mentali/sociali (uno su tutti Hellblade: Senua's Sacrifice, ma anche Celeste, anch’esso sviluppato in origine durante un game jam), non ha una mappa ampia e variegata, ma si limita a essere ambientato in un singolo piano di un edificio. Ciò porta alla ricerca di una soluzione dentro sé stessi per sciogliere il nodo di questa, forse non reale, situazione drammatica del protagonista.

Senza dilungarmi troppo, questo gioco è privo di quella ricerca della retorica spicciola del “sei depresso allora fatti aiutare, fa sì che qualcuno entri dentro la tua testa”, ma piuttosto evidenzia le difficoltà che spesso i soggetti con tali problemi riscontrano nell’approcciarsi col mondo esterno.

“trying too hard is what kills them”

L’opera cerca quindi di far sì che il tutto sia una prova a lasciar scorrere le cose come devono andare, senza sforzarsi troppo di farle andare come le vorremmo noi.


Il gioco dura solo 40 minuti circa, non è un prodotto per tutti ma potrebbe essere una manna dal cielo se, come me, ultimamente non potete permettervi di investire decine di ore in giochi particolarmente time-consuming. Questa piccola chicca è recuperabile gratuitamente su Steam ed è supportata anche da un semplicissimo PC da ufficio.